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Parliamo di programmi elettorali, i candidati contano come il due di picche
Scritto da admin2   
Domenica 18 Settembre 2022 13:54

Le nostre elezioni hanno a volte più un carattere folkloristico con siparietti esagerati per attirare l'attenzione mediatica. Da noi i numeri e le percentuali sembrano annoiare. Si guarda più a ciò che sorprende, alle comparsate, alla politica intesa come divertimento, che nel nostro Paese di solito vuol dire improvvisazioni, colpi di scena con qualche colpo di genio creativo, e poco altro. Purtroppo anche in questa insolita campagna elettorale di fine estate non si risparmiano gli slogan, i colpi bassi, i calci negli stinchi e la solita solfa di dichiarazioni demagogiche, per non parlare delle interferenze da parte della Russia, come quelle di Putin e di Mendvedev.

Però. Per fortuna, ed era ora, si comincia a parlare di programmi. Tv e giornali ogni giorno riportano brani programmatici dei vari partiti anche se non sempre definiti, in qualche partito cambiano un giorno si ed uno no. Sono in corsa 101 partiti e partitini per le prossime elezioni del 25 settembre. A questo punto, i leader politici hanno capito che puntare tutta la campagna elettorale sulla solita storia, da una parte il pericolo fascista e dall'altra quello comunista, non ottenevano grande attenzione, così si sono concentrati sulle proposte programmatiche che sono poi le cose che più interessano i cittadini anche per riuscire a convincere quel 40% di italiani assenteisti, per lo più smarriti e nauseati, a tornare a votare. Anche il loro voto è prezioso per tentare di risollevare questo benedetto Paese.


Dunque possiamo a discutere e parlare di progetti, di investimenti, a confrontare le proposte sul tappeto con i nostri desideri, i nostri valori, anche se si tratta pur sempre di intenti e di promesse. Ma questa è la politica. Il materiale in campo non è male, è di tutto rispetto. Cominciamo con il centro destra (FdI-Lega e Forza Italia) che ripropone vecchi cavalli di battaglia come la flat tax e la revisione del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, con 750 miliardi concessi dall'Ue in risposta alla pandemia). Il Centrosinistra di Enrico Letta e altri partitini, vuole porsi in continuità con l'Agenda Draghi mentre il M5S insiste su salario minimo e reddito di cittadinanza.


Tutti gli schieramenti dichiarano di aderire con convinzione all'Unione Europea e alla Nato, e questo è molto importante visti i dubbi e le dichiarazioni del passato da parte di Salvini e Co., anche se rimangono delle perplessità fra i 5S.

Il centrodestra punta inoltre sui capitoli sicurezza, il calo delle tasse e la lotta all'immigrazione clandestina e fa una proposta shock: abolizione, senza se e senza ma, del reddito di cittadinanza. Muro contro muro con il M5S. Sul piano istituzionale, sempre il centrodestra, propone una riforma istituzionale con l'elezione diretta del capo dello Stato, mentre Berlusconi vuole cancellare l'appello per chi è stato giudicato innocente.

Nel centrosinistra le cose più importanti riguardano la transizione ecologica, il lavoro giovanile, la riduzione delle bollette per famiglie e imprese e l'estensione dello smart working (lavoro da casa). Parlando di diritti si punta sullo ius scholae, che prevede la cittadinanza con un numero minimo di anni di scuola, per i giovani assegno annuo a chi è a basso Isee ed è in affitto.

Quanto al programma del centro, ovvero della coppia Renzi-Calenda, si insiste sull'Agenda Draghi (con la riforma del fisco, della concorrenza e della giustizia) fatta di investimenti e misure di sostegno alla crescita. Anche in questo caso il reddito di cittadinanza viene visto come fumo negli occhi. I 5 Stelle hanno messo in campo un programma di 22 punti che prevede, tra l'altro, il salario minimo a 9 euro all'ora, la riduzione dell'orario di lavoro, la rateazione delle cartelle esattoriali, la cancellazione dell'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) e la statalizzazione della sanità, inoltre si propone la cittadinanza agli studenti di origine straniera.


Tutto chiaro? Mah! Si tratta sempre di promesse che devono interessare la maggior parte degli elettori. A leggere i programmi, il consulente che mi ha aiutato ad inoltrarmi nella programmazione elettorale, mi ha fatto presente alcuni dubbi e interrogativi che lasciano perplessi in tutti gli schieramenti. La defiscalizzazione, ad esempio, farebbe un gran bene a famiglie ed imprese, ma dove si trovano i denari per sostenerla, con un debito pubblico che è arrivato a 2.776 miliardi di euro toccando ogni record? Anche la patrimoniale non sarebbe male, perché sarebbe ora che i ricchi contribuiscano con generosità in momenti di difficoltà. Già, ma chi sono i ricchi, in Italia quando c'è da pagare le tasse si dichiarano tutti poveri.

