Home Società Piste ciclabili, importante tassello dell’offerta turistica

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da Enzo Ballardini   
Giovedì 04 Agosto 2011 23:15

“Tutti in bici sulla pista ciclabile della Val Rendena” è l’iniziativa promossa  lo scorso luglio dall’Azienda per il Turismo della Rendena in occasione dell’inaugurazione del nuovo tratto da Villa Rendena a Sesena. 

Si aggiunge un nuovo tassello alla rete delle ciclabili delle Giudicarie. Ora il tratto collegato è lungo oltre 23 chilometri dal Lago di Ponte Pià a Ragoli fino a Carisolo; ma poi si può proseguire su tracciati promiscui e più impegnativi  lungo la Val Genova oppure fino a Madonna di Campiglio percorrendo la strada “vecchia” di Mavignola.

La ciclabile presenta un percorso suggestivo che segue il corso del fiume Sarca. Priva di salite impegnative, permette di raggiungere tutti i paesi della valle e i tanti parchi e aree sportive attrezzate che si trovano lungo il suo tragitto. Il percorso ondulato e tranquillo, la rende ideale per le famiglie con bambini e per chi ama pedalare immerso nella natura senza dover faticare eccessivamente.

Lentamente va completandosi il collegamento tra le quattro aree delle Giuidicarie. I tracciati sono stati delineati e stanno per essere definiti i progetti esecutivi. Il collegamento verso la Valle del Chiese poterà a Bolbeno e alla strada che dalla Madonna del Lares giunge fino a Bondo, e si collegherà con il nuovo percorso fino a Lardaro. Non è stato ancora realizzato il tratto fino a Pieve di Bono (ma possono essere utilizzate strade forestali e agricole) mentre da Pieve si può giungere fino al Lago d’Idro sperando che venga risolto celermente l’interruzione di  Cimego.

Dall’altra parte è in corso di realizzazione il tratto che partendo da Riva del Garda sale ad Arco, Pietramurata e Sarche. Da qui un nuovo collegamento permetterà di raggiungere il Ponte dei Servi mentre servirà più tempo per il collegamento tra Ponte Arche e la Busa di Tione. In questo tratto si può rimediare ugualmente utilizzando la strada provinciale del Lisano che presenta un traffico limitato e quindi consente un utilizzo accettabile anche per le famiglie. Per un territorio come le Giudicarie diventerà sempre più urgente offrire un collegamento ciclabile sia ai residenti ma anche ai numerosi ospiti che frequentano le nostre Valli. Sono sempre di più  i turisti, soprattutto anziani e famiglie, che durante le ferie utilizzano la bicicletta per conoscere il territorio, per tenersi in forma e per rilassarsi. Una volta erano solo i turisti tedeschi a scendere verso il Lago di Garda portandosi la bicicletta, ora sono molti di più, anche italiani, a cercare percorsi ciclabili a contatto con la natura e con paesaggi straordinari.

Molte altre località turistiche sono arrivate prima di noi con offerte di alto livello. In Alto Adige, le piste ciclabili collegano tutto il fondovalle dal confine con il Trentino fino a Bolzano, Merano e  fino in cima alla Val Venosta. Dall’altra parte il collegamento arriva a Bressanone e da lì lungo tutta la Val Pusteria fino a San Candido, per poi collegarsi con le ciclabili Austriache fino a Linz ed oltre. In queste zone è possibile effettuare il percorso in discesa, utilizzando per il ritorno appositi vagoni ferroviari ed  è possibile noleggiare le biciclette ed utilizzare tutta una serie di servizi richiesti dai ciclisti. I risultati di questa nuova offerta turistica, debitamente pubblicizzata, si possono constatare direttamente dall’affollamento delle piste ciclabili e delle strutture turistiche lungo i percorsi. Manifestazioni ciclistiche come la Maratona delle Dolomiti che percorre i principali passi tra Trentino, Alto Adige e Veneto, vede la presenza di oltre 10.000 partecipanti con un indotto turistico rilevantissimo. In questo modo uno sport che era destinato solo a pochi  può estendersi a tutti, dalle famiglie agli anziani.

Da quest’anno i Comuni della Rendena hanno organizzato un Bici Bus che partendo da Tione arriva fino a Madonna di Campiglio consentendo un percorso di una trentina di chilometri, tutti in discesa, fino a Tione. Analogo servizio potrebbe essere organizzato da Ponte Arche e per i più coraggiosi, si potrebbe pensare ad un itinerario fino a Riva del Garda con una lunghezza di oltre 70 chilometri, collegando i principali poli turistici del Trentino.

In aggiunta alle piste ciclabili alla portata di tutti, per gli sportivi più preparati le Giudicarie possono offrire un numero elevato di percorsi di Mountain Bike che dal fondovalle raggiungono i numerosi pascoli, con una vista stupenda dei massici dell’Adamello-Presanella e delle Dolomiti di Brenta. Il più noto è il Dolomiti Brenta Bike che aggira tutto il gruppo del Brenta con un percorso di oltre 170 chilometri di lunghezza e 7.700 metri di dislivello, ma numerosi sono i circuiti locali nelle valli laterali. Tutti questi percorsi sono già stati rilevati con la strumentazione GPS e i file sono disponibili su Internet. Prossimamente saranno puntualmente segnalati con specifiche tabelle in modo che chiunque possa percorrerli in tranquillità, senza paura di perdersi.

Un settore, quello del turismo su due ruote, sicuramente importante per le nostre Valli ma che presenta ancora un’offerta debole e poco incisiva. Agli amministratori pubblici, ai responsabili degli Enti turistici e a tutti gli operatori, il compito di cogliere le opportunità che potrebbero arrivare da un’azione concertata e determinata