Home Politica «Concretezza e sinergie per il futuro delle Terme»

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da Denise Rocca   
Mercoledì 16 Settembre 2015 08:04

 

Seconda puntata della rubrica che ci porta a conoscere i nuovi primi cittadini giudicariesi, usciti dalla tornata elettorale del 10 maggio scorso. Questa volta tocca a Fabio Zambotti, sindaco di Comano Terme, già assessore comunale nel comune di Lomaso e personaggio conosciuto del mondo agricolo delle Esteriori, oltre che già presidente della Cassa Rurale Don Guetti.

Primi mesi da sindaco, come è andata?

Fossi stato alla prima esperienza sarebbe stato più difficile, l’impegno è gravoso in termini di tempo ma non è che le cose sono arrivate sconosciute. È un momento cruciale per il cambiamento nel amministrazione pubblica e un momento particolare per le Giudicarie Esteriori.

 

Dalle elezioni sono usciti nelle Giudicarie Esteriori tre nuovi sindaci e due al secondo mandato. Si parla spesso di “nuovo clima” fra i sindaci. Un commento?

Non c’ero prima quindi difficile dire come si stesse nelle passate legislature, lo leggevo dai giornali e sentivo nelle chiacchiere di paese. Però ho percepito che ora c’è un bel clima, posso dire che si lavora bene e si affrontano i problemi e le questioni concrete. C’è un’unità di intenti che io penso solo positiva, per esempio ci troviamo un paio di volte alla settimana con gli altri sindaci per discutere le questioni sovracomunali e primi cittadini che si parlano evitano.. giunte che litigano.

 

Le Giudicarie Esteriori hanno due grandi temi, uno comune a tutto il Trentino, le gestioni associate, un altro invece peculiare della vallata, cioè le Terme di Comano. Partiamo dalle gestioni associate, cosa c’è di concreto al momento?

Il tema è già attuale: abbiamo chiesto come sindaci delle Esteriori alla Provincia di essere progetto pilota viste le peculiarità della valle, per essere seguiti e dare servizi migliori ai cittadini. Più di così nella concretezza non posso dire perché ancora devono arrivare le indicazioni provinciali su come muoversi e i protocolli da seguire.

 

Terme di Comano, facciamo una scansione temporale dei prossimi 12 mesi, cosa succederà?

Il ritardo ? innegabile, e non stiamo a nasconderlo. Non mi sarei aspettato un tale ritardo nell’avanzamento dei lavori e dei progetti, quindi non prendiamoci in giro perchè lo sappiamo che ci sono delle difficoltà. Fatta questa premessa, stiamo correndo, e lo dico certo di non raccontare una bugia o stare prendendo tempo: le tappe che abbiamo davanti sono parecchie, ma chiare.

 

Nominiamone qualcuna

Ora dobbiamo rendicontare quello che è stato fatto dagli amministratori precedenti, sembra una sciocchezza burocratica ma senza conti certi e basi di partenza non si può proseguire. Poi completare il piano investimenti. Questo abbiamo ereditato, da qui si va avanti. Seconda tappa, fra pochi mesi, la progettazione in appalto per lo stabilimento termale; terza tappa il nuovo statuto, in autunno, e immediatamente la nomina del nuovo Cda che porti avanti concretamente la visione della proprietà; quarta tappa per i nostri primi dodici mesi di amministrazione, una destinazione definitiva per la Sibilla Cumana.

 

Master plan di Ponte Arche: un solo bel sogno o il futuro prossimo?

E’ uno strumento di programmazione su diversi anni che non ha valenza definitiva o esecutiva, questo è chiaro per restare sul pratico. E’ una grande intuizione di chi ci ha preceduto, non è affatto un miraggio, però va realizzato nei prossimi anni seguendo gli iter dei lavori pubblici che non sono brevi. L’arredo urbano della piazza davanti al comune è la prima opera che prenderà forma, il secondo stralcio del ponte sul Duina è l’altro progetto nell’immediato futuro, per poi proseguire con la riqualificazione del tratto fino alla stazione delle corriere. I parcheggi e il riordino dei posti auto per Ponte Arche, dai quali dipende anche l’estetica e fruibilità oltre alla concretezza dell’utilizzabilità dei posti auto sono il nodo maggiore.

 

La tanto rimpianta circonvallazione è una buona parte della riuscita complessiva del Masterplan, dopo l’illusione del cantiere nel 2015 è ormai un miraggio? Cosa state facendo con la Provincia?

Sappiamo che la circonvallazione è stata sospesa sicuramente fino al 2020. Ma il mondo non finisce qui e non si può certo aspettare e vedere. Non ci arrendiamo. Lavoreremo comunque per la riqualifica di Ponte Arche con altri modi per ridurre il traffico e portare avanti quell’idea di località di benessere e termalismo che Ponte Arche e la valle vogliono diventare appieno. Ci siamo lasciati con l’assessore, i tecnici e il comune di Stenico per affrontare concretamente in autunno il discorso di una riduzione significativa di traffico più celere rispetto al 2020, quando di circonvallazione si ricomincerà a parlare.

 

La prima opera fatta nel mandato e una previsione su quale sarà l’ultima, fra cinque anni, a fine legislatura?

Per dirne una sola sulla quale abbiamo lavorato da subito citerei l’area camper, ma le cose si portano avanti in parallelo. Quindi ne cito una seconda, il fatto di portare avanti all’interno di tutti i paesi del comune una cura e manutenzione diffusa e molto immediata, si tratta di una miriade di piccole cose che i cittadini ci hanno chiesto. Fra cinque anni, con i miei colleghi sindaci delle Esteriori, di firmare l’atto di riqualifica e il conseguente spostamento della scuola media da Ponte Arche al polo scolastico di Campo Lomaso con la riqualificazione contingente anche del Convento.

 

Una battuta a testa su Turismo, Agricoltura e Lavoro?

Una per tutti e tre: sinergia: più opportunità per tutti se ci si trascina a vicenda. Ma per davvero, non solo a chiacchiere. Tutti maggiormente convinti di questo concetto e la mia ricetta per andare oltre le belle intenzioni a parole è che non si aspetti gli altri per fare il primo passo, dicendo sempre “se loro facessero, se il comune pensasse, se i vicini ...” ma lo si faccia per primi quel passo.