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Apt Comano, non si placano le polemiche
Scritto da Administrator   
Giovedì 08 Luglio 2010 07:26

Apt Comano, non si placano le polemiche - In un cda spaccato a metà, Marco Riccadonna è il nome scelto per il dopo-Parisi.
All’indomani delle dimissioni dell’allora presidente dell’Azienda per il Turismo Terme di Comano-Dolomiti di Brenta Rosanna Parisi, all’interno del consiglio d’amministrazione dell’ente la parola d’ordine era «stemperare i toni», per mettere da parte le polemiche e avviare una nuova pagina della cooperativa che interessa l’ambito delle Giudicarie Esteriori. A poco più di due mesi da quei buoni propositi, non si può certo dire che la situazione in seno all’Apt si sia del tutto tranquillizzata.

L’assemblea di fine maggio aveva fatto notare qualche scossone, visto che il consiglio è stato praticamente rivoluzionato, con tre soli consiglieri (su quindici) confermati. L’albergatore Giancarlo Cattoni, il rappresentante delle associazioni Samuel Dalfior (tre anni fa entrato come socio votato dall’assemblea) e il datore d’alloggio Luciano Azzolini i tre nomi reduci dal secondo triennio Parisi, mentre i nuovi entrati sono Cristian Giongo e Stefano Pedrini (soci votati dall’assemblea), Roberto Parisi (artigianato-industria-agricoltura), Paolo Brunelli e Davide Mattioli (albergatori), Guido Donati (Ecomuseo), Marco Riccadonna (pubblici esercizi), Fabio Zambotti (cooperazione), Valter Berghi (Azienda Termale), oltre ai tre nominati dai sei comuni delle Esteriori, ovvero Micaela Bailo (Comano Terme), Gianfranco Rigotti (Dorsino-San Lorenzo-Stenico) e Silvano Brunelli (Bleggio Superiore-Fiavé).
Proprio su questi ultimi nomi, ovvero la rappresentanza pubblica all’interno del cda, si è scatenata più di una polemica dopo l’elezione del nuovo presidente, Marco Riccadonna di Rango, gestore della cartolibreria ex Cazzolli in Piazza Mercato a Ponte Arche. Un’elezione avvenuta dopo una seduta di cda tenutasi in due sere: una prima riunione (lunedì 7) per valutare le candidature, una seconda (il giorno dopo) per effettuare la votazione vera e propria, che ha sì decretato Riccadonna presidente, ma con il minimo scarto, avendo egli ottenuto otto preferenze, a fronte di sette schede bianche. C’è poi da dire che in un primo momento si era proposto anche Luciano Azzolini quale candidato presidente, poi il veterinario di Dasindo ha deciso di ritirarsi in quanto a suo dire tra le due riunioni la parte pubblica del cda dell’Apt avrebbe orientato tutti i propri voti su Riccadonna, creando così disparità tra le due proposte. Se a questo aggiungiamo i mugugni di alcune categorie dopo la nomina di Samuel Dalfior quale vicepresidente (scelta spiegata da Riccadonna come «segno di continuità con il passato triennio e riconoscimento all’importanza del mondo del volontariato, del quale il giovane bleggiano è rappresentante»), oltre ad altre frizioni presenti nella compagine sociale della cooperativa, si capisce che le polemiche sono tutt’altro che messe da parte. Non proprio la situazione ideale per avviarsi verso un periodo cruciale per le Esteriori, ambito dalle ampie potenzialità turistiche, per sfruttare le quali serve però unità d’intenti e condivisione di progetti. A.Z.