Home La posta di Adelino Dopo le elezioni che ne è dell’Upt?

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da Administrator   
Mercoledì 11 Dicembre 2013 09:05

Egr. Amistadi, ho conosciuto il signor Tonina Mario, unico eletto dell’ormai ex comprensorio (tutti sembravano conoscerlo come avessero fatto la Scuola Materna assieme). So che è un buonissimo amministratore e persona seria, competente nel suo lavoro nel mondo agricolo. Però non mi sembra uno stratega di partito e nemmeno un volpone della politica odierna. Volevo chiederle, lei cosa ne pensa? L’UpT, a livello locale e provinciale crescerà o è finito con la partenza del Re Magnifico Dellai? A livello locale, lei che conosce molto bene gli iscritti dell’UpT, conosce giovani emergenti con futuro politico? E Dellai dirige il traffico anche da Roma o ha abbandonato la sua creatura? Cosa ne pensa del risultato elettorale dell’UpT?
Nel ringraziarla per le sue risposte la saluto
Rino da S.Lorenzo


Caro Rino, per rispondere a tutte le sue domande ci vorrebbe un giornale intero. Cercherò di essere breve e mi scuso in anticipo. Tutti stimiamo Mario Tonina e ne conosciamo le sue doti umane e le sue capacità amministrative, per le Giudicarie credo sia un ottimo rappresentante. Forse non sarà uno stratega di partito e un volpone della politica, ma è questo quello che fa di lui un rappresentante serio e credibile. In questi ultimi vent’anni ci sono stati troppi strateghi e volponi, in gran parte maneggioni, e abbiamo visto dove ci hanno portato: all’ indebitamento della Provincia, ad un sistema amicale, a dir poco, senza precedenti, ad una marea di sprechi in consulenze, progetti fasulli e cattedrali nel deserto ecc. ecc. A questo punto e così come siamo conciati, non abbiamo affatto bisogno di volponi della politica, ma di personaggi onesti, capaci, umili, con i piedi per terra e con le palle di Letta (d’acciaio!), e Mario Tonina, glielo assicuro, le ha, per quel che lo conosco, e lo conosco bene, glielo garantisco. Per quanto riguarda l’UpT,  l’Unione per il Territorio, credo non sia mai stato un partito  fino in fondo, ma un qualcosa, inventato lì per lì, quando la Margherita fu sciolta a livello nazionale. Oggi è poco più di un comitato elettorale in attesa che il suo ideatore, come sembra abbia più volte dichiarato, torni da Roma trionfatore (?) per sostituirlo con qualcosa di diverso. Se, in queste ultime elezioni l’UpT ha tenuto più del previsto, va a merito di alcuni suoi uomini che hanno saputo essere vicini alla gente ed ai territori, senza spocchia e con grande disponibilità. Da loro dovrebbero ripartire, i nostalgici, come me, della mai dimenticata Margherita. In quanto ai giovani emergenti, non ne vedo molti, ma non è solo un problema dell’UpT, ma un dramma di tutti i partiti, i giovani sono sempre più distanti dalla politica, per mille motivi, in gran parte giustificati, e trovarne di capaci, appassionati e disinteressati che si occupano di politica, è sempre più difficile. Credo che questo sia motivo di riflessione per tutti i politici di ieri e di oggi, ed ognuno per la propria parte, me compreso, se ne assuma le responsabilità. (a.a.)