Home Economia Il turismo estivo “vale” 1,5 miliardi di euro

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da r.b.   
Giovedì 08 Settembre 2011 20:28

Mentre sta volgendo al termine la stagione estiva 2011, arrivano i dati consolidati relativi al 2010 sulla spesa dei turisti. Nello scorso anno il turismo estivo ha assicurato all’economia trentina un apporto di circa 1.485 milioni di euro, a fronte di una spesa media pro-capite di 79,7 euro al giorno. In Trentino, nel corso dell’estate 2010 (maggio-ottobre), sono stati registrati circa 2,6 milioni di arrivi con circa 18,3 milioni di pernottamenti che costituiscono il 62% circa delle presenze complessive rilevate nell’anno. 

Questi i dati relativi alla spesa dei turisti rilevata nel corso della stagione estiva 2010 dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento, numeri che permettono di quantificare la rilevanza del turismo estivo dal punto di vista economico e di comparare il profilo di spesa del turista estivo rispetto a quello del turista invernale secondo diverse e originali chiavi di lettura.

I nuclei di turisti che in estate scelgono il Trentino risultano composti prevalentemente da coppie con più di 36 anni; molto meno rilevante rispetto alla stagione invernale risulta la componente di soggetti con meno di 26 anni, così come la famiglia tipo con figli. Riposare e godere dell’ambiente, del rapporto umano e della natura viene indicato dall’82,4% degli intervistati come la principale motivazione per la vacanza in Trentino. Meno rilevante appare la motivazione legata alle attività sportive (7,3% in estate rispetto al 45 % dell’inverno).

Tra il 2005 e il 2010 la spesa media giornaliera è cresciuta dell’1,7% in termini nominali; se si considera l’inflazione la spesa media risulta di fatto in sensibile calo (intorno all’8%). In termini di composizione, la voce di spesa più rilevante rimane il pernottamento (34,8 euro) e la spesa per alimentari (11,5 euro), quote che risentono in estate particolarmente della concentrazione di presenze di turisti in strutture ricettive non alberghiere. In generale calano le spese per bar e ristoranti (8,8 euro), per lo shopping (10,4 euro) e per le iniziative ricreative e culturali.

In città il turista spende mediamente molto di più (113,2 euro), sia rispetto all’alta montagna, sia rispetto alla zona del Garda e delle terme e dei laghi minori, in quanto la voce per il pernottamento incide nei centri urbani in modo considerevole. Città a parte, i turisti spendono mediamente di più nella zona del Garda (89,3 euro) e nelle zone più specificatamente vocate al turismo montano (87,8 euro).

L’analisi della spesa per struttura ricettiva rivela come il dato medio giornaliero pro capite (79,7 euro) dipende significativamente dalla composizione della domanda turistica per tipologia di struttura ricettiva. Il 66% delle presenze turistiche estive si concentra infatti negli alloggi in affitto e nelle seconde case, dove la spesa media giornaliera è rispettivamente pari a 57,1 euro e 67,2 euro, valori sensibilmente inferiori alla spesa negli alberghi.

La spesa media complessiva di chi soggiorna negli alberghi risulta pari a circa 111 euro al giorno secondo la seguente composizione: 85,6 euro nelle strutture a una e due stelle, 104,7 euro nelle strutture a 3 e 3 stelle superior ed infine 144,4 euro per gli alberghi di categoria superiore.

Anche nella stagione estiva la provenienza dei turisti influenza il livello della spesa. Gli stranieri, che costituiscono il 21% circa delle presenze estive, investono per la loro vacanza in Trentino circa 93,5 euro al giorno contro i 76,6 euro spesi dagli italiani. In particolare, il turista straniero spende molto di più rispetto agli italiani per ristoranti e bar (16,3 euro contro 7,1 euro) mentre spende meno della metà per i servizi di cura alla persona.

Il 70% circa dei turisti che arrivano in Trentino dichiara di conoscere direttamente la nostra provincia perché ci è già stato o ne ha sentito parlare da amici e conoscenti. La navigazione sul web ha condotto in Trentino il 17% degli intervistati. Rimane marginale il ruolo svolto dalle agenzie di viaggio indicato dal 4,7% degli intervistati.

«Dati importanti – ha sottolineato l’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini – che confermano il ruolo del Trentino nel panorama turistico e come questo settore, seppur fa registrare una spesa pro-capite in leggera flessione nel medio periodo (un trend generalizzato nel comparto, comunque), resta settore portante nell’economia trentina, in grado di generare un indotto su tutti gli altri settori (commercio, artigianato), fino al 17% del Pil provinciale».