Home Editoriale Quando spedire pubblicità costa meno di spedire informazione

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da Administrator   
Sabato 08 Maggio 2010 13:33

In questo numero troverete il Giornale delle Giudicarie “dimagrito” di qualche pagina. Niente paura. Non abbiamo esaurito le idee o gli argomenti sui quali scrivere, né tantomeno - in tempi di crisi – abbiamo finito la carta.
Il Giornale ha ancora più vitalità di quando è nato e le Giudicarie hanno ancora bisogno – secondo noi – di una palestra sulla quale discutere, informare, vedere valorizzato il lavoro di associazioni e comunità.



Si tratta solo di un “inconveniente tecnico”, dovuto al cambio delle modalità di spedizione di pubblicazioni editoriali da parte di Poste Italiane, contenuto nell’ultima finanziaria del Governo. Per questo, per raggiungere ancora tutte le famiglie delle Giudicarie, abbiamo dovuto – per questo numero – contenere il peso del Giornale, asciugando i testi qua e là. Avrete anche notato che ora il Gdg non arriva più con l’indirizzo stampato, ma senza; fa parte della stessa problematica logistica che ci stiamo ingegnando di risolvere per il numero di giugno. Per assurdo costa meno spedire una pubblicità senza indirizzo a tutti i capofamiglia che spedire un giornale. Le tariffe delle spedizioni dei giornali sono triplicate da un giorno all’altro. Le grandi testate nazionali non ne hanno parlato, perchè non sono state toccate dal problema avendo dei distributori privati. Ma i piccoli giornali e i giornali locali che si appoggiano a Poste italiane sono stati messi in ginocchio.
Speriamo si possano rialzare.