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Foto 2010
Scritto da Enzo Ballardini |
Giovedì 29 Novembre 2012 13:27 |
Con delibera di Giunta provinciale del 15 ottobre, la Provincia ha dato il via libera allo strumento dell’assegno di cura, che punta a favorire la permanenza delle persone bisognose in quanto anziane o invalide al proprio domicilio, consentendo la permanenza all’interno della propria famiglia e la vicinanza ai propri cari. Questo nuovo assegno si aggiunge all’indennità di accompagnamento, e ne potranno beneficiare le persone residenti in provincia di Trento ininterrottamente per almeno tre anni. L’assegno di cura rappresenta un aiuto importante alle famiglie per l’assistenza alle persone non autosufficienti. Con questa decisione il Trentino, ancora una volta, dimostra la vicinanza alle numerose famiglie con anziani ed invalidi. Il provvedimento ha anche un’altra importante funzione, quella di avviare processi virtuosi valorizzando il più possibile l’intervento di soggetti del privato-sociale nel settore dei servizi rivolti a persone non autosufficienti e alle loro famiglie. Si tratta di favorire con il tempo la formazione di una filiera di servizi omogenea sul territorio perché l’assegno di cura si trasformi da somma in denaro da erogare servizi capaci di produrre valore. Scheda: l’assegno di cura L’assegno di cura è un intervento assistenziale orientato a favorire la permanenza della persona non autosufficiente al proprio domicilio. L’accertamento della condizione di non autosufficienza e del fabbisogno assistenziale viene effettuato dalle unità di valutazione multidimensionali, costituite da operatori sanitari e sociali, attraverso la predisposizione di un piano di assistenza individualizzato tenendo conto dei bisogni, delle condizioni sociali e familiari dell’assistito. Chi sono i beneficiari Le persone residenti in provincia di Trento ininterrottamente per almeno tre anni che già percepiscono l’indennità di accompagnamento. Tutti coloro che chiederanno l’assegno di cura saranno sottoposti ad un’apposita visita per accertare il diritto al beneficio. Come fare la domanda La domanda va presentata ai Patronati o agli Uffici periferici della Provincia (Tione, Via Circovallazione, 65) Valutazione condizione economico patrimoniale Il nuovo assegno di cura verrà assegnato a coloro i quali avranno un indice ICEF inferiore a 0,28. Ai fini ICEF, il nucleo familiare è composto da beneficiario e altri componenti conviventi. Per cosa può essere utilizzato l’assegno di cura Per contribuire al costo derivante da una badante assunta regolarmente, acquistare servizi assistenziali presso soggetti accreditati, compensare l’assistenza prestata da una familiare Un sistema a quattro livelli L’assegno prevede la corresponsione di somme in denaro proporzionate sia alla gravità dei casi che alla condizione economico-patrimoniale dei singoli richiedenti e delle loro famiglie. La delibera introduce una scala di gravità con 4 livelli. Per ogni livello di gravità è definito un importo minimo ed un importo massimo Viene sempre concesso l’importo massimo qualora non venga superato il limite ICEF di 0,18. Per valori dell’icef compresi tra il limite inferiore ed il limite superiore, l’importo dell’assegno sarà compreso tra importo minimo e importo massimo in modo inversamente proporzionale all’Icef risultante
Importi assegni mensili Gravità livello 1 Massimo: 80 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (ind. di accompagnamento) = € 637,04 Gravità livello 2 Massimo: 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (ind. di accompagnamento) = € 807,04 Minimo:125 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (ind. di accompagnamento) = € 682,04 Gravità livello 3 Massimo: 500 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (ind. di accompagnamento) = €1057,04 Minimo: 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (ind. di accompagnamento) = € 807,04 Gravità livello 4 Massimo: 800 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (ind. di accompagnamento) = €1357,04 Minimo: 400 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (ind. di accompagnamento) = € 957,04 |