
Come sempre il mese di novembre porta numerose novità per l’anno successivo. La Provincia ha delineato nei giorni scorsi la nuova manovra relativa al bilancio per il 2011e giornali e tivù hanno messo in luce quelli che sono le principali modifiche in materia di contenimento delle spese e riorganizzazione generale. Per la prima volta dal dopoguerra siamo in presenza di un bilancio con una diminuzione di risorse e di conseguenza con tagli alle spese.Non si tratta di scostamenti particolarmente consistenti, ma testimoniano di un cambiamento di rotta significativo ed epocale.
Con qualche anno di ritardo anche il Trentino ha dovuto adeguarsi alla situazione nazionale caratterizzata da una grave crisi economica e dalla necessità di diminuire l’elevato deficit. I nuovi vincoli europei relativi alla diminuzione del debito pubblico hanno costretto lo Stato in primo luogo ma poi, a catena, la Provincia ed i Comuni a sottostare ad un Patto di Stabilità che diventa anno dopo anno sempre più stringente. Per quanto riguarda in particolare i Comuni e le Comunità, la scorsa settimana il Consiglio delle Autonomie, appena rinnovato con la presenza, accanto ai Sindaci, dei nuovi Presidenti delle Comunità appena eletti, ha esaminato ed approvato le proposte della Giunta provinciale per il prossimo anno. Si tratta di un pacchetto di disposizioni che va a delineare un percorso nuovo, cercando di contenere le spese, riqualificando gli investimenti e cercando di mantenere inalterata la qualità dei servizi. Per la prima volta anche il bilancio dei Comuni diminuirà, infatti i trasferimenti dalla Provincia subiranno una diminuzione del 2,4%. Per far fronte a ciò i Sindaci dovranno operare una corrispondente diminuzione di spese. Per la prima volta viene introdotto il blocco del rinnovo contrattuale per i dipendenti pubblici e quindi il costo del personale non aumenterà nei prossimi tre anni, ed inoltre viene confermato il blocco delle assunzioni con pochissime eccezioni. Vengono poi prorogate le norme relative al rispetto del Patto di Stabilità e quindi non sarà possibile assumere nuove spese in mancanza di nuove entrate ed inoltre verrà limitato l’indebitamento. La principale novità del 2011 è rappresentata dal trasferimento di competenze alle Comunità di valle. Nel corso del prossimo anno la gestione degli asili nido socraccomunali verrà trasferita alle Comunità che avranno il compito di organizzarli in modo adeguato per rispondere alle esigenze diffuse su tutto il territorio. Altra novità significativa sarà rappresentata dal passaggio della gestione dei Corpi di Polizia Locale dai Comuni alle Comunità.. Una norma ancora più innovativa, proveniente dalla finanziaria statale, prevede che i Comuni sotto i 3000 abitanti, la grande maggioranza in Trentino, svolgano alcune funzioni in maniera associata attraverso le Comunità. Si tratta di una disposizione ancora generica che avrà bisogno di opportune e precise norme di attuazione, considerando che non sarà possibile un’applicazione che tolga ai Comuni molte delle loro competenze. Complessivamente i trasferimenti ordinari per il 2011 a favore dei Comuni ammontano a Euro 268.322.000.=, di cui 100 milioni derivanti dalla devoluzione dei tributi erariali. Per quanto riguarda il sostegno dell’attività di investimento, il protocollo ha confermato gli impegni già assunti che prevedono la disponibilità, per la legislatura, di circa 446 milioni di euro per gli investimenti programmati dai Comuni, di circa 300 milioni di euro per gli investimenti programmati a livello territoriale di Comunità e di ulteriori 15 milioni di euro da destinare ad interventi caratterizzati da urgenza ed indifferibilità. Il fondo destinato alle Comunità sarà la vera novità per i prossimi anni. Con queste risorse le Comunità potranno avviare una vera programmazione delle infrastrutture e servizi a livello sovraccomunale, concordando con i Comuni le priorità di intervento e favorendo la massima copertura di tutto il territorio. Scuole, asili nido, centri sportivi, strutture culturali e sociali, caserme, ed altre strutture pubbliche potranno beneficiare di questo fondo consentendo di razionalizzare i serviti forniti a tutta la popolazione della comunità giudicariese. |