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Scritto da Il Saltaro delle giudicarie |
Lunedì 06 Maggio 2013 07:39 |
Piove sulla politica e sui politici. Porca vacca (pardon!) sono sessanta giorni che piove a dirotto. Succede di tutto in quella Roma ritornata pagana, sede di tutti i nostri guai. E quei pagani in agonia che vivono nel lusso con i nostri soldi se ne dicono di tutti i colori mentre la gente soffre: invettive, reciproche accuse e contraccuse, improperi, insolenze e villanie, senza concludere niente, niente di niente. A tempo quasi scaduto il presidente Napoletano, gagliardo e provvido, ha tenuto a battesimo un miracoloso governo con Enrico Letta presidente del Consiglio ed un gruppo di personaggi di notevole caratura, ma soprattutto inediti al mondo ed al cielo. Gente solida che da garanzia, quel che ci voleva a questo povero vascello italico in piena crisi economica, morale e sociale. Finalmente! Speriamo che duri. L’ha detto il Berlusca e questo già mi preoccupa, che quello è un gran “birbante”, appena i sondaggi lo vedranno vincitore, butterà la barca a mare e buona notte. Ci scommetto, l’uomo è fatto così. E non gli sarà difficile superare il PD che già rantola, mezzo disfatto, con il Bersani che l’ha affossato con una tiritera di giorni e giorni, senza idee, ma più ancora senza coraggio. Povero Pd, diretto discendente del PCI, con vecchi comunisti ancora in auge, che ha voluto mischiarsi in un minestrone, rancido e stantio fin dal primo giorno, con ex democristiani di sinistra, socialisti ed ogni ben di Dio (si fa per dire!), pensando all’avvenire garantito, vincente e glorioso. Non si sono resi conto che dai democristiani sinistrorsi sarebbero stati contagiati dai mali peggiori della vecchia DC: correntismo, sofismi, capziosità, personalismi, inaffidabilità, invidie e gelosie, ma soprattutto un attaccamento alle sedie senza pari, Andreotti insegna. Si salvano in pochi. Di certo il neo presidente Enrico Letta che ha sempre fatto il suo dovere, in silenzio, ma con grande dignità e profitto, ma non la Bindi Rosy che al sol vederla ti verrebbe voglia di cambiar casacca, se poi parla, con la sua supponenza, c’è il rischio d’essere attaccati dalla tenia intestinale ed accasarsi in bagno per intere giornate. Ed altri ancora che è meglio metterli via per non disgustare oltre modo il cielo e la terra. E così abbiamo assistito a commedie (farse) inimmaginabili nei lustri passati, con tutti contro tutti, rottamatori contro i rottamandi, ex democristiani contro i ex comunisti, giovani turchi e gli irriducibili, infine i lealisti contro i traditori, cose mai viste in un partito che faceva della morale, dell’etica politica, il suo stendardo da portare alto in ogni occasione. Sì, l’etica, quella che normalmente esigono dagli altri, ma fra di loro sono molto più comprensivi. L’ultima speme per il loro salvamento è il nuovo governo che dovrebbero appoggiare alla grande, e sempre, nel mentre si cicatrizzano le ferite, si eliminano le scorie che cominciano a puzzare e si ritrova la rotta di un qualcosa di serio. Che si spacchino o no, alla gente non interessa gran che, purchè quello che rimane torni ad essere un partito importante che pensi all’Italia e agli italiani, prima che al proprio posizionamento. E non gongoli, non goda troppo (proprio no!) quel gran caimano che vorrebbe essere immortale, che iddio ce ne scampi da simile sventura, tolto di mezzo lui con i suoi soldi, le sue televisioni, la sua dentiera tutta d’avorio e la capigliatura rinnovata, una testa come la sua dev’essere protetta come dio comanda, il Pdl si scioglierebbe come neve al sole, sparirebbe nella spazio di qualche giorno, e non saranno i vari Cicchito, Gasparri, La Russa, ancor meno la faccia da “tola” della Gelmini, nè la respirazione bocca a bocca della Santanchè e compagnia che potranno far sopravvivere quell’accozzaglia di