Home Politica Referendum, sì convinto alla fusione

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Scritto da Administrator   
Lunedì 10 Giugno 2013 05:31

Un sì convinto che rafforza il lavoro di questi ultimi anni delle amministrazioni nella direzione della fusione. I cittadini di Bersone, Daone e Praso hanno confermato, nel referendum consultivo di domenica 26 maggio, con l’85% dei “sì” il progetto di accorpamento dei tre paesi della Valle del Chiese in un unico comune. Un risultato importante per la consultazione indetta dalle tre amministrazioni, che negli ultimi mesi hanno accelerato un progetto di fusione di cui si parlava da tempo, attraverso una serie di serate informative che – lo hanno confermato sindaci Lener Bugna, Ugo Pellizzari e Roberto Panelatti – hanno riscosso attenzione e condivisione da parte della popolazione.

Il risultato, del resto, è in linea con queste aspettative; con un’affluenza di 579 votanti che supera il 52% degli aventi diritto (1.097) i sì sono stati 490, contro 86 no e 3 bianche.

A Bersone hanno votato in 147 su 259 (57%); a Daone, in 286 su 520 (55%); a Praso il voto è stato espresso da 146 aventi diritto su 318 (46%). A Bersone sono stati 128 i “sì” alla fusione e 19 i contrari; a Daone 233 sì, 50 no e 3 schede bianche, mentre a Praso i voti favorevoli sono stati 129 e 17 quelli contrari.

Strada aperta dunque alla fusione. La consultazione di domenica 26, seppur sprovvista di valore legale, ha rappresentato nei piani delle amministrazioni comunali un passaggio fondamentale. Incassata la fiducia dei cittadini, ora il progetto può dispiegarsi nei suoi passaggi successivi. Oggi, sulla scorta di questo risultato, è lecito pensare di poter dar corso al referendum ufficiale a maggio del 2014, che con un “sì” della popolazione porterebbe al comune unico. Infine, da gennaio 2015, vi sarebbe il commissariamento degli organi amministrativi del nuovo comune fino alle elezioni comunali del maggio 2015. Perché ciò sia fattibile in questi termini, però, occorre accelerare rispetto alle normali tempistiche, che prevedono una fase intermedia di “unione” che porti poi, nell’arco di alcuni anni, alla fusione vera e propria. In questo caso verrebbe saltato lo stato di “unione” secondo la procedura “velocizzata” prevista dalla normativa. Soddisfazione da parte dei sindaci, ma anche voglia di portare a termine la fusione nei tempi previsti.

Così la pensa Lener Bugna, sindaco di Bersone: “Sono soddisfattissimo, non pensavo nemmeno che per un semplice sondaggio si registrasse oltre il 50% dell’affluenza, con ben il 85% dei sì. C’è da ringraziare i cittadini per la partecipazione e per il sostegno che hanno espresso alle amministrazioni per dare seguito al progetto. Ora dobbiamo rispettare i tempi, che sono stretti perché facciamo subito la fusione senza tappe intermedie, ma siamo fiduciosi. Spero che la Regione nel valutare il progetto non tenga conto solo degli abitanti ma anche la vastità del territorio amministrato (la normativa “richiede” 2000 abitanti, qui sarebbero 1300, ma con una superficie di ben 176 kmq, il comune più esteso del Trentino), tanti ettari di boschi, strade comunali, malghe che costituiscono un impegno importante per l’amministrazione”. Anche Ugo Pellizzari, sindaco di Daone valuta positivamente il risultato del referendum: «Si tratta di un passaggio importantissimo - sottolinea -  che ha registrato un’ottima partecipazione della popolazione, pur sapendo che non era una consultazione ufficiale, ma solo un sondaggio. Un risultato che ci dà fiducia. Le prossime tappe sono metterci attorno ad un tavolo e definire una scaletta delle cose da fare, una discussione sulle questioni “tecniche”, tipo il nome, la sede ecc. Entro il 30 settembre va presentato in Regione un progetto di fusione con tutti i dettagli organizzativi, sul quale ci dovrà essere dato l’ok, per poi sottoporlo ai cittadini l’anno prossimo, in vista del referendum ufficiale».

Roberto Panelatti, sindaco di Praso:«La valutazione di questo voto è molto positiva, poiché con esso i cittadini hanno convalidato il lavoro delle amministrazioni messo in campo per la fusione, dandoci di fatto mandato per proseguire in questa direzione. Il percorso ora continua con le tappe che abbiamo già delineato, con l’obiettivo di arrivare al referendum entro giugno del 2014 completando l’iter di fusione per fine anno in modo da arrivare con il nuovo comune alle elezioni amministrative del maggio 2015». (r.b.)