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Foto 2010
Scritto da Denise Rocca |
Venerdì 03 Febbraio 2012 10:51 |
«L’insediamento di una nuova grande struttura di vendita del settore alimentare/misto su una superficie così importante può costituire per l’intera valle un elemento di squilibrio e sbilanciamento soprattutto nei confronti degli esercizi commerciali di modeste dimensioni che presidiano i piccoli comuni e le località e frazioni svantaggiate; a tal fine sarà necessario approfondire stimolando, ove possibile un ridimensionamento dell’iniziativa per non generare conseguenze negative sul tessuto sociale delle comunità interessate». Questo il passaggio chiave nella relazione presentata dalla Commissione Urbanistica Provinciale sulla proposta di variazione al Prg richiesta dal comune di Spiazzo.
Diciassette pagine per un parere sono un bel malloppo, d’altronde la Commissione Urbanistica Provinciale (Cup) si è espressa sulla variante al Piano regolatore generale di Spiazzo con una risposta che vuole salvare capra – ossia la riqualificazione dell’area Ex-Ille in stato di abbandono da un ventennio - e cavoli – ossia l’attuale sistema economico dell’intera valle fortemente sostenuto dalle cooperative. E’ una promozione con gli esami di riparazione a settembre quella sottoscritta dalla Cup: tecnicamente ha dato parere positivo alla variante richiesta dall’amministrazione di Spiazzo – infatti la proposta rispetta le indicazioni della delibera 177 del 4 febbraio 2011 che autorizza, in deroga, nuove superfici commerciali attraverso la demolizione e ricostruzione di volumi esistenti , previa compensazione al Comune sotto forma di interventi pubblici - ma con una serie di riserve, richieste, modifiche e specifiche che nella sostanza obbligano a cambiare l’accordo pubblico-privato siglato con Poli che permetterebbe al colosso commerciale di aprire un grande punto vendita in Val Rendena. Anzitutto, il documento chiede chiaramente il ridimensionamento dell’intervento concordato fra Ongari e Poli: 1500 metri quadri di spazi commerciali e 4300 mq di spazi per accessi, parcheggi e manovre sono troppi e non giustificabili, dicono alla Cup, e serve “un deciso ridimensionamento”. Di quanto? La proposta, paventata dai sindaci questo autunno e sponsorizzata dalle coop, è che si passi da 1500 mq commerciali a 1200 e in questi il supermercato Poli resti nell’ordine degli 800 mq. Mauro Poli, direttore affari generali del gruppo, rispondendo alla stampa locale fa sapere che una tale ipotesi “sarebbe una mediazione improponibile, impari rispetto a Tione, dove la Famiglia cooperativa amplia il supermercato a 1050 mq, o all’ampliamento concesso all’Ingrosso della Famiglia cooperativa di Pinzolo”. La Cup boccia l’ipotesi di mantenere l’edificio a ridosso del centro storico di Spiazzo e del Sarca, e da rivalutare la questione parcheggi: nessuna riduzione di posti macchina come ipotizzato dalla proposta Ongari-Poli, ma si chiede al comune di “utilizzare gli stessi per altre funzioni complementari”. Qualche appunto anche sulla viabilità: la Cup chiede a Spiazzo di effettuare i rilievi idrici per garantire la sicurezza della passerella sul fiume, studiare in modo adeguato il raccordo con la viabilità esistente e il nuovo accesso all’area, nonché approfondire le problematiche di smaltimento dei rifiuti e di inquinamento acustico. Nonostante le numerose ammende un punto a favore di Ongari e Poli c’è: la commissione certifica che la compensazione proposta da Poli è legittimamente a vantaggio dell’ente pubblico poiché il privato è chiamato a realizzare opere per 1.600.000 euro a fronte di una differenza fra il valore delle aree private oggetto di cambio di destinazione (2.093.500€) e quello delle aree cedute da Poli al Comune (1.116.429,70€) di 977.070 euro. Capra e cavoli si diceva: non si impedisce l’insediamento di Poli sul territorio, e ben venga il recupero di un’area centrale di Spiazzo, ma si salvaguardia anche la Cooperazione che temeva di dover chiudere punti vendita in Rendena. L’accordo torna ora al comune di Spiazzo che dovrà apportare le modifiche richieste riaprendo la negoziazione con Poli e approvare la proposta in consiglio. Denise Rocca |