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Manovra del governo: le novità per i giovani |
Scritto da Catia Balduzzi |
Venerdì 09 Marzo 2012 07:07 |
La crescita economica non può fare a meno dei giovani, né i giovani della crescita. Ecco che il governo punta sull’imprenditoria giovanile. E come? Attraverso semplificazioni di accesso alle imprese, sia informa individuale che in forma di società a responsabilità limitata (srl). Iniziamo dalle prime. Per favorire la costituzione di nuove imprese individuali da parte di giovani ovvero di coloro che perdono il lavoro un opportunità è Il regime dei minimi, oggi denominato “regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile”. Un regime contabile è quell’insieme di documenti da tenere e formalità fiscali/amministrative che deve osservare l’imprenditore o lavoratore autonomo, per essere in regola con il fisco e per calcolare il risultato d’esercizio. La persona fisica che desidera iniziare un’attività d’impresa, arte o professione, deve valutare il peso fiscale e gli obblighi contabili, diversi in base al regime contabile che sceglie. Tra i diversi regimi contabili, quello dei minimi è caratterizzato da una pressione fiscale e da obblighi formali decisamente agevolativi. In questo senso può offrire un’occasione da cogliere per chi ha perso il lavoro, per i lavoratori in mobilità e per chi intende intraprendere un’attività. Il regime dei minimi, in vigore già dal 2008, è stato oggetto di modifiche durante il 2011. Dal 1° gennaio 2012 è applicabile un “nuovo” regime di durata limitata nel tempo: 5 anni. Per aiutare i giovani, però, il limite temporale non si applica fino all’anno in cui il contribuente compie 35 anni. Il regime è riservato esclusivamente alle persone fisiche che intraprendono un’attività d’impresa, arte o Professione. Il reddito imponibile derivante dal percepimento e l’incasso dei ricavi della nuova attività sarà soggetto ad una tassazione sostitutiva Irpef, Irap ed addizionali del 5%. L’imposta sostitutiva del 5% risulta particolarmente vantaggiosa se si considera che i regimi ordinari vantano un’imposizione drasticamente più alta, dal 20% in su per l’irpef, senza considerare le addizionali regionali irpef e l’irap, che incrementano ulteriormente la percentuale. Inoltre vengono notevolmente semplificati gli aspetti formali contabili. Non si applica l’iva sulle fatture di vendita e non si detrae sulle fatture d’acquisto. D’altro canto, però, non è permessa la possibilità di beneficiare di deduzioni e detrazioni irpef, se non si possiedono altri redditi. Non è possibile, infatti, “scaricare” spese sanitarie, interessi sul mutuo prima casa, assicurazioni vita/infortuni, spese veterinarie, spese per ristrutturazioni edilizie, contributi a fondi pensione, ecc. L’accesso al regime dei minimi presuppone anche il rispetto tassativo di alcuni requisiti, da vagliare caso per caso. Altra opportunità in cantiere per i giovani concerne le società a responsabilità limitata. L’accesso alla srl avverrà in maniera agevolata. La norma è sempre tesa a favorire l’iniziativa imprenditoriale dei giovani. Si punta ad alleggerire la burocrazia legata alla costituzione delle società a responsabilità limitata, mediante l’eliminazione di quei paletti che hanno rappresentato finora, per le società di capitali, un ostacolo. Nel presente articolo se ne accennano le principali caratteristiche, che risultano ancora ad oggi in via di definizione e che quindi potrebbero essere oggetto di rettifiche. L’entrata alle nuove srl sarà limitata a tutti coloro che non hanno ancora compiuto i 35 anni di età, alla data della costituzione della società. Con il nuovo articolo 2463 bis del codice civile, denominato “Società semplificata a responsabilità limitata”, per la costituzione della società il notaio dovrebbe effettuare la prestazione gratuitamente. Il capitale minimo inoltre è di 1 euro, contro i 10 mila euro previsti per la costituzione della srl “ordinaria”. Da tenere sempre presente è il fattore “tempo”. Infatti quando il singolo socio perde il requisito d’età, i 35 anni, se l’assemblea non delibera la trasformazione della società, il socio è escluso di diritto. Mentre se viene meno il requisito di età in capo a tutti i soci, gli amministratori devono convocare l’assemblea per deliberare la trasformazione della società o lo scioglimento della stessa.
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