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Traduzioni e Comunicazione

Scritto da r.b.   
Martedì 03 Aprile 2012 10:37

 

Sabato 21 e domenica 22 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori a Trento è di scena la Festa di Primavera, tradizionale momento con in cui gli allevatori incontrano i trentini. Un appuntamento che negli ultimi anni è riuscito ad aprirsi sempre di più alla gente, coinvolgendo non solo addetti ai lavori ma anche tante famiglie e tanti bambini, attratti dai tanti animali e dai bellissimi cavalli di razze Haflinger e Norico. Un’opportunità anche per conoscere il fornitissimo punto vendita della Federazione con tanta carne e prodotti tipici all’insegna della salubrità, della tracciabilità e della qualità.

 

Aspetti che non ha mancato di sottolineare l’assessore provinciale all’agricoltura e turismo Tiziano Mellarini, che ha sempre ritenuto questa Festa un’importante occasione di condivisione fra gli allevatori e i trentini: “Si tratta – ha detto - di una bella iniziativa che riscuote un successo crescente fra la gente, che si appassiona agli animali e vuole consumare prodotti sani, genuini e sicuri. Per questo il mio appello ai trentini è di consumare e preferire i nostri prodotti, la carne, il latte e i formaggi dei nostri allevatori, che lavorano con serietà e con severi controlli, assicurando qualità e salubrità”.

 

Tra le attrazioni c’è la tradizionale Mostra bovina, che propone quest’anno le tre razze Pezzata Rossa, Grigio alpina e Rendena. Proprio quest’ultima è tra le razze più diffuse e originaria delle Giudicarie. Giambattista Polla, allevatore rendenero, è presidente della “Razza Rendena” è soddisfatto della presenza di questi esemplari alla Festa di primavera. “I nostri allevatori sono contenti di partecipare a questa manifestazione con 30-35 capi davvero ottimi, mettendo in vetrina le grandi potenzialità della Razza Rendena.

Quali sono principalmente?

“Sono bovini di grande pregio che sanno esprimere grande qualità sia per quanto riguarda il latte che per quanto riguarda le carni. Chiaro che quantitativamente non possono avere una produzione di latte di una frisona o di una bruna, ma sanno dare ottimi prodotti. Le carni in particolare sono molto apprezzate per via delle fibre e della pelle molto sottile, caratteristiche che derivano anche dall’attitudine dell’animale ad essere attivo e a prestarsi ottimamente alla pratica dell’alpeggio, grazie anche alle sue dimensioni più contenute rispetto ad altre razze.

Razza Rendena che è anche protagonista di una bella iniziativa di solidarietà in Bosnia.

“Si tratta di importante iniziativa che abbiamo messo in campo grazie al sostengo della Provincia e ci ha consentito di portare lo scorso anno 48 capi e due mesi fa altri 30 in Bosnia, come sostegno alle popolazioni decimate dalla guerra. In particolare le abbiamo consegnate a donne di Srebrenica, cittadina tristemente famosa della Bosnia per il massacro di 8.000 persone durante la guerra balcanica, che hanno perduto in guerra figli, fratelli, mariti ed ora faticano ad andare avanti in un contesto di grande povertà”.

Protagonisti di questa iniziativa sono stati Gianni Rigoni Stern, artefice di questo esempio di solidarietà tra Comunità, gli allevatori del Trentino e in particolare della Val Rendena e la comunità residente sull’Altopiano di Suceska-Srebrenica, costituita da persone che sono tornate a vivere dal 2000 in territorio bosniaco, dopo i tragici fatti legati alla guerra dei Balcani (1992-1995). La consegna del bestiame è stata la prima tappa di un processo iniziato un anno prima e ancora in corso; Rigoni Stern ha compiuto nel corso del tempo vari sopralluoghi e poi ha iniziato a tenere delle lezioni per poter trasmettere alla popolazione l’esperienza e le tecniche base per coltivare e allevare. Sono state scelte le vacche di razza Rendena perché sono animali molto adattabili e idonei alla zona e al clima di Suceska.

Una bella prova di solidarietà.