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Investimenti e comunicazione per il futuro delle Terme
Scritto da Administrator   
Domenica 27 Febbraio 2011 10:49

Rilanciare le Terme di Comano attraverso investimenti, comunicazione mirata puntando forte sulle proprietà curative dell’acqua e sul benessere e soprattutto attraverso la condivisione e la partecipazione del territorio e degli operatori al progetto. Questo il “credo” di Nadia Serafini, giovane ingegnere neopresidente delle Terme che, a tre mesi dal suo insediamento a capo del Cda, dopo un’attenta fase di conoscenza e orientamento in questo “nuovo mondo”, traccia le prossime mosse dell’ente termale, fissando idee e obiettivi.

 

Con un obiettivo su tutti. Far crescere ancora le Terme perché siano davvero un punto di riferimento per lo sviluppo economico ed occupazionale delle Giudicarie esteriori.

Presidente a tre mesi dall’insediamento quali sono le sue sensazioni su questo nuovo incarico?
Sono sempre più entusiasta di questa nuova avventura. Ho un quadro chiaro della situazione e sto condividendo con il Cda le linee per il rilancio e il futuro sviluppo delle Terme. Siamo stati fin da subito fortemente operativi, orientati al risultato e con un approccio decisionista. Ma c’è da lavorare: ho in testa un’azione amministrativa di un impresa pubblica che non abbia nulla da invidiare alle aziende private in efficacia ed efficienza.

Quale situazione ha trovato?
Una situazione buona che presenta alcune criticità ma soprattutto molte e sostanziose opportunità. Parlando delle prime occorre risolvere due problemi principali; il primo è quello della crescita delle Terme che deve necessariamente passare attraverso la crescita del numero di pazienti in cura, il centro estetico e il lancio del settore benessere. Processo che necessita di un nuovo e più moderno modello: dall’organizzazione del personale al controllo di gestione, dalla ridefinizione dei rapporti con i fornitori alla cura dei rapporti con i clienti. Negli ultimi anni i dati hanno tenuto, nonostante la crisi economica globale, però è anche vero che tra stabilità e piccole flessioni il prodotto non indica la crescita che dovrebbe. La seconda è quella dello scarso grado di coinvolgimento del territorio nel prodotto termale. Mi spiego: operatori e cittadini non vivono le Terme come dovrebbero e potrebbero, non le sentono “proprie” come invece in effetti sono. Ecco occorre riportare le Terme tra i cittadini e viceversa. 

Per quanto riguarda le opportunità?
Questo è il capitolo che mi stimola maggiormente. Le opportunità di crescita per questa realtà sono enormi. Innanzitutto perché partiamo da un prodotto di dimostrato valore. Va detto che tutti gli studi scientifici, anche internazionali, hanno certificato l’acqua di Comano come un prodotto dalle eccezionali proprietà curative. E questo in un mondo come quello termale in cui ci sono tanti “venditori di fumo” è certamente uno straordinario punto di forza, una base di partenza ottima. Lo stesso vale per i nostri prodotti cosmetici, davvero apprezzati. Certo che ci vogliono ambizione,  metodo, determinazione, coraggio, tanta umiltà, generosità e competenza. Sono orgogliosa di come stiamo lavorando con il direttore e con il nuovo CDA: siamo ben organizzati ed in sintonia.

Poi ci sono i nuovi investimenti.
Questa è la seconda grande opportunità. Partendo proprio dalla bontà del nostro prodotto, è significativo il progetto di rilancio delle Terme che passa attraverso investimenti per complessivi 37 milioni di euro già stanziati dalla Provincia. Un’occasione di rilancio che non esito a definire storica, che cambierà totalmente il volto alle Terme con nuove strutture, una nuova immagine più moderna degli edifici esistenti, nuovi servizi come il centro wellness. Insomma avremo una stazione termale ultra-moderna che dovrà essere super competitiva a livello italiano ed europeo. Erano previste una serie di opere da realizzare una dopo l’altra: il nuovo CDA ha già stabilito di portate avanti invece una serie di lavori contemporaneamente al fine di ridurre i tempi di raggiungimento degli obiettivi.

Tutto questo passa anche attraverso una forte attività di comunicazione.
Certamente sì. Il nostro obiettivo è quello di ampliare sensibilmente la base di potenziali fruitori dei servizi termali, cosa che passa necessariamente da campagne promozionali mirate che trovino i giusti canali per intercettare una sempre più ampia fetta di pubblico che per i problemi di salute preferisce sempre più rimedi naturali rispetto ai medicinali tradizionali. Lo faremo puntando forte sulle caratteristiche della nostra acqua che sono essenzialmente curative, delle malattie della pelle in primis e poi di quelle di respirazione ecc.. Poi ci sono tutta una serie di servizi che sono complementari ma altrettanto importanti come il centro wellness, la cosmesi, il centro congressi. Insomma abbiamo due anime: quella “sanitaria” e quella di “benessere”. Vanno curate entrambe facendo in modo che l’una sia un valore aggiunto dell’altra.

In questo senso ha ribadito anche la necessità di maggiore coinvolgimento del territorio.
Come ho detto c’è ancora troppo distacco e disinformazione di cittadini, operatori ed istituzioni verso il prodotto termale, probabilmente anche per colpa nostra che non ci siamo fatti conoscere abbastanza. Io stessa arrivando qui ho scoperto tante cose di cui ignoravo l’esistenza. Ma i cittadini delle Esteriori devono sapere che le Terme sono una risorsa per il territorio, che generano sviluppo, ricchezza, che riempiono gli alberghi e gli appartamenti locali, che creano occupazione fissa e stagionale. E anche in questo senso stiamo lavorando. E sono fatti: qualche segnale importante è già stato dato.