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Scuola Superiore, ecco la riforma
Scritto da Administrator   
Venerdì 05 Marzo 2010 06:01

Marta Dalmaso Assessore Pat

Scuola Superiore, ecco la riforma.
Approvata il 23 febbraio in Giunta la delibera presentata dall’Assessore Marta Dalmaso.
Come cambia l’offerta formativa trentina.

Le iscrizioni per il prossimo anno entro il 26 marzo.
Dopo un iter piuttosto travagliato, la Giunta ha approvato il 23 febbraio la delibera presentata dall’Assessore all’istruzione Marta Dalmaso, contenente la programmazione dell’offerta formativa per il secondo ciclo nella provincia di Trento, la riforma scolastica.
Il quadro dell’offerta formativa rappresenta una tappa fondamentale di questo percorso; esso consente di valorizzare le scelte fatte in questi anni in direzione di un modello scolastico fondato sulla centralità dello studente e caratterizzato dallo stretto rapporto della scuola con il territorio.

Proprio per questo, la delibera approvata dalla Giunta non si limita ad una trasposizione meccanica dell’offerta nazionale in ambito locale, ma dà una forte connotazione al quadro dell’offerta formativa provinciale, razionalizzando la frammentazione dell’offerta oggi esistente, con un utilizzo razionale delle risorse e rilanciando una prospettiva di istruzione e formazione provinciale d’eccellenza in un quadro chiaro che definisce l’identità e il ruolo dell’istruzione liceale (con un impianto unitario articolato in sei percorsi ben differenziati), l’identità dell’istruzione tecnica con una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico (con l’attivazione di tutte le articolazioni previste a livello nazionale e l’arricchimento con nuovi percorsi rispetto alla situazione attuale), la valorizzazione ed il potenziamento dell’identità della Formazione professionale oltre i percorsi di base, con un organico rapporto con il mondo del lavoro, da una parte, e tutto il sistema dell’istruzione, dall’altra.

LA NUOVA OFFERTA FORMATIVA PER IL SECONDO CICLO NELLA PROVINCIA DI TRENTO
Il secondo ciclo di istruzione si è sviluppato a livello nazionale negli scorsi decenni per accumulazione e sovrapposizione di indirizzi e sperimentazioni, in assenza di una riforma complessiva. Ciò ha portato alla presenza di un quadro dell’offerta formativa caratterizzato da scarsa razionalità (con molti doppioni). Dal prossimo anno scolastico, con l’approvazione dei nuovi Regolamenti governativi in materia, il quadro nazionale dell’offerta del secondo ciclo è destinato a cambiare in modo significativo.Dopo una tendenza alla “licealizzazione spinta”, si è arrivati ad un sistema plurale che prevede sul territorio nazionale quattro “gambe” distinte: i Licei (riordinati e potenziati negli indirizzi), gli Istituti tecnici (innovati nel profilo e negli indirizzi), gli Istituti professionali di stato (caratterizzati da percorsi quinquennalizzati, ma senza più la possibilità di rilasciare in automatico qualifiche triennali), l’Istruzione e formazione professionale regionale.In provincia di Trento il sistema scolastico e formativo, considerate le sue peculiarità, la sua storia e i bisogni espressi dal territorio, si struttura invece in modo più semplificato, su tre gambe: i Licei, gli Istituti tecnici e la Formazione professionale provinciale. Ciò avvicina di più il Trentino ai sistemi formativi nord europei.In relazione agli Istituti tecnici, in particolare, la Provincia persegue l’obiettivo di un forte recupero della valenza formativa delle discipline tecnico scientifiche e delle relative attività laboratoriali.Tra le novità più interessanti della riforma: nel liceo scientifico acquistano centralità le materie scientifiche e il nome del percorso e il titolo di studio conseguito corrispondono al contenuto. Nell’immaginario collettivo viene presentato come il liceo scientifico senza il latino; in realtà è molto di più. Si tratta di un percorso liceale che, con un tempo scuola contenuto (27 ore al biennio e 30 al triennio), prevede un forte rafforzamento dell’asse scientifico e la presenza significativa dell’informatica per tutto il quinquennio. Il suo sbocco naturale sono le facoltà scientifiche e tecniche e quindi può rappresentare una eccellente opportunità per sostenere le vocazioni per le lauree scientifiche (uno degli obiettivi di Lisbona 2010), ritenute strategiche per lo sviluppo economico dei territori.Per quanto attiene al liceo delle scienze umane sono previsti due percorsi: il liceo delle scienze umane, che raccoglie l’eredità del vecchio istituto magistrale e delle sperimentazioni avviate dopo la sua soppressione (Liceo socio psico-pedagogico) e il liceo delle scienze umane, opzione economico sociale, che sviluppa il progetto del liceo delle scienze sociali e che si caratterizza per la presenza delle discipline giuridiche economiche. Questi percorsi verranno attivati presso nove istituzioni scolastiche.In merito al liceo artistico si tratta di una trasformazione significativa rispetto all’attuale istruzione artistica in quanto viene potenziata la parte culturale.

