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Scritto da Administrator |
Giovedì 29 Novembre 2012 13:35 |
L’appuntamento elettorale del 10 marzo con le elezioni politiche, sommato alla crisi economica e dei partiti e alla fine del mandato da Presidente di Giorgio Napolitano si sta caricando di contorni di grande incertezza. U’incertezza che si riverbera inevitabilmente anche sul governo provinciale del Trentino, con Lorenzo Dellai che sembra sulla rampa di lancio per un ruolo nazionale e la necessità di trovargli un degno sostituto in vista delle elezioni provinciali dell’ottobre 2013. Che fa Dellai. Il 17 novembre è andata in scena la prima convention di “Verso la terza repubblica”, il movimento che vede Dellai, Luca Cordero di Montezemolo e il ministro Riccardi come promotori e che intende aggregare altri movimenti e forze politiche al centro, con il comune denominatore del sostegno ad un prossimo governo guidato ancora da Mario Monti. Accanto a loro, tanti soggetti tra cui la Cisl, con il suo segretario generale Raffaele Bonanni e le Acli con Roberto Oliviero. L’obiettivo è quello di fare da calamita ad altre forze, in primis l’Udc di Casini e i futuristi di Fini, oltre naturalmente a Italia Futura di Montezemolo. Una novità politica ancora in costruzione, per questo i sondaggi sul potenziale elettorale di Verso la terza Repubblica sono ancora molto oscillanti, dal 10% al 26%. Poi, è chiaro, occorrerà un passo successivo di Monti, una sua adesione al progetto, tenendo anche conto di quanto ha detto Napolitano, ossia che il prof. è già senatore a vita e non necessita di essere eletto. Riflessi sul Trentino. In tutta questa vicenda molti osservatori hanno ipotizzato per Lorenzo Dellai un futuro da leader a livello nazionale. Il governatore trentino in carica, ricordiamo, non può più candidarsi a guidare la nostra provincia per il limite dei tre mandati e dunque potrebbe cercare la strada per Roma; se “Verso la terza repubblica” dovesse farcela a proporre un Monti-bis ci potrebbe essere per lui uno spazio da Ministro o sottosegretario. Per farlo, ossia per potersi candidare alle politiche del marzo 2013, dovrà lasciare la carica di presidente della Provincia e dunque – in caso ciò avvenisse – gli succederà il suo vice Alberto Pacher, per portare a termine la legislatura, con una ridistribuzione delle deleghe. Redistribuzione che potrebbe anche essere più robusta se qualche altro componente della Giunta provinciale dovesse intraprendere la strada per Roma. Candidato presidente cercasi. Una surroga saprebbe tanto di anticipazione della legislatura 2013-2018 se Pacher non avesse spiazzato tutti facendo un passo indietro e dicendo, chiaro e tondo, che alle prossime provinciali non ci sarà. I motivi sono da ricercare nella difficoltà di riconoscersi in quello che il Partito Democratico è diventato smarrendo – secondo il vicepresidente – il suo entusiasmo e la sua vocazione originaria. Chiaro che questa scelta abbia scombussolato per bene le carte riguardo al dopo-Dellai, per il quale Pacher era in pole position. Torna allora il toto-presidente con Ugo Rossi e Alessandro Olivi, per restare agli attuali componenti della Giunta, che si candidano a ricevere il testimone di Dellai. Si fa spazio, però, nelle stanze della politica trentina, l’idea di un “Papa straniero”, ossia di un personaggio che ora non è in politica, capace di tenere insieme la coalizione del centrosinistra autonomista. Torna con forza il nome di Diego Schelfi, presidente della Cooperazione trentina e – come aveva anticipato il Giornale delle Giudicarie più di un anno fa – quello di Lucia Fronza Crepaz, candidata “trasversale” e autorevole, che sta guadagnando posizioni in questi giorni. I partiti. Nel frattempo i partiti vivono le difficoltà di un momento di grande sfiducia politica. L’Upt sulla scia delle iniziative di Dellai cambierà ancora pelle, ma come e quando è da vedersi; il Pdl è in forte difficoltà a livello nazionale, e ancor di più a livello locale e fa registrare le dimissioni di Walter Viola da co-coordinatore. Viola è ora vicino a “Progetto Trentino”, il movimento capitanato da Silvano Grisenti che ai primi di dicembre celebra il suo debutto con un convegno sul lavoro e c’è da scommetterci, sarà ai nastri di partenza alle elezioni provinciali del 2013. Infine il Pd celebra le primarie; anche in Trentino vince Bersani, ma non c’è dubbio che Renzi abbia seminato dei semi che avranno spazio nel partito al prossimo appuntamento elettorale. |