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Quattro questioni strategiche per il 2013
Scritto da r.b.   
Domenica 06 Gennaio 2013 16:22

 

1. Rappresentanza politica del territorio – Provinciali 2013

Per contare qualcosa, per portare a casa le opere pubbliche e i provvedimenti che davvero servono per le Giudicarie occorre avere validi rappresentanti giudicariesi nelle stanze del potere provinciale. E’ un assioma difficile da smentire ma occorre capire come fare. Nella tornata elettorale provinciale del 2008 le Giudicarie furono ancora una volta bravissime a farsi male da sole: frazionamento elettorale, tantissimi candidati giudicariesi da 100-200 voti sparsi nelle varie liste e conseguente dispersione di voti. Per il 2013 andrà pensato qualcosa di meglio, ma è chiaro che prima devono chiarirsi gli scenari politici: la discesa in campo di Dellai a livello nazionale apre gli scenari per nuovi schemi, In sostanza: la maggioranza attuale di centrosinistra-autonomista (Upt-Patt-Pd) continuerà insieme anche nella prossima legislatura o – sull’onda dello schema nazionale che si va delineando – il “centro” dellaiano proseguirà da solo senza il Partito Democratico? Un’alleanza Upt-Patt-Udc-Liste Civiche, delusi di Pdl e Pd non è poi un’idea così lontana, ma chi la può guidare? Se dovessimo scommettere cinque euro li metteremmo sul nome di Diego Schelfi. In questi scenari una cosa è certa, occorre una rappresentanza giudicariese qualificata per contare di più. Lo si può fare solo evitando di disperdere i voti.

 

2. Economia, aspettando la ripresa

Arriverà a giugno, dicono gli ottimisti. Forse a fine 2013, e pure molto flebile, avvertono gli iperrealisti. Tutti si attendono l’arrivo della ripresa economica e da tempo è partita la corsa a vaticinarne il ritorno. Purtroppo, registriamo, con un continuo spostamento in avanti, di sei mesi in sei mesi, della data di questa ipotetica ripartenza. Una cosa è certa, dicono gli esperti: dopo un periodo di crisi ne arriva uno di ripresa, è fisiologico dell’economia.

Eppure, come abbiamo visto, questa congiuntura ha qualcosa di più persistente e difficile da affrontare di altre già viste. La situazione, anche in Trentino, non è delle più rosee e il territorio ha dovuto far fronte a tanti casi di licenziamenti, con il tasso di disoccupazione provinciale che per la prima volta dopo tanti anni ha superato la soglia del 6%. Quasi la metà del tasso nazionale, 11,5%, ma certo un segnale amaro. I tentativi della Provincia di sostenere l’economia hanno funzionato sì, ma non del tutto, e di certo era impossibile pensare di tenere in piedi completamente la baracca mentre attorno tutto cade. Anche le Giudicarie non sono da meno e risentono della congiuntura. Più di tutte, la zona della Valle del Chiese, che ha un’economia con alcuni agglomerati industriali che hanno scontato di più la crisi e ne abbiamo dato conto negli scorsi numeri del Giornale delle Giudicarie. Ma tutto il C8 soffre, sotto il profilo occupazionale. Ci salverà ancora una volta il turismo?

 

3. Turismo, le previsioni

Difficile anche qui fare previsioni sull’andamento della prossima stagione invernale e di quella estiva 2013. Detto che nel turismo sono spesso le buone o avverse condizioni meteo a fare la differenza, va precisato che il settore è – come spesso ricorda l’assessore provinciale Tiziano Mellarini – davvero strategico per il Trentino e anche per le Giudicarie. 17% del Pil trentino, questo l’indotto del turismo, con risultati a cascata sugli altri settori, agricoltura, artigianato, servizi, commercio. Se “tira” il turismo, tira l’economia di questa provincia. Un assioma forse scontato, ma realistico. La stagione invernale, dai primi rilevamenti, sembra iniziata col piede giusto, meglio dello scorso anno, e contiene in sé le premesse per portare dei buoni risultati. Si riscontra l’accentuazione della clientela internazionale, con nuove nazioni che si affacciano più numerosi sulle nostre piste, come cinesi e giapponesi, e nazioni che rafforzano la propria presenza come polacchi e russi, con i tedeschi che – tradizionalmente – rappresentano una presenza fissa. Tiene tutto sommato l’Italia, anche se la crisi ha lasciato meno soldi in tasca alle famiglie e la capacità di spesa media è in contrazione. Occorre dunque finire bene la stagione bianca, con l’estate 2013 che sarà strategica per l’economia trentina.

 

4. Comuni, comunità, gestioni associate

Dal punto di vista amministrativo saranno queste le questioni a tenere banco nel 2013. Riassunto veloce: per ridurre i costi della pubblica amministrazione la Provincia di Trento ha messo in campo un programma di razionalizzazione. 120 milioni di euro l’anno la cifra che la Pat vuole risparmiare: anche i comuni debbono fare la propria parte, a loro tocca un risparmio che a regime sarà di 40 milioni l’anno sulla spesa corrente. Per farlo la Pat ha individuato lo strumento delle gestioni associate di servizi, ossia mettere fra comuni insieme servizi quali ragioneria, servizio tecnico, tecnologie informatiche, con le Comunità di Valle a fare da raccordo operativo e programmatico. La qual cosa ha scatenato la protesta di un gruppo di sindaci (di cui diversi anche giudicariesi) che si sono trovati a Ravina per protestare contro la Pat: ne è seguito un incontro e alcuni correttivi alla normativa attuativa, oltre ad uno slittamento della data-catenaccio di inizio applicazione dei servizi associati dal 1° gennaio al 30 giugno 2013.

Nei prossimi mesi ci sarà da discutere, specie in una Comunità come le Giudicarie di ben 39 comuni. Ma è chiaro che qualcosa va fatto in ottica di razionalizzazione e gli amministratori locali sanno bene che a questa logica è impossibile sfuggire.