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Venerdì 05 Marzo 2010 06:11

L'Assessore Gilmozzi con il Presidente della Comunità delle Giudicarie Armani

Gilmozzi: “La Comunità sappia essere snella ed efficiente”.
L’assessore provinciale agli Enti locali in visita al C8 traccia il lavoro dei prossimi mesi del nuovo ente. Armani chiede garanzie alla Provincia sulla ripresa della metanizzazione.

Incontro di metà febbraio tra la Giunta della Comunità e l’assessore provinciale agli Enti locali Mauro Gilmozzi. Un momento di confronto richiesto dal Presidente Raffaele Armani per ufficializzare l’avvio della Comunità e confrontarsi sulle principali questioni riguardanti le Giudicarie. Il Presidente Armani, accogliendo Gilmozzi, ha espresso il legittimo orgoglio per avere portato a termine, per primi, unitamente al Primiero, il percorso costitutivo della Comunità, nonostante non sia stato un percorso facile.

Il risultato, ha proseguito, è dovuto al lavoro di “squadra” che ha coinvolto prima di tutto i Sindaci e gli amministratori delle Giudicarie; la “squadra” ha consentito poi di portare a termine l’elaborazione dello Statuto e l’approvazione dello stesso in 37 Comuni su 40 rappresentativi di 35000 abitanti su 37000.
Quella di oggi è per noi un’occasione importante per un confronto su alcuni aspetti come lo stato di attuazione della Riforma istituzionale con riferimento al nuovo Ente Comunità, la  definizione del ruolo della Comunità delle Giudicarie e le problematiche che riguardano le Giudicarie.
Su questo ultimo punto Armani ha ricordato le questioni principali: la mobilità, la viabilità, i trasporti, l’organizzazione scolastica, quella sanitaria, quella socio assistenziale, l’energia e la distribuzione, l’organizzazione periferica degli uffici statali e provinciali.
Oltre a questi importanti argomenti, Armani ha chiesto un impegno della Provincia per il completamento della metanizzazione in Giudicarie ed in particolare il proseguimento del servizio per la Val  Rendena. Notizia delle ultime settimane è che a Roma qualcosa si è sbloccato con un regolamento che ha individuato i “famosi” ambiti ottimale, che tenevano bloccati i lavori; si tratta di ambiti abbastanza ampi, ma l’importante è che oggi ci si possa organizzare e sembra che il 2010 sarà l’anno chiave per la ripresa della metanizzazione.
Infine ha illustrato a Gilmozzi le proposte della Comunità per l’erogazione dei servizi a favore dei Comuni riguardanti principalmente gli Uffici Tecnici.
Per quanto riguarda l’igiene ambientale ha fatto il punto sulla situazione del servizio in prospettiva dell’introduzione del controllo puntuale che permetterà un consistente aumento della raccolta differenziata.
L’Assessore Gilmozzi  ha esordito portando alla Giunta della Comunità il saluto del Presidente Dellai, che non ha potuto essere presente all’incontro – ed ha proseguito precisando che “dobbiamo tutti avere chiaro come il cammino della Comunità di valle sia un processo che riguarda il futuro stesso del Trentino. Dobbiamo acquisire la consapevolezza, ognuno facendo la sua parte, che la riforma istituzionale dovrà proprio aiutarci ad affrontare il domani. E’ da costruire mattone dopo mattone, sapendo già da ora che siamo di fronte a sfide che stanno già impegnando la Provincia su terreni fino a pochi anni fa impensabili. La stessa crisi economica, le questioni migratorie, il traffico, i flussi di reti. E sono anche le Comunità chiamate ad affrontare, per esserne protagoniste, la stagione nuova che dovrà vedere questa terra capace di produrre. Dalle Comunità ci si aspetta dunque un contributo nella costruzione di una rete che metta il cittadino al primo posto, grazie ad una velocità e snellezza nelle decisioni e nelle scelte, così come siamo stati capaci di fare nella manovra anticrisi”.
Alle 20.30 si è svolto un incontro sempre alla presenza di Gilmozzi, aperto agli Amministratori della Comunità e dei Comuni. Si è trattato del terzo incontro di formazione proprio in vista della nascita della Comunità. Alla presenza di un centinaio di Amministratori l’Assessore Gilmozzi è entrato nell’illustrazione particolare delle competenze della Comunità in materia urbanistica. Di seguito, il Dirigente provinciale Pier Giorgio Mattei, ha precisato le modalità per la predisposizione del Piano Territoriale di Comunità che dovrà essere adottato da parte della Comunità e che diventerà il riferimento per importanti questioni attinenti la programmazione urbanistica comunale. Un doppio appuntamento - quello nella sala assembleare di via Gnesotti - che su piani diversi e con diversi interlocutori ha inteso perseguire lo stesso obiettivo: far crescere nella comunità della valle, cui la riforma istituzionale si rivolge, la consapevolezza di un passaggio tanto delicato quanto importante per le vicende del Trentino.