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Stagione di successi per la Filobastia di Preore |
Scritto da Enzo Ballardini |
Mercoledì 20 Aprile 2011 09:53 |
Ancora una stagione di applausi e successi per la Filo Bastia di Preore, la storica filodrammatica che da anni, sono quasi 35, si esibisce in tutti i teatri delle Giudicarie e del Trentino. Era il 1977 quando un gruppo di giovani del paese organizzò la prima commedia “L’Avocat de la pora zent” che venne rappresentata ben 3 volte a Preore, presso il piccolo teatrino dell’oratorio.
Il successo di quella prima rappresentazione suscitò un grande entusiasmo in quei giovani e da quel momento nacque la Filo Bastia che ancora oggi, con inalterato entusiasmo, calca le scene dei nostri teatri. Oltre 150 giovani, tra attori e collaboratori, hanno contribuito alla storia delle Filo in questi anni, provenienti non solo da Preore, ma da molti comuni giudicariesi. Ricordiamo, per non far torto a nessuno il primo presidente, Demetrio Loranzi e quello attuale Alessandro Simoni, Mario Paletti cofondatore e primo regista oltre a Silvio Maier che dalla fondazione e per molti anni è stato l’attore protagonista e negli ultimi anni ha ricoperto con grande professionalità il ruolo di regista. Le maggior parte dei lavori presentati sono tratti dalla grande tradizione del teatro dialettale trentino, rappresentazioni frizzanti e comiche che vanno a scavare nelle debolezze e pregiudizi delle nostre famiglie e nelle dinamiche tra vecchie e nuove generazioni che si confrontano con il repentino mutamento dei costumi e della morale.Serate nelle quali ci si diverte insieme ironizzando sui nostri diffetti e contraddizioni. In questi anni la compagnia ha fatto molti passi avanti; dalle prime recite caratterizzate principalmente dalla spontaneità e dall’entusiasmo si è passati ad una maggiore professionalità con l’impegno costante degli attori e la partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento. Dal 1995 la Filo Bastia ha avuto la propria sede presso la Casa della Comunità Mondrone con la disponibilità di un teatro adeguato. E i risultati si sono visti con la partecipazione a numerose rassegne teatrali con risultati lusinghieri. In questa stagione ha partecipato alla 14° Rassegna “Palcoscenico Trentino – Premio Mario Roat” con l’opera “Quando se vol viver en paze” di Adriana Zardini ed ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti con l’attribuzione del primo premio per il migliore attore a Stefano Giacomini che ha interpretato Rinaldo e per la migliore attrice a Romina Maier che ha interpretato Lisetta. La Filo ha presentato questo lavoro, per il secondo anno, in molti teatri trentini proponendo oltre dodici recite ed ottenendo ovunque un grande successo. Oltre a recitare la Filo di Preore organizza, da anni, una Rassegna Teatrale che porta a Preore le principali Filodrammatiche del Trentino. L’apertura della rassegna è toccata alla Filodrammatica Verla di Giovo, che ha portato in scena lo spettacolo “No ve capiso pù”, scritto dalla celebre sceneggiatrice trentina Loredana Cont per la regia di Rino Micheletti e Lorenzo Dalmonech. Sabato 4 dicembre, invece, è stata la volta della filodrammatica “Toblino” di Sarche, con “La Credenza” di Gianni Facchin (regia di Dario Zanlucchi), seguita poi l’8 gennaio dalla compagnia di Lizzana con “Quattro autori in cerca di autore”, testo scritto da Michele Pandini, che ha curato pure la regia dello spettacolo. Il 22 gennaio, invece, è stata di scena a Preore con “Purga e Ciccolato” la compagnia Te.Ma di Malcesine, mentre la chiusura (6 febbraio) ha spettato al rinomato e quotato Gad di Trento, che ha proposto “Il Senatore Fox” (di Luigi Lunari), per la regia di Alberto Uez. Appuntamenti culturali sicuramente importanti per le nostre valli per chi ama il teatro. Appena chiusa una stagione di soddisfazioni la Filo Bastia sta già pensando al futuro con la scelta del nuovo lavoro che verrà presentato la prossima stagione. Sarà sicuramente una commedia importante ma vogliono mantenere il segreto per sorprenderci di nuovo. La Filo Bastia è una delle numerose compagnie nate in questi ultimi trenta anni in Giudicarie, e sta a dimostrare quanto sia diffusa la cultura teatrale a livello locale e come sia cresciuta la consapevolezza e la professionalità di attori e registi. E’ un patrimonio importantissimo che stagione dopo stagione, cresce, si consolida e riesce ad attrarre un pubblico sempre più numeroso e competente arricchendo le nostre comunità con proposte culturali sempre più interessanti.
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