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Il contratto con.. cani e gatti |
Scritto da Saltaro |
Lunedì 12 Maggio 2014 06:30 |
In cielo s’è discusso molto, negli eterei consessi, fra i sapienti provenienti da ogni parte del globo terrestre, assunti nell’empireo per l’occasione dovendo discutere dei problemi della terra ed in particolare dei problemi dell’Italia, terra diletta, a cui era stato assegnato, fin dalla creazione, ogni ben di Dio, ma che ultimamente sembra essere caduta nelle stracce. Unanime il giudizio scaturito da quelle menti eccelse e a me, povero Saltaro, tocca l’onere di diffondere quanto s’è detto nel bene e nel male. Più male che bene, anche se a sorpresa, il Berlusca sembra avere in serbo la carta vincente per risorgere dalla ceneri e tornare a trionfare anche nelle elezioni europee. Un tempo l’orgoglio italico era esaltato dall’essere, il nostro, “un paese di santi, poeti e navigatori”. Da alcuni anni, invece, le cose sono cambiate, al posto dei santi, poeti e navigatori, s’è fatto largo una classe di governanti truffaldini, lestofanti e disonesti, conosciuti per la sfrontatezza di sparare cazzate a gogò. Non c’è colore che sia diverso, nel calderone delle ignominia ci sono, chi più chi meno, un po’ tutti. A pagarne le spese è Berlusconi ed il suo partito, che sembra trovarsi nella m...non sapendo più a che santo votarsi. Ohibò, la cosa si fa seria, simili parolacce, lassù, sono da sempre vietate, si vede che quando ci vogliono, ci vogliono! Con il Berlusconi decapitato, chi potrebbe prendere in mano la situazione da quelle parti? Quel Toti, lì, voluto da Silvio in persona, ha tanto del tonno, con quella faccia non ispira granché fiducia, sembra che da un minuto all’altro si addormenti. Allora il Brunetta, oh quello no! E’ come la gramigna, strisciante, che viaggia bassa e ti rovina il raccolto se non l’estirpi. Imperversa sulla scena politica, proprio come la gramigna fa nei prati, è continuamente ostile a tutti e a tutto. Ultimamente ce l’ha perfino con le donne, soffre di un complesso di inferiorità, si fa per dire, e lo si è visto da come si è battuto contro le sue stesse colleghe disponibili a votare la legge della “parità di genere”. Ha il terrore di sparire, di cadere nell’oblio politico. Sarebbe la sua rovina personale. Già lo si vede poco, poi sparirebbe dalla circolazione. Allora la Santanchè, per l’amor di Dio, con quella bocca può dire e fare quel che vuole, ma l’Italia è abituata a bene altre donne, questa neanche te la sniffano. C’è ben poco da fare, lo sconforto da qualche settimana ha preso tutta la dirigenza del partito e i più deboli se ne sono andati, che facciamo in un partito che sta morendo? Ma, quando meno te l’aspetti, a cambiare le cose, è arrivato lui, il grande, geniale, simpatico Dudu, non confondiamolo con la sua padrona, la Francesca, no, proprio lui, Dudu, il cagnolino di Berlusconi. Questa bestiolina, carina, carina, salverà la situazione, se ne sono convinti un po’ tutti nella villa di Arcore dove Dudu alloggia e pensa. Vedendo il suo padrone afflitto e i suoi sodali sull’orlo della disperazione, è bastato che Dudu sussurrasse alle orecchie del Berlusca alcuni consigli rivoluzionari, perché scoppiassero mortaretti e stelle filanti. E così, immediatamente, le strategie elettorali sono state affidate a Dudu, cagnolino, di nobile lignaggio, in realtà di lui si conosce poco o niente, ma ad Arcore, dove c’è stato anche il Mangano, stalliere, ci può stare anche lui, con molto più diritto. Semplice il ragionamento: in Italia ci sono distribuiti nelle varie famiglie da nord a sud, più di venti milioni di cani e gatti, di solito, amati e coccolati quasi come figli, è talmente alto il legame degli Italiani per questi animali, che c’è già chi chiede per loro la cittadinanza, e la possibilità di matrimonio. Dice il Dudu: se noi riusciamo ad entrare nelle case di tutti questi amanti degli animali, è fatta, ce li facciamo arrosto con qualche promessa in tema, e quelli voteranno per noi e noi torneremo sulla cresta dell’onda! Tocca a Berlusconi, con la sua nota abilità di raccontare frottole in ogni campagna elettorale, prendere in mano la strabiliante innovazione. Per la prima volta in Italia ci si impegnerà sugli animali, che sugli uomini hanno fallito un po’ tutti. Dudu ne sarà il regista alle sue spalle. E allora sotto, invece di promettere di abbassare le tasse, tanto non ci crede più nessuno, Silvio dovrà promettere la distribuzione gratuita ed illimitata per cani e gatti di provata fede berlusconiana di crocchette e prelibati bocconcini. I veterinari saranno a disposizione dei proprietari degli animali giorno e notte a titolo gratuito, negli ospedali civili sarà riservato un reparto per il ricovero di cani e gatti, malati o in fase terminale, questa come riforma della sanità non è niente male. Se poi ci fosse anche un cimitero appositamente attrezzato per la loro sepoltura, sarebbe il massimo, Faremo anche quelli in tutta Italia, anche se purtroppo difficilmente la Chiesa concederà la terra consacrata. Pazienza! Dudu poi suggerisce che al posto del poliziotto di quartiere anch’esso promesso, ma mai concesso, il Berlusca prometta la costruzione, in ogni rione cittadino, di meravigliosi parchi ove cani e gatti possano dare sfogo, nel giusto ambiente, alle loro necessità corporali. Lasciamo stare la ricostruzione fallita dell’Abruzzo, è meglio alloggiare cani e gatti in comode cucce, acquistabili con consistenti contributi statali. E diamo lavoro ai disoccupati mandandoli a spasso con i cani per le loro necessità, mentre i proprietari sono al lavoro, naturalmente pagati dallo stato. E lo stretto di Messina mettiamolo via, il suggerimento di Dudu è quello di costruire lungo le coste italiane, villaggi turistici, alberghi a cinque stelle dove cani, gatti e i loro padroni, possano godere la vita così amara per gran parte dell’anno. E invece di portare le pensioni minime a mille euro come più volte promesso, dai Silvio, suggerisce il Dudu, regaliamo loro i cani randagi che sono rinchiusi in quei lager che sono i canili municipali. Ma poi, questa è bella, istituiremo in ogni città confortevoli garconnière riservate a cani e gatti per i loro accoppiamenti. Ah l’amore! Così dopo la buffonata del “contratto con gli Italiani” sottoscritto nel 2001, oggi si potrà sottoscrivere qualcosa di ben più serio. Lo immaginate che colpo con il Berlusconi, sotto lo sguardo vigile del suo Dudu, che firma nel salotto del suo fedele Vespa, l’originale, eccezionale, straordinario “contratto con cani e gatti”, sarebbe un trionfo. E le sorti di Forza Italia torneranno floride, pronte a raccogliere i frutti di quel genio incommensurabile, del Dudu, il salvatore di Forza Italia, di Berlusconi e dell’Italia intera. Lassù c’è qualche dubbio che la cosa funzioni, qualche perplessità ce l’ho anch’io che cani e gatti mi stanno sulle palle, ma bugia per bugia, una più una meno, non cambia niente. Che ci provino. Non si sa mai. |