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Scritto da r.b. |
Domenica 04 Dicembre 2011 16:24 |
La cartiera Cham Paper di Condino non lascia, anzi… rilancia. Contrariamente a quanto pubblicato su un quotidiano alcuni giorni fa, l’industria svizzera non ha intenzione di ridurre la propria presenza in Valle del Chiese, anzi già da tempo sono stati programmati nuovi investimenti per lo stabilimento al fine di incrementare la produzione e la qualità. Quest’ultima infatti è il vero punto di forza della produzione dello stabilimento di Condino che esporta oltre l’80% della carta prodotta. Inoltre il management aziendale ha recentemente proposto alle parti sociali svizzere il trasferimento della produzione dei supporti dalla sede di Cham in Svizzera agli stabilimenti italiani di Carmignano di Brenta e Condino. La sede di Cham si concentrerà nell’ambito della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e continuerà a produrre carte patinate e barrierate. E’ quanto chiarisce l’ingegner Gerold Zuegg, dal 1985 alla guida dello stabilimento di Condino e vera e propria “anima” di questa azienda. “E’ assolutamente priva di fondamento la notizia uscita sulla stampa riguardante la dismissione e/o cessione dello stabilimento di Condino. Sono rammaricato nel contastare che è stata data priorità alla “notizia” anziché attendere il comunicato ufficiale aziendale che sarebbe stato diffuso 48 ore piu’ tardi. Ricordo che IC Cham group è una società quotata presso la borsa di Zurigo e che i comunicati riguardanti il gruppo vengono diffusi dalla sede di Cham. Non comprendo come si possa pubblicare sui giornali una notizia non verificata, creando peraltro inutile allarmismo tra i dipendenti, collaboratori e nel tessuto sociale della Valle del Chiese, per la quale questa industria rappresenta molto a livello occupazionale e di indotto.” Dunque Cham Paper continuerà la propria attività a Condino? Assolutamente sì, la casa madre elvetica ha sempre creduto nelle potenzialità di Condino e nelle sue maestranze. Come già detto la riorganizzazione aziendale in atto prevede la “specializzazione” dello stabilimento svizzero in ricerca, innovazione e trattamento di carte speciali ed il decentramento parziale su Condino e Carmignano di linee produttive molto innovative. La riorganizzazione comporterà una riduzione dell’organico soprattutto nello stabilimento svizzero, in quanto parte della produzione di supporti verrà trasferita in Italia. Qual è la situazione attuale della ditta Cham paper? Pur nella congiuntura internazionale questa azienda conserva un suo posto importante, essendo riuscita negli anni a costruirsi una reputazione di serietà ed affidabilità. Un’immagine costruita anche sulla forte innovazione courtain coating portata avanti in questi anni. Siamo i primi, ad esempio, a produrre imballaggi alimentari adatti ad alimenti senza l’utilizzo di plastica o alluminio. Purtroppo la situazione dei mercati, con il rafforzamento del franco svizzero quale moneta rifugio ed il contestuale indebolimento dell’euro, ha penalizzato enormemente le esportazioni dei prodotti della casa madre accelerando il processo di razionalizzazione della produzione. E la situazione di quella di Condino? Lo stabilimento di Condino occupa circa 130 dipendenti ed è ubicato su un’area di oltre 6 ettari. Il business plane condiviso dal Consiglio di amministrazione prevede l’attuazione di ulteriori investimenti già pianificati per i prossimi 3 anni. L’attenzione all’innovazione è infatti una costante ed una forza sin dall’acquisizione di Condino da parte della Cartiera di Carmignano. Da sempre sono stati attuati ingenti investimenti in: qualità, sicurezza, ambiente, formazione dei dipendenti, modernizzazione dei macchinari ecc. A Condino si produce soprattutto carta per nastri adesivi, biadesivi, supporti per la produzione di fibre di carbonio e carta per imballaggio di generi alimentari quali, ad esempio, panettoni, colombe, caramelle, chewing gum. Attualmente la produzione è di circa 45.000 tonnellate all’anno, grazie ai nuovi investimenti contiamo di attestarci sulle 55-60.000. Purtroppo in questo contesto vi sono anche dei fattori frenanti lo sviluppo. Quali? In primis il costo dell’energia, che nell’ultimo anno ha fatto segnare un + 20% , quindi la viabilità che da tempo penalizza lo sviluppo industriale ed imprenditoriale della Valle del Chiese. E’ auspicabile una soluzione del problema a livello nazionale. Dunque qual è il messaggio che la cartiera di Condino vuole mandare? La cartiera è una parte vitale di questa terra e lo sarà anche in futuro. Stiamo già facendo investimenti, stiamo completando la collocazione di un nuovo importante macchinario di produzione, abbiamo in rampa di lancio la collaborazione con il comune di Condino per il teleriscaldamento della piscina comunale.
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