IL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE TECNICA
L’offerta formativa ad indirizzo tecnico raccoglie nel Trentino, nel corrente anno scolastico, circa il 30% degli studenti iscritti; essa, in analogia al sistema dei Licei, si caratterizza non solamente per completezza e distribuzione capillare sul territorio, ma anche per definizione e distinzione dei profili in uscita dai diversi indirizzi.L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, in linea con le indicazioni dell’Unione europea e delle richieste provenienti dal mondo imprenditoriale.In questi istituti sono centrali nel processo formativo l’attività di laboratorio, gli stages e i percorsi di alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti operativi.La domanda di forte caratterizzazione dei percorsi tecnici in tale direzione è stata fortemente sostenuta anche in Trentino dal mondo dell’impresa che ha espresso forte interesse per percorsi tecnici in grado di formare studenti con competenze professionali adeguate ad un loro inserimento nel mondo del lavoro. Rispetto al quadro attuale, l’offerta formativa provinciale degli indirizzi tecnici si arricchirà di nuovi percorsi: l’indirizzo per il Turismo e l’indirizzo Trasporti e logistica. Il primo risponde alle esigenze di assicurare competenze culturali, linguistiche e tecniche adeguate allo sviluppo del settore turistico; il secondo mira a formare tecnici a supporto di un settore strategico ed in forte espansione. Inoltre, diventa decisivo il rapporto con l’Università e l’Alta formazione professionale che vede nell’istruzione tecnica il perno dell’innovazione nell’offerta formativa a livello provinciale.

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE PROVINCIALE
L’offerta della Formazione professionale provinciale raccoglie nel Trentino, nel corrente anno scolastico, circa il 18% degli studenti iscritti; essa, in analogia all’istruzione tecnica, si articola in percorsi triennali relativi a 15 qualifiche e in percorsi quadriennali relativi a 18 diplomi professionali.L’identità della Formazione professionale si caratterizza per un innalzamento e arricchimento della cultura di base e sviluppo delle competenze operative funzionali a un qualificato inserimento nel mondo del lavoro.I percorsi triennali si articolano in un primo anno di macro settore, un secondo anno di famiglia professionale e un terzo anno di qualifica professionale. Successivamente è possibile seguire un quarto anno per acquisire il diploma di tecnico professionale.I macrosettori di riferimento sono otto: Agricoltura e ambiente, Industria e artigianato, Legno, Abbigliamento, Grafico, Alberghiero e della ristorazione, Terziario (commerciale e amministrativo), Servizi alla persona (acconciatura ed estetica), Servizi sanitari e socio-assistenziali, Servizi di animazione turistico-sportiva.L’offerta formativa, in particolare per il quarto anno, è caratterizzata da un organico rapporto con il mondo del lavoro attraverso l’alternanza scuola-lavoro e l’attivazione di rapporti di partenariato con le imprese.

LE PROSPETTIVE A MEDIO E LUNGO TERMINE
Rispetto al quadro sopra delineato, un’adeguata programmazione strategica dell’offerta formativa richiede tuttavia di assumere una logica di filiera formativa (che coinvolge l’istruzione liceale, l’Istruzione tecnica, la Formazione professionale, l’Alta formazione professionale, l’Università), verso l’istituzione di poli formativi specializzati di eccellenza, ritenuti strategici per lo sviluppo dell’economia trentina.In tale prospettiva, oltre al polo “agricoltura e territorio” (già esistente presso la Fondazione Mach di S. Michele all’Adige), è previsto lo sviluppo o il rafforzamento dei seguenti poli:• meccanica e meccatronica• informatica e microsistemi• energia e ambiente • costruzioni e legno • turistico-alberghieroUna scelta di questo genere comporta naturalmente la necessità di:- coinvolgere il mondo dell’impresa, dell’Università e della ricerca, degli Enti locali, con forme di partenariati organici- mobilitare nuove risorse per costituire strutture e laboratori tecnologicamente avanzati, di riferimento per tutta la provincia, in cui far confluire periodicamente sia studenti che insegnanti- organizzare percorsi di eccellenza comprendenti anche forme innovative di stage e tirocini.

LE NUOVE FILIERE FORMATIVE TECNICO - PROFESSIONALI
- meccanica e meccatronica
Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e le articolazioni di Meccanica, meccatronica e energia. Interessa in particolare le PMI dei settori tecnologicamente più avanzati.
- informatica e microsistemi
Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Informatica e telecomunicazioni, Elettronica ed elettrotecnica, Sistemi informativi. Interessa in particolare le grandi aziende produttrici di software presenti in Trentino, i Centri di ricerca e sviluppo e di trasferimento tecnologico, le imprese dei settori delle ICT.
- energia e ambiente
Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Costruzioni, ambiente e territorio, Biotecnologie ambientali e Energia. Interessa in particolare le public utilities, le aziende specializzate nei settori della green economy e delle energie rinnovabili.
- costruzioni e legno
Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Costruzioni, ambiente e territorio e il macrosettore Legno della FP. Interessa in particolare le imprese di costruzioni e di servizi nei settori della bioedilizia, dell’antisismico e del risparmio energetico.
- turistico-alberghiera
Questa filiera è imperniata sugli indirizzi e/o le articolazioni di Turismo, Relazioni internazionali, del macrosettore Turistico-alberghiero della FP e gli indirizzi liceali Linguistico e delle Scienze umane. Interessa in particolare le imprese alberghiere, le agenzie turistiche e le strutture congressuali, nonché gli organismi per la tutela paesaggistica, per la promozione del turismo culturale, giovanile ed enogastronomico.

IL LICEO ARTISTICO PROVINCIALE
La Provincia intende istituire un istituto artistico provinciale quale polo di eccellenza, suddiviso su due sedi, a Trento e a Rovereto, che valorizzino le migliori esperienze maturate dalla scuola trentina in materia.

IL LICEO LADINO
La Provincia intende istituire un indirizzo speciale di “Liceo ladino” a Pozza di Fassa che preveda l’insegnamento organico di e in lingua ladina per favorire lo sviluppo del bilinguismo presso la popolazione giovanile e la valorizzazione della cultura e delle tradizioni delle popolazioni ladine.