bellimbusti. Non è che in prospettiva siamo messi un gran bene. Per niente. E’ la preoccupazione di quelli lassù, che dominano l’empireo: che faremo, che farà questo povero paese? Monti ha deciso di andare al mare, non vedeva l’ora, non ha fatto una gran figura e, a dir il vero, nelle alte sfere sono stupefatti, avevano scommesso su di lui e si sono ritrovati con un pugno di mosche. Io li capisco, ma non sanno aggiornarsi, l’ho detto più volte ai miei alti dirigenti: oggi un vecchio saggio, in un mondo di birilli scalmanati e di gente farfallona, non tira più, nessuno lo ascolta, nessuno gli fa caso, vuoi mettere le coscione delle parlamentari del Berlusca, belle, altere, tette al vento, spavalde ed intelligenti? Vedi la nostra Biancofiore, per esempio, che quando dice qualcosa non si capisce mai se stia scherzando o no. Nè serve che Monti e i suoi si vestano con minigonne e paillettes, non cambierebbero gran che le cose. Rimanga al mare per un po’, e poi ritorni all’Università che potrà ancora togliersi qualche soddisfazione. A proposito al mare inviti anche i suoi che di certo non gli sono stati di gran aiuto ed hanno bisogno di riprendere fiato. Intanto subiamoci il miliardario Grillo con i suoi grillini che stanno raccogliendo primi frutti, a forza di dire che gli altri (non loro) sono ladri, che andrebbero fatti fuori, che bisognerebbe bombardarli, che ci sarà la rivoluzione, che la pagheranno, che sono avanzi di galera ecc.ecc. chi più ne ha più ne metta, ecco che qualcuno ci crede e la sua parte la fa cercando di uccidere i nemici. Ci rimettono, come al solito, quelli che non c’entrano, due carambe per un filo sopravvissuti, proprio il giorno dell’insediamento del nuovo governo. Non che centri il Grillo, ma il clima di esasperazione, di odio, di vendetta che ormai regna in politica pompato con furbizia dal “sior” Grillo, le sue espressioni strampalate, tutte cattiveria e livore, l’irritazione che ostenta, le parole a proposito ed a sproposito, le frasi minacciose ed irresponsabili, non è che facciano gran bene alla pace dei sensi e degli animi insani. Robe da matti, che non stanno né in cielo, né in terra, e, come sempre nella storia, qualcuno capisce le cose alla sua maniera e spara. Questo è quello che si dice in cielo convinti che se Grillo voleva uno sfascio globale e ridurre l’Italia al disastro per poi magari auspicare l’arrivo del Messia, vestito di nero, c’è quasi arrivato. Contento lui contenti tutti, ma non certo i lavoratori senza lavoro, i poveri che non ce la fanno, i giovani che non sanno da che parte girarsi. D’altronde questi non sono problemi suoi, lui di soldi ne ha a bizzeffe, sono problemi degli altri e chi se ne frega! Che si ricordi comunque: il nero è da sessant’anni che è fuori moda, abbiamo fatto una guerra per toglierlo di mezzo, faremo una guerra per impedire che torni. Parola di impavido Saltaro! Ma, almeno oggi, bando alle mestizie, finalmente un po’ di sereno si intravede, e se lo dice il vostro Saltaro, credeteci, che mai vi ha mentito. Guardiamo avanti e lasciamo le responsabilità ai politici che sono pagati apposta, ma attenzione, amici miei, (non tutti!), Napoletano è stato chiaro: non ce n’è più per nessuno, o questo governo ce la fa, o sarà bancarotta e che dio ce la mandi buona! Sperando che finalmente gli scassati motori del vascello Italia ricomincino a girare, con il prossimo mese torneremo a parlare di noi, del nostro amato Trentino, e delle elezioni che ci aspettano in autunno, che dai primi sentori, non saranno per niente facili, anzi, come a Roma, e forse addirittura peggio, con ancora una volta protagonista il PD, intanto il vostro Saltaro raccoglierà informazioni, scoop, soffiate e dicerie, che stanno già divorando il cielo, le nostre vallate e i nostri cuori, per essere come sempre il vostro preciso informatore delle vicende umane, come sempre nei secoli. Amen. |