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Scritto da r.b. |
Martedì 01 Novembre 2011 07:14 |
Politica trentina, qualcosa si muove. Al centro. E’ stato un ottobre molto convulso per la politica trentina. L’attesa, inutile nasconderlo, è stata tutta per la sentenza Grisenti, che – non senza sorprese – ha “stangato” l’ex assessore, aggravando la pena già inflitta in primo grado portandola da 4 mesi ad un anno e mezzo. Sentenza che, inutile nasconderlo, complica i piani di ritorno in politica di Grisenti, in attesa comunque del terzo grado di giudizio in Cassazione.
Pochi giorni dopo sul Trentino è apparsa una singolare, lunga intervista a Lucia Fronza Crepaz. Già giovane parlamentare Dc negli anni ‘94 la Crepaz esce allo scoperto, dicendosi “a disposizione” se qualcuno le proponesse di ritornare a fare politica. Negli ambienti più informati si dice addirittura che possa essere un’alternativa molto concreta per il dopo-Dellai. Trasversale a Pd e Upt, benvista in ambienti curiali e in città di Trento, vicina al movimento dei focolarini, la Crepaz potrebbe dirimere l’intricato rebus della sostituzione del presidente uscente. In questo caso, come è già accaduto, il Giornale delle Giudicarie ci ha “visto lungo”. Ricordate l’articolo “Dopo Dellai, e se fosse donna” apparso sul numero di luglio, nel quale si tracciava un lungo e preciso identikit della Crepaz? Si trattava di un’anticipazione di un possibile scenario. Solo possibile certo, ma non così remoto.
Congresso Udc. Verso metà ottobre, per stare in tema di movimenti al centro, invece è andato in scena il congresso dell’Udc, con il giudicariese Ivo Tarolli che è stato nominato segretario provinciale, oltre ad esserlo anche a livello regionale. Da due anni Tarolli ricopriva la carica di commissario straordinario del partito, che ora vuole cambiare marcia dopo il “pasticciaccio” delle elezioni 2008, quando – a causa di una firma mancante – non fu possibile presentarsi alle provinciali. “Ora ripartiamo con slancio – dice Tarolli – forti della nostra posizione di moderati che guardano al centro quale luogo di aggregazione e di governo responsabile. Si tratta di una novità importante di questi tempi, quella del rinnovato interesse per il ruolo dei cattolici in politica, ancor più significativa vista l’inconsistenza di Pdl e Pd”.
Cosa si propone l’Udc in questa situazione di stallo della politica italiana? “Sono molto impegnato anche su questo fronte (Tarolli è consigliere politico di Pierferdinando Casini, ndr.) e il nostro ruolo deve essere quello di smantellare questo bipolarismo che crea solo estremismi opposti, di cambiare la legge elettorale riconsegnando ai cittadini il diritto di scegliere, e proporre una politica riformatrice che ci veda collegati al Ppe europeo in modo responsabile e collaborativo. Sottolineo che non si tratta affatto di un tentativo di rifare la Dc, ma di coinvolgere i cattolici italiano verso un nuovo protagonismo e impegno, penso a soggetti come Acli e Cisl per fare degli esempi.”
Questo progetto riguarda anche il Trentino? “Esattamente ed in questo senso abbiamo già avviato contatti con queste realtà, ma anche con tanti soggetti civici che vivono nei comuni trentini, e che rappresentano una vera ricchezza per il nostro territorio e le nostre comunità. Parlando del Trentino, poi, il discorso si fa doppiamente interessante”.
Perché? “Perché la nostra provincia vede una singolare concentrazione di soggetti “al centro” come quelli civici e le associazioni cattoliche che citavo sopra, ma anche come il Patt, parte dell’Upt, Amministrare il Trentino con Nerio Giovanazzi che già ci segue come osservatore, liste civiche come quella di Eccher. Occorre però fare sintesi di questo mondo variegato e questo è uno dei nostri obiettivi”.
E per il 2013? Diciamo che fino al 2013 ci saremo sugli impegni presi con la Giunta provinciale, poi avremo mani libere e ci comporteremo a seconda delle proposte programmatiche che saranno sul piatto.
Il rapporto con la componente di Lia Beltrami? Lia Beltrami rappresenta una componete del partito e conferma come sia importante per un soggetto vivo e dinamico di avere al suo interno una discussione costruttiva.
Sullo sfondo di tutti queste considerazioni si agita lo spettro delle elezioni anticipate a livello nazionale. C’è chi scommette sulla terza domenica di aprile 2012 per le elezioni. E allora che farà Dellai, quali saranno le conseguenze per la legislatura provinciale? Idea, circolata per pochi giorni, una legge “salva tutto” per consentire comunque di finire la legislatura provinciale con Pacher che prenderebbe le redini della Giunta provinciale lanciato così verso la prossima legislatura in pole per la carica di presidente
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