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Foto 2010
Scritto da Administrator |
Venerdì 07 Ottobre 2011 04:57 |
Mostra bovina 2011 all’insegna della qualità e dei messaggi forti. Con la nuova cornice di Mondo Contadino si è svolta anche quest’anno a Roncone la “storica” mostra del bestiame che richiama in loco tanti allevatori della valle, con Razza bruna e Frisona in testa, e alcune Rendena e Pezzata rossa. Le bestie presentate dagli allevatori del Chiese erano 202 (140 brune, 40 frisone, una decina di Rendena e altrettante Pezzata Rossa). “La qualità genetica e morfologica delle bovine - ha detto Antonello Ferrari, presidente della Associazione allevatori del Chiese e sindaco di Breguzzo – si è segnalata di alto livello. A detta dei giudici della mostra alcuni soggetti possono a pieno titolo partecipare a qualsiasi mostra nazionale ed internazionale”. Alla selezione finale del sabato sera hanno partecipato 14 brune e 6 frisone. Sono risultate poi campionesse e riserve per la razza Bruna: 1° Replaja di Carlo Amistadi e 2° (riserva) Fata di Lara Succetti, entrambe di Roncone. Per la razza Frisona, primo posto per Yuli di Fiore Amistadi di Roncone e secondo per Valeri, di Diletta Salvetti di Condino. Per la razza Rendena premiato il capo di Felice Valenti di Bondo e per la Pezzata rossa quello di Filippo e Gervaso Bazzoli di Roncone. Presenti alla sfilata l’assessore provinciale Tiziano Mellarini, il direttore dell’Federazione provinciale allevatori Mario Tonina e, appunto, il presidente locale Antonello Ferrari, che ha ringraziato gli allevatori per l’impegno nel portare animali di qualità nonostante le indubbie difficoltà presenti per chi fa allevamento in zone montuose. “In particolare – ha detto Ferrari – pesano i continui aumenti del prezzo dei cereali, per cui la speranza è che, dall’altro lato, il prezzo del latte sia più riconoscente dei sacrifici che gli allevatori fanno tutti i giorni. Il ruolo degli allevatori è importante, per il fondamentale ruolo di conservazione ambientale che svolgiamo per le nostre valli, che – voglio ribadirlo – non è possibile pensare senza zootecnia”. Concetto chiaro, ribadito anche da Mellarini: “La zootecnia è un vero patrimonio per il Trentino, è, oltre che fattore di produzione di qualità, lo strumento concreto che permette al nostro territorio alpino di essere pulito, vivo, bello e , di conseguenza, attrattivo dal punto di vista turistico e per questo vanno ringraziati i nostri allevatori”. Un ringraziamento, infine, per il dott. Mario Lorenzi, veterinario che ha lasciato il lavoro per la pensione, che “ha sempre saputo interpretare il proprio lavoro con attenzione, professionalità e buon senso” al quale Ferrari ha consegnato come riconoscimento un altorilievo ligneo (vedi foto) dell’artista locale Mirca Franzoi. A margine della rassegna anche il primo concorso “giovani conduttori” che valutava non tanto l’animale in sé, quanto piuttosto la capacità di conduzione dei giovani protagonisti. I ragazzi erano in tutto 26. Nella categoria 6 – 10 anni si sono qualificati nell’ordine Alex Salvadori di Roncone, Nicolò Ghezzi e Mattia Valenti di Bondo. In quella di età superiore, 10 – 13 anni, al primo posto si è piazzato Davide Andreolli, che ha preceduto Enrico Amistadi. Il sabato sera si è svolta infine una partecipata degustazione di formaggi di malga messi a disposizione dai gestori di alcune malghe di valle, che ha chiuso un pomeriggio che aveva visto nel laboratorio sulla produzione dei formaggi guidato dal casaro Manuel Cravos uno dei momenti più seguiti della giornata. Domenica ancora spazio alle dimostrazioni di mungitura manuale e lavorazione del latte.
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