Home Attualità A Spiazzo battaglia per l’ex-area Ille

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da Denise Rocca   
Giovedì 08 Settembre 2011 20:25

Da qualche tempo è tutto un viavai di lettere in Rendena che corrono fino alla Busa di Tione per arrivare fino a Trento. L’oggetto della contesa è l’area ex-Ille, un pezzo di terra di due ettari nel centro di Spiazzo, sulla sponda destra del fiume, che da quasi un ventennio è in stato di abbandono e oggetto di ricorsi e contro ricorsi.  L’appezzamento è di proprietà della F.lli Poli srl e Fiori del Brenta srl, in altre parole Marcello Poli, quello dei supermercati, che però a Spiazzo in vent’anni il suo punto vendita non l’ha ancora aperto. 

E’ proprio l’attività commerciale di Poli ad aver messo questo sostanzioso pezzo di terra al centro di un acceso dibattito: da una parte l’attuale amministrazione comunale guidata da Michele Ongari e i proprietari che hanno raggiunto un accordo sulla riqualificazione dell’area; dall’altra, con motivazioni diverse ma entrambe molto critiche, le famiglie cooperative e la minoranza.

L’ex-Ille è stata acquistata dalla F.lli Poli srl e Fiori del Brenta srl negli anni 90 quando la destinazione d’uso era produttivo-industriale. Il piano di riqualificazione messo a punto da Ongari e Poli srl prevede la divisione dell’area di 20.000 metri quadrati in tre parti con destinazioni d’uso differenti: a nord  commerciale, a sud residenziale e la parte centrale destinata a funzioni pubbliche. Poco meno della metà dell’intera area, 9260 metri quadrati, la superficie ceduta al Comune a titolo di compensazione urbanistica. Di questi, 2.800 metri saranno destinati alla viabilità e a percorsi ciclo-pedonali, compresa una nuova strada interna che collega via san Vigilio a via san Pietro a sud, mentre altri 3.500 metri verranno adibiti a servizi di interesse pubblico: l’ipotesi più accreditata è quella di trasferire l’asilo nido, al momento in deroga, affiancandolo a un centro info turistiche, una sala esposizioni e un punto lettura. I restanti 2.960 metri ceduti al comune sono situati in una fascia lungo la sponda del fiume Sarca che vedrà sorgere un parco pubblico. A carico della F.lli Poli srl la predisposizione del piano attuativo, la progettazione complessiva, la demolizione dei fabbricati esistenti ad eccezione della parte più nuova, la bonifica delle aree e l’urbanizzazione primaria. A fronte di questi impegni la Poli srl ha ottenuto la concessione per realizzare nel capannone esistente una struttura di vendita con una superficie massima lorda di 1.500 metri. Nella parte meridionale dell’area, 4.300 m per 6.000 m destinati al residenziale, saranno realizzati 18 appartamenti equamente suddivisi fra prime case e alloggi per vacanze.

Compatta la critica alla proposta Ongari-Poli avanzata dal mondo del commercio cooperativo rendenese che teme l’arrivo di un forte concorrente. Non hanno perso tempo i presidenti delle Famiglie Cooperative Mauro Cominotti (Pinzolo), Modesto Povinelli (Carisolo), Fulvio Collini (Caderzone), Adriano Catturani (Strembo), Marco Bosetti (Pelugo), Alfonso Loranzi (Vigo Rendena) e Renzo Salvaterra (Coop. Giudicarie) a far sentire la propria voce con una missiva indirizzata ad amministrazioni locali, Comunità di Valle, Provincia e Federazione delle Cooperative.

E’ ricorsa al mezzo scritto anche la minoranza di Spiazzo guidata da Barbara Chesi che ha inviato le sue rimostranze agli assessori Gilmozzi e Olivi. L’opposizione riprende l’argomentazione  della sopravvivenza dei piccoli negozi di vicinato, ora in maggioranza della famiglia cooperativa, ma aggiunge ulteriori punti di preoccupazione a cominciare dalla parte residenziale che da accordo concede alla F.lli Poli srl e Fiori del Brenta srl 9 dei 20 alloggi turistici previsti dalla Legge Gilmozzi per l’intero territorio comunale. “ci chiediamo se concedere un terzo del potenziale edificatorio residenziale turistico disponibile a Spiazzo per i prossimi 10 anno ad un unico privato sia un’azione corretta. Inoltre – incalza Barbara Chesi – come si conciliano gli effetti dell’aumento del traffico con un comune a certificazione EMAS? In ultimo, ci chiediamo se un polo così strutturato possa effettivamente favorire lo sviluppo economico o al contrario, contrasterà la realizzazione di strutture ricettive”. Al momento gli appelli lanciati dal fronte del no al Poli sono lettera morta. Nessuno dei destinatari ha risposto e intanto l’iter di adozione della proposta Ongari-Poli sta seguendo il suo corso dopo l’approvazione in consiglio comunale nel luglio scorso.

Il primo cittadino e la giunta comunale di Spiazzo sono orgogliosi dell’accordo raggiunto, che rivendicano senza esitazioni: “Era il migliore che potessimo firmare per Spiazzo” - conferma Ongari - e noi dobbiamo pensare al bene dei nostri cittadini ai quali questo piano di azione ha restituito un’area che era una vergogna per il paese e diventerà bella, funzionale, con un parco e un asilo nido nuovo che, voglio sottolineare, serve al paese perché quello attuale non è a norma e non possiamo adeguarlo. Attualmente l’asilo è in proroga ma è chiaro che bisogna trovare una nuova sede al più presto”. Agguerrito e sicuro del suo operato il sindaco rilancia: “Mi impegnerò, alla ripresa dell’attività in settembre, a richiedere una stima asseverata da un tecnico il quale dimostrerà che a fronte di quest’operazione il comune di Spiazzo ha portato a casa più di 5 milioni di euro”.