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Agricoltura, uno sguardo al futuro
Scritto da Administrator   
Martedì 10 Settembre 2013 22:50

Nuova Pac e proposte per il nuovo Psr. Argomenti importanti quelli oggetto del dibattito svoltosi sabato 10 agosto presso la sede della Copag a Vigo Lomaso, nell’ambito della “Festa dell’agricoltura-Palio dei 7 comuni”. Appuntamento Ferragostano da sempre centrale per questo settore, specie nelle Giudicarie Esteriori dove questo comparto è dominante.  Sul palco, in veste di relatori, accanto al presidente Fabio Zambotti erano presenti il moderatore, il giornalista Walter Nicoletti, presidente della Federazione provinciale allevatori Silvano Rauzi, Samuel Cornella, “inviato” della Federazione trentina della Cooperazione in quel di Bruxelles e Tiziano Mellarini, assessore provinciale all’agricoltura, foreste, turismo, promozione caccia e pesca. 

Fra il pubblico tanti agricoltori ed allevatori provenienti da tutte le Giudicarie, attenti ed interessati alle importanti novità provenienti dall’Unione europea, che in campo agricolo è di fatto l’istituzione che detta le macro-politiche.

Soprattutto riguardo alla nuova Politica agricola comune 2014-20, che – dopo circa 8 anni di negoziazioni – è stata approvata a luglio attraverso il meccanismo di co-decisione tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio.

«Proprio la maggiore democraticità del processo di formazione – ha detto Cornella nel suo intervento di presentazione degli aspetti tecnici - ha consentito di sanare alcune disparità che si erano evidenziate nella precedente applicazione della Pac, per esempio consentendo maggiore attenzione e risorse per l’agricoltura e l’allevamento di montagna, sinora considerati in Europa i “cugini poveri” della pianura». Merito di questo risultato – che porterebbe secondo stime di Nomisma tra i 19 e i 30 milioni di euro in più per il Trentino – è anche del prezioso lavoro di lobby che il Trentino, assieme all’Alto Adige e alle regioni alpine – ha messo in campo in questi ultimi 3 anni e mezzo, facendo valere le ragioni delle zone montuose.

Un ruolo importante di stimolo in questa partita l’ha avuto, come hanno riconosciuto sia Cornella che Rauzi nei loro interventi – l’Assessorato all’agricoltura della provincia autonoma di Trento, con in testa l’assessore Mellarini. «Assieme ai colleghi delle regioni alpine, all’Europarlamentare Dorfmann e al commissario europeo Ciolos è stato fatto un lavoro molto significativo in questi 3 anni – ha detto Mellarini – per far valere le ragioni degli agricoltori ed allevatori di montagna, che non sono solo esigenze economiche, ma anche di maggiore attenzione su tematiche come ad esempio la burocrazia. I fondi della Pac non sono da vedere come privilegi di una categoria, ma come un investimento nel futuro della nostra terra, secondo un’impostazione che vede nell’ambiente, nella salubrità e nell’ecosostenibilità valori fondanti del nostro vivere civile e della nostra economia».

Proprio l’ecosostenibilità è un altro dei fattori richiamati da Mellarini, nel presentare le linee guida del prossimo Psr (piano di sviluppo rurale) che la Provincia sta predisponendo in queste settimane. «Le priorità – ha detto Mellarini - sono continuare le politiche di sostegno ai giovani agricoltori e allevatori, puntare con decisione su ecosostenibilità delle produzioni, ricerca e innalzamento della qualità. Negli ultimi anni abbiamo sostenuto maggiormente l’infrastrutturazione del territorio rispetto ad esempio all’acquisto di macchinari agricoli. Questo significa strade di campagna più sicure, impianti di irrigazione a goccia che preservano dagli sprechi un bene prezioso come l’acqua, e un’attenzione maggiore ai profili assicurativi degli operatori del settore. Un lavoro importante è stato realizzato e la strada è tracciata perchè l’agricoltura continui ad essere, come ora, un settore che sa produrre occupazione e tutela ambientale».

Misure che, messe in campo già da tre anni dalla provincia, hanno a loro modo anticipato le novità di questa nuova Pac: maggiore attenzione ad equità, ecologia, spazio ai giovani, proposte greening e ricerca.

La nuova Politica agricola comune ha un volume di 374 miliardi di euro nei prossimi 7 anni, di cui 52 miliardi all’Italia (7,4 miliardi l’anno di cui: 3,8 miliardi provenienti da pagamenti diretti, 0,6 miliardi dalle Organizzazioni comuni di mercato (Ocm, ndr) vino e ortofrutta e 3 miliardi dallo sviluppo rurale). Il settore agricolo ha un peso importante in Italia e in Trentino: 28 miliardi il valore aggiunto del settore a livello nazionale, 429 milioni di euro a livello provinciale. Che, a livello di indotto, valgono almeno tre volte tanto.