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Variante Terme di Comano, Pacher rassicura sui tempi: il via nel 2013
Scritto da Administrator   
Venerdì 08 Ottobre 2010 07:32

Un giorno sarà veramente possibile prendere il treno a Tione, o a Ponte Arche, per dirigersi ad Arco, Rovereto o Trento, accorciando così sensibilmente il tempo di percorrenza del tratto Giudicarie-Asta dell’Adige, oltre a togliere dalle arterie parte del traffico di pendolari che ogni giorno caratterizza le statali del Caffaro e Gardesana. Questo quanto affermato dall’assessore provinciale ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher in una serata sulla viabilità tenutasi alle Terme di Comano ed organizzata nell’ambito del progetto «Comano Valley 2.0».


Davanti ad una sala congressi del Grand Hotel gremita, Pacher ha definito «realistico e realizzabile» l’ambizioso progetto Metroland, il sistema di viabilità pensato dalla giunta Dellai che prevede di unire i principali punti decentrati del territorio provinciale (come Tione, Cavalese, Borgo, Mezzano, ecc.) a Trento o Rovereto, mediante tracciati per lo più in galleria. Attorno alle stazioni, sarebbero poi create delle reti di trasporto pubblico a servizio dei paesi circostanti non direttamente toccati da Metroland, ovvero nel caso delle Giudicarie le zone di Rendena, Chiese, Busa, Banale, Bleggio e Lomaso. Un sistema che, se e quando (2020?) vedrà la luce, per la nostra comunità rivoluzionerebbe il sistema di pendolarismo verso i maggiori centri della provincia, oltre che favorire le stazioni turistiche giudicariesi, che di fatto «si avvicinerebbero» alle grandi città.
Più imminente è invece la questione variante di Ponte Arche, paese centrale delle Esteriori rimasto ormai uno dei pochi imbuti sulla direttrice Trento-Tione (e di conseguenza Campiglio, Storo e Val Sabbia). La circonvallazione del paese di fondovalle si rivelerà ancora più urgente fra pochi mesi quando, terminati i lavori di sistemazione del tratto Terme-Servi, molti mezzi pesanti potrebbero trovare conveniente scegliere le Giudicarie come via per raggiungere Trento dalla Val Sabbia, e viceversa. «Dopo la valutazione di impatto ambientale che ci impegnerà nei prossimi mesi – ha spiegato Pacher – contiamo di iniziare i lavori a fine 2012, massimo inizio 2013; ci vorranno poi dai 3 ai 5 anni per realizzare l’opera». Che quindi sarà pronta nel 2016 nelle più ottimistiche previsioni. La novità è che la galleria (confermato l’imbocco nei pressi del Ponte dei Servi) con tutta probabilità sboccherà al termine dell’abitato di Ponte Arche, in prossimità della fioreria al Bel Sit, e non in località Soandel (diverse centinaia di metri più ad ovest) come previsto in un primo momento. A causare tale variazione dei piani, la presenza di un profondo paleoalveo del Sarca nella zona interessata dal tunnel più lungo, elemento che ha consigliato un allargamento della traiettoria della variante ed un conseguente accorciamento della galleria da 3 a 2,3 chilometri. Costo dell’opera 110 milioni circa, ma i benefici non si contano. A partire dalla pedonalizzazione dell’area termale.