Home Primo Piano Cerca il tuo contributo

Traduzioni e Comunicazione

Cerca il tuo contributo
Scritto da Administrator   
Domenica 12 Giugno 2011 21:38

Cerca il tuo contributo

La crisi economica che ha interessato l’economia mondiale crea ancora gravi preoccupazioni su tutti i mercati mondiali.  I Governi nazionali e locali promuovono iniziative ed incentivi per invogliare i privati e le aziende ad investire risorse che consentano la ripresa dell’economia e del prodotto interno lordo. Gli incentivi anche per il 2011 sono concentrati soprattutto nel settore dell’edilizia e del risparmio energetico.

Cerchiamo con questi articoli di fare un quadro completo, aggiornato e semplificato di tutte le agevolazioni attivabili, facendo presente che sarà possibile approfondire ogni singolo intervento rivolgendosi agli uffici competenti o ai siti internet indicati.

 

CONTO  ENERGIA

Il Ministero dello Sviluppo Economico con il D. M. del 3 Marzo 2011 ha stabilito i nuovi criteri e le modalità per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. Atteso da mesi per evitare il blocco di ogni iniziativa dopo il mese di maggio termine previsto dalla vecchia normativa, questo decreto ha reintrodotto la possibilità di accedere ai finanziamenti per gli impianti fotovoltaici anche per i prossimi mesi con una leggera riduzione delle tariffe concesse. Il decreto disciplina l’accesso alle tariffe incentivanti per chi produce energia attraverso impianti fotovoltaici, e fissa le tariffe da un minimo di 21ad un massimo di 38 centesimi di euro per kWh prodotto, diminuendole progressivamente  rispetto alla normativa previgente.

Ricordiamo che non si tratta di un finanziamento in conto capitale a fondo perduto necessario per la realizzazione degli impianti, bensì di un meccanismo di incentivi che remunerano l’elettricità prodotta dagli impianti per 20 anni.

Il nuovo decreto del Governo tiene aperta la porta del solare a Privati, Imprese, Enti Pubblici, Condomini residenziali, che potranno continuare ad installare impianti con procedure semplici, agevoli e produzione di energia elettrica de-fiscalizzata che gli verrà pagata per un valore triplo rispetto alla tariffa media di fornitura, rendendo  l’investimento in energia solare un attività remunerativa, a rischio sostanzialmente nullo e con rendimenti superiori a quelli dei Titoli di Stato (tasso di rendimento tipico: 8-10% annuo). In sintesi tutta l’energia elettrica prodotta da  Impianti Solari Fotovoltaici (misurata tramite un contatore che verrà installato a valle del sistema) verrà pagata per 20 anni con una tariffa molto interessante.  Gli incentivi sono ora i seguenti, espressi in € per ogni kilowattora prodotto dall’impianto fotovoltaico:

Le tariffe incentivanti sono state fissate in base a tre categorie di impianti in base alla taglia:

- da 1 a 3 kWp (kilowatt di potenza);

- da 3 a 20 kWp;

- oltre 20 e fino a 200 kWp;

Ø Per gli impianti fotovoltaici istallati sugli edifici da 1 a 3 kWp è prevista una tariffa di:

Ø - da 0,387 per chi realizza l’impianto nel mese di giugno fino  a 0,252 € per kWh per gli impianti realizzati entro la fine del 2012

Ø > Per gli impianti fotovoltaici istallati sugli edifici da 3 a 20 kWp si scende, rispettivamente a:

Ø - da 0,356 per chi realizza l’impianto nel mese di giugno fino  a 0,227 € per kWh per gli impianti realizzati entro la fine del 2012

Ø Per gli impianti fotovoltaici istallati sugli edifici con potenze superiori a 20 kWp:

Ø - da 0,338 per chi realizza l’impianto nel mese di giugno fino  a 0,214 € per kWh per gli impianti realizzati entro la fine del 2012.

Dal 2013 vi sarà una differenziazione tra la tariffa corrisposta per l’energia immessa nella rete e una tariffa minore per l’energia che verrà auto consumata. Tariffe maggiori vengono corrisposte nel caso di impianti fotovoltaici con innovazione tecnologica e quelli definiti a concentrazione.

Chiariamo subito un dubbio molto comune: l’incentivo, per gli impianti realizzati entro la fine del 2012 è proporzionale all’energia elettrica prodotta, cioè l’incentivo viene pagato su tutta l’energia prodotta dall’impianto che installiamo, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo nella rete elettrica. L’incentivo non viene pagato dall’ENEL, ma dal GSE, il Gestore dei Servizi Elettrici nazionale: il pagamento è mensile, per 20 anni.

Facciamo un esempio di quanto mi paga all’anno il GSE per un impianto da 3kW. Riferendoci ad un impianto istallato su edifici, il proprietario dell’impianto riceverà dal GSE 3.500 x 0,387 = 1.354 € all’anno.

E la bolletta dell’energia elettrica?

Riprendendo l’esempio precedente, se il mio consumo annuo è di 3.500 kWattora (chiamati “scatti” sulla bolletta),  il mio impianto produce 3.500 kWattora all’anno e riesco a consumare 3.500 kWattore da me prodotti la bolletta cala sensibilmente. Questo meccanismo è definito “scambio sul posto”, e si effettua con l’Enel con un conteggio  dei kWattora consumati e dei kWattora prodotti. Se sono uguali, non si paga nulla; se c’è una differenza in negativo, si paga in bolletta la sola differenza. Se c’è un saldo positivo (cioè abbiamo prodotto più di quanto abbiamo consumato) l’Enel non ci paga, ma mette a credito per l’anno successivo l’energia prodotta in più.

