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Foto 2010
Scritto da Ettore zini |
Sabato 05 Maggio 2012 08:13 |
Un mucchio di quattrini per le strutture. Ma si lesina sul personale medico e paramedico. Non è una novità. Per l’ospedale di Tione i soldi ci sono per quanto concerne la parte edilizia, che ha ormai occupato, fino all’inverosimile, ogni centimetro quadrato disponibile. Ma per il personale sanitario i cordoni della borsa sono stretti. Molto stretti. Al tal punto, che per un’attività di prima linea, come il pronto soccorso, le risorse umane sono al lumicino. E non è facile per i medici del nosocomio far quadrare il cerchio, con una turnazione, che soprattutto nei momenti di punta stagionale, sottopone a dei ritmi davvero pesanti. Nel 2011 gli accessi al Pronto Soccorso sono stati 11.331, con una media per notte di 6,5. Ma con 9,8 dimissioni nella stessa fascia oraria, in quanto dalle 20 della sera alle 8 del mattino, ci sono da smaltire anche i casi arrivati nel tardo pomeriggio. Per cui il carico di lavoro è notevole. Soprattutto per una struttura che dispone di poco personale. “E proprio qui sta il punto” dice il dott. Luigi Battaia, direttore dell’Unità Operativa di Medicina, 62 anni, già maturo per la pensione. Ma rimasto in servizio, perché ama il suo lavoro ed il suo Ospedale, e conta di mettere a frutto la sua esperienza e le sue competenze. Il dott. Battaia è originario di Poia (Lomaso), da 33 anni è alle dipendenze dell’ospedale. La vecchia guardia che costituiva l’ossatura portante: Mon, Papa, Ianeselli, Gallucci, Nordio, Gino, Franchini, Piccone e altri, ora in pensione, li ha visti sfilar via, uno a uno. Lui è uno dei pochi rimasti in servizio. Dopo gli studi universitari e la specializzazione in Medicina Interna e Oncologia, ha preso servizio in quel di Tione. E vi rimarrà - sembra - ancora qualche anno, quando - spera -, in fatto di personale medico e paramedico, si sarà finalmente trovata la quadra. Per ora, l’unica cosa che gli preme, è che i vertici della Sanità capiscano che un ospedale come questo ha bisogno di attenzione. “In primis, c’è il problema del Pronto Soccorso che deve essere potenziato, non solo come superficie e logistica. Ma soprattutto come personale medico ed infermieristico”. “Per la parte strutturale – fa sapere - ci sono già i progetti. Hanno garantito il termine dei lavori entro la fine del 2014. Obbiettivamente oggi il Pronto Soccorso ha dei limiti, nel garantire la funzionalità del servizio e la privacy dei pazienti”. Una riorganizzazione degli spazi è quindi indispensabile. Ma il problema vero, per il responsabile di Medicina, sono le risorse umane, non solo per la pianta organica carente. “Da anni – dice il medico – la copertura notturna in PS era garantita da due persone, un chirurgo e un internista. Ora vi è l’input di sgravare i chirurghi da questo compito, per dare disponibilità all’attività operatoria. Per attuare questo mandato, evidentemente bisogna prima di tutto rafforzare l’equipe medica, con un numero di medici ottimale, come già attuato in altri Ospedali di Distretto. Si valuterà a quel punto la modalità migliore nell’assistenza, pur sapendo che sarà difficile che un solo medico possa coprire sia le esigenze dei reparti che dell’emergenza. Gestire il servizio in queste condizioni non sarebbe ne facile ne sicuro”. Il dott. Battaia è categorico, ma al tempo stesso duttile:”Tre medici in più sarebbero l’ideale. Ma ci accontenteremmo anche di due. Con cui sarebbe comunque possibile organizzare meglio le esigenze del reparto”. Si, del reparto. Perché nelle nuove disposizioni della Sanità, i Servizi di Pronto Soccorso saranno accorpati a Medicina. Solo Trento e Rovereto avranno delle unità autonome. Gli altri ospedali per motivi organizzativi dovranno unire i due comparti. Per questo a Tione due o tre medici in più, farebbero la differenza. Quanto al reperire poi queste nuove risorse umane non sarà facile; “Siamo una zona periferica – conferma il primario – e trovare medici disposti a trasferirsi qui non è semplice, per cui andrà studiato qualche incentivo per favorire l’arrivo di medici negli Ospedali di Distretto; la flessibilità del servizio tra Pronto Soccorso e Medicina potrebbe migliorare l’attrattiva per i giovani medici, che potrebbero così mirare ad un perfezionamento professionale e specialistico, ma questa è un’altra storia” Pronto soccorso quindi, prima di tutto. Ma le emergenze sono anche altre. C’è il nodo primari a scavalco. Anestesia e Ostetricia, secondo Battaia, i più urgenti. Per il primo la nomina potrebbe uscire in questi giorni. Ma Ostetricia è ancora più importante. Oggi c’è il dott. Marco Ioppi, ma viene una sola mattina alla settimana.”Nel 2011 – dice il dott. Battaia – sono nati 222 bambini. E’ vero che gli obiettivi ne prevedono almeno 300. Ma distanti come siamo dal centro, indipendentemente dai numeri, non è possibile non disporre di un punto nascita ben presidiato. Da dirigente da molti anni legato a questo Ospedale, mi auguro che si possano avere per il futuro spazi e personale adeguati, in modo da garantire qualità delle prestazioni e soddisfazione dei cittadini” Si sente che ha a cuore il nostro ospedale. Che verosimilmente, dopo tanti anni, è un po’ anche suo. (e.z.)
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