Potremmo continuare con i dubbi che la programmazione elettorale un po' di tutti i partiti lasciano sul tavolo. Forse è nei dettagli che bisognerebbe leggere i programmi. Altrimenti sono solo promesse che lasciano il tempo che trovano, spesso dimenticate dopo il 26 settembre. In quanto ai candidati, non fateci caso, valgono come il due di coppe, conta il partito ed il suo programma, tutto il resto è contorno. Così è. A voi tocca votare, spero che il mio riassunto programmatico vi possa aiutare nelle scelta. L'importante è andare a votare, è un dovere civico, non mancate e date il vostro voto con responsabilità e consapevolezza, ne va di mezzo il futuro nostro e dei nostri figli.

 

 
Ma quale equidistanza!
Scritto da Administrator   
Martedì 17 Maggio 2022 22:29

La guerra in Ucraina continua nella sua crudeltà ed è difficile prevedere, a breve, la cessazione dell’uso delle armi. Putin è ormai lanciato verso la conquista, se non dell’intera Ucraina, sicuramente della parte meridionale del Paese. Donbass, Crimea e Odessa compresa.

Non sono pochi gli Italiani che si stanno schierando dalla parte di Putin nella disastrosa guerra che sta massacrando l’Ucraina. Nei dibattiti televisivi ogni giorno si scoprono opinionisti  più divisi, seppur in maggioranza a favore della resistenza ucraina, c’è sempre qualcuno alla ricerca di visibilità che si schiera più o meno con Putin, apportando le più svariate giustificazioni. Numerose polemiche ha poi suscitato il presidente dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani, che si è schierato con la Russia e chiedendo la resa dell’Ucraina per fare in modo che la guerra finisca. Di fronte al dilagare di queste posizioni più o meno neutraliste che stanno facendo presa nella pancia dell’opinione pubblica, è intervenuto il Presidente Mattarella, nel suo discorso celebrativo della Festa della Liberazione, per chiarire e giustificare la posizione dell’Italia nella guerra in corso.

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La Terra muore, sotto i colpi dell’Uomo
Scritto da Adelino Amistadi   
Lunedì 13 Settembre 2021 21:29

In questi ultimi mesi abbiamo visto immagini che difficilmente potranno essere dimenticate. Quel che è accaduto in Germania sembra la fotocopia di quello che ormai succede di frequente nel nostro Paese. Alluvioni come mai viste, decine di vittime, case e infrastrutture distrutte, ponti crollati e interi villaggi sommersi, alluvioni improvvise che ormai sono il flagello dell’intera Europa, accompagnate da temperature estreme che si registrano da tempo in Canada, con la fusione dei ghiacciai polari e con l’innalzamento del livello dei mari. Siamo di fronte ad un anomalo cambiamento climatico, molto più accelerato rispetto al passato, e che, diversamente dai secoli scorsi, dipende esclusivamente dalle attività produttive dell’uomo che spargono nell’atmosfera milioni di tonnellate di gas nocivi derivati dalla combustione e dall’uso improprio del territorio. Mai così tanta Co2. Nel 2019 le concentrazioni di Co2 erano le più alte degli ultimi 2 milioni di anni e quelle dei principali gas serra risultano le più elevate degli ultimi 800.000 anni; negli ultimi 50 anni la temperatura della Terra è cresciuta ad una velocità che non ha eguali negli ultimi 2.000 anni. Così dicono gli scienziati. E così accadono sempre più eventi senza precedenti un po’ in tutto il globo.  . 

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Il “Capitano” perde pezzi della sua compagnia
Scritto da Adelino Amistadi   
Domenica 04 Ottobre 2020 09:31

Tiriamo il fiato. Le due giornate elettorali del 20-21 settembre sono terminate. Mentre da noi in Trentino abbiamo avuto le elezioni comunali che tutto sommato non hanno portato cambiamenti significativi (vedi le pagine dedicate), a livello nazionale la tenzone è stata molto più tesa e pregna di aspettative che potevano creare instabilità governativa e cambio della guardia, a cominciare dal referendum sul taglio dei parlamentari che, votato in Parlamento dalla quasi totalità dei partiti e dei parlamentari, con il referendum veniva rimesso in discussione, e vedi, vedi dagli stessi onorevoli che l’avevano votato. Che centri la paura di perdere la poltrona? Ovvio che sì! 

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Parola d’ordine: rottamare il rottamatore
Scritto da Administrator   
Sabato 04 Marzo 2017 23:00

 

Lo stucchevole scontro interno al PD ha veramente stufato, non perché ci sia stato lo scontro, ma perché non si sa su cosa. Un tira e molla incomprensibile dove l’unica cosa che ne esce è che dei problemi veri degli italiani non gliene frega niente a nessuno. Le cause del dissidio non sono chiare fino in fondo: Renzi, ex segretario, dice che si tratta di “ricatti”, la minoranza parla di responsabilità. Valli a capire. Una situazione che, per altro, sta andando avanti da anni, da quando Renzi è andato alla guida del PD e poi del governo.

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