Quindi se installo sul tetto di casa un impianto fotovoltaico che produce 3.500 kWattora/anno, risparmio anche c.a. 600 € all’anno di bolletta elettrica.

L’incentivo del Conto Energia e il risparmio sulla bolletta elettrica si sommano, e in un anno guadagno a Milano 1.354 € dal Conto Energia e in più risparmio 600 €, e quindi, con un impianto da 3500 kwh/anno, ricavo 1.954 € all’anno.

Vediamo allora che cosa succede in 20 anni. In 20 anni, il guadagno del Conto Energia  il risparmio sulla bolletta sono:

(1.354 € + 600 €) x 20 anni = 39.080 €

Quanto costa l’ impianto che produce 3.500 kWattora all’anno? Ho bisogno di un impianto da 3 kW di potenza, e il costo è di c.a. 11.000 € IVA e installazione incluse. Come dire che con il Conto Energia ho più che triplicato il capitale investito, senza alcun rischio finanziario.

Deducibilità 36% o 55 % IRPEF per 10 o 3 anni

La deducibilità IRPEF del 36% o 55 % sugli impianti solari fotovoltaici non è compatibile con il nuovo Conto Energia.

E’ possibile invece ottenere il contributo provinciale pari al 10% ed in contributo BIM, sempre a fondo perduto, fino ad € 1.500,00.

www.contoenergia.it

 

 

DETRAZIONE 55% IRPEF

SPESE DETRAIBILI

Anche per tutto il 2011 c’è la possibilità di  accedere alla detrazione del 55% sull’Irpef.

Le spese per le quali è possibile fruire della detrazione comprendono sia i costi per i lavori edili connessi con l’intervento di risparmio energetico, che quelli per le prestazioni professionali, necessarie sia per la realizzazione degli interventi agevolati che per acquisire la certificazione energetica richiesta per fruire del beneficio.

Sono detraibili le seguenti spese:

o La riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;

o Il miglioramento termico dell’edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni, pavimenti);

o L’installazione di pannelli solari;

o La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

CALCOLO E LIMITI DELLA DETRAZIONE

L’agevolazione per gli interventi che realizzano un risparmio energetico consiste in una detrazione dall’imposta lorda, che può essere fatta valere sull’IRPEF in misura pari al 55 per cento delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2011, con dei limiti diversificati a seconda dell’intervento. La detrazione viene suddivisa in dieci anni e non più cinque come per gli anni precedenti, secondo dei limiti massimi stabiliti dalla normativa.

TIPO DI INTERVENTO DETRAZIONE MASSIMA

- riqualificazione energetica di edifici esistenti: 100.000 euro (55% di 181.818,18 euro)

- involucro edifici (pareti, finestre, compresi gli infissi, su edifici esistenti): 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro)

- installazione di pannelli solari: 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro)

- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale: 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro)

 

 

DETRAZIONE 36% IRPEF PER LE SPESE RELATIVE ALLE ABITAZIONI

I contribuenti hanno la possibilità di detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) le spese sostenute fino al 31 dicembre 2011 per la ristrutturazione di case di abitazione .

Il beneficio sul quale calcolare la detrazione spetta fino al limite massimo di spesa di 48.000 euro da suddividere in dieci anni.

ESEMPIO DI CALCOLO DELLA DETRAZIONE:

La casa ha bisogno di alcuni interventi di manutenzione straordinaria, come il rifacimento dell’impianto elettrico, idraulico e del bagno. La spesa sostenuta nel 2011 è di 30.000 euro, Iva compresa. A fronte di questa cifra si possono detrarre 10.800 euro (36% di 30.000) in dieci anni, con un risparmio d’imposta di 1.080 euro per ogni anno. Per le persone anziane di settantacinque e ottanta anni invece il risparmio di imposta conseguibile sarà rispettivamente di 2.160 euro (10.800: 5) e 3.600 euro (10.800: 3) per ogni anno.

PER QUALI LAVORI SPETTANO LE AGEVOLAZIONI

La detrazione Irpef riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione Irpef solo se riguardano determinate parti comuni di edifici residenziali.

La manutenzione straordinaria

Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.

ESEMPIO:

L’installazione di ascensori e scale di sicurezza, la realizzazione e il miglioramento di servizi igienici, la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, il rifacimento di scale e rampe, gli interventi finalizzati al risparmio energetico, la recinzione dell’area privata, il ripristino e la sostituzione del tetto, la costruzione di scale interne.

Restauro e risanamento conservativo

Sono compresi in questa tipologia gli interventi rivolti a conservare l’immobile e ad assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili.

ESEMPIO:

Gli interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado, l’adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.

Ristrutturazione edilizia

Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare ad un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente.

ESEMPIO:

La demolizione e la fedele ricostruzione dell’immobile, la modifica della facciata, la realizzazione di una mansarda o di un balcone, la trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, l’apertura di nuove porte e finestre, la costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

Altre categorie di interventi ammessi alla detrazione

Sono pure ammessi al beneficio della detrazione gli interventi finalizzati:

· alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;

· all’eliminazione delle barriere architettoniche, sia sulle parti comuni degli immobili che nei singoli appartamenti;

· al conseguimento di risparmi energetici;

· alla cablatura degli edifici;

· al contenimento dell’inquinamento acustico;

· all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici;

· all’esecuzione di opere interne;

· eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi;

· adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Con il termine “atti illeciti” il legislatore ha inteso fare riferimento agli atti penalmente illeciti (ad esempio furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti).

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Agenzia delle Entrate o al sito internet: http://www.agenziaentrate.it/