
Il dirigente Severino Papaleoni spiega come cambia l’Istituto Guetti con la legge-Dalmaso. Tione, l’offerta formativa post-riforma. Si è fatto tanto parlare della riforma scolastica, prima statale, poi provinciale. Molte sono state le polemiche e le contestazioni, come sempre accade quando si riforma una materia tanto delicata. Ma, dietro gli slogan, le diatribe e le molte pagine di giornale spese su questo argomento, è bene chiarire i termini dell’offerta formativa che questo cambio epocale porta in dote.
La domanda dunque è: quale è il panorama dell’istruzione giudicariese del post riforma? Risponde il prof. Severino Papaleoni, dirigente dell’istituto Lorenzo Guetti di Tione, che ci spiega alcuni aspetti della riforma. “Si tratta di una riforma complessiva che parte da quella statale e si propone in primis di portare a semplificazione il quadro degli indirizzi di studio delle scuole superiori, che negli ultimi anni sobno proliferati, creando una situazione di scarsa chiarezza. Dunque, sulla scia delle riforma statale, anche in Trentino la Provincia ha emanato nei giorni scorsi una prima delibera con i nuovi piani di studio, per dare alle famiglie la possibilità di avere un quadro chiaro in vista delle iscrizioni per l’anno scolastico 2010/2011 con scadenza il 26 marzo. La vera riforma, però, seguirà in un’altra delibera che contiene il cuore del provvedimento, in cui si parla di metodo, didattica, valutazione”.
Dunque, per vedere la nuova connotazione della scuola si attende la prossima delibera. Certo, anche se per ora è importante avere la definizione degli indirizzi di studio nei vari isituti scolastici (vedi tabella a fianco, nrd.). La riforma provinciale sicuramente terrà conto della storia e delle peculiarità della scuola trentina, da sempre un’eccellenza della nostra terra e adeguerà la didattica e i tempi di studio, oltre alla distribuzione del tempo di studio alla nostre esigenze, anche tenendo conto delle linee guida del gruoppo di lavoro provinciale sulla scuola e della necessità di garantire la flessibilità al sistema e l’autonomia ai singoli istituti scolastici.
Dal punto di vista dell’offerta formativa, che cosa proponete agli studenti e alle loro famiglie? Certamente famiglie e studenti cercano il più ampio ventaglio di possibilità formative nelle vicinanze del proprio luogo di residenza, oltre ad una formazione seria, essenziale e che genera competenze spendibili nel mondo del lavoro. Da questo punto di vista l’istituto Guetti rafforza la sua offerta, con le novità dell’Istituto tecnico per il settore economico (ex-ragioneria) con indirizzo “Turismo”, dove si approfondiscono le tematiche del settore dal punto di vista economico e del diritto e il Liceo Scientifico con indirizzo Scienze applicate, dove non c’è il latino e si dà molto spazio alle materie scientifiche. Accanto a queste novità c’è la conferma del Liceo scientifico della montagna, un indirizzo che ottiene sempre più successo, con domande di iscrizione dalla provincia di Milano, dall’Emilia e, proprio l’altro giorno, da parte di una giornalista di Praga, corrispondente in Italia, che vuole iscrivere suo figlio.
Per gli altri indirizzi che cosa cambia con la riforma? La riforma accentua le caratteristiche di base degli indirizzi. Dunque lo scientifico sarà sempre più “scientifico”, con l’approfondimento delle tematiche e delle materie peculiari, così il linguistico sarà ancora più dedicato alle lingue e stiamo valutando l’opportunità di introdurre la “veicolabilità”, proponendo l’insegnamento di una materia direttamente in una lingua straniera.
Per quello che riguarda le contestazioni alla riforma provinciale, quali l’insegnamento del tedesco o i presunti “taglia” ai laboratori, cosa ci può dire? Dal punto di vista del tedesco, la provincia ha operato da tempo ormai la scelta strategica di privilegiarne l’insegnamento, senza per questo tralasciare l’inglese, che è la lingua universale per eccellenza. Per quanto riguarda i laboratori, i tagli non ci saranno assolutamente ed anzi essi saranno implementati, anche alla luce del nuovo indirizzo di Scienze applicate, dunque queste perplessità sono assolutamente infondate. Anzi, il messaggio che mi sento di dare alle famiglie è questo. All’istituto Guetti abbiamo delle professionalità serie, con dei docenti di livello, un turnover tutto sommato limitato, con 100 insegnanti su 120 che sono ormai stabili qui. Dunque, siamo in grado di proporre un’offerta scolastica seria e professionale e, a riforma avviata, una scuola migliore. |