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Foto 2010
Scritto da Administrator |
Venerdì 08 Gennaio 2010 09:42 |
I lavori sono fermi a causa di questioni burocratiche in ambito nazionale. La situazione attuale presenta un completamento della ramificazione in tutta la Valle del Chiese fino a Bondo, Tione, Saone, Ragoli e Preore mentre invece va ancora realizzata la rete a Breguzzo, Bolbeno, Zuclo (parte delle rete è già stata fatta dal comune), Villa, Vigo, Pelugo, Darè, Spiazzo (dove però le ramificazioni interne ci sono già, realizzate dal Comune). Per quanto riguarda il feeder, ossia il tubo principale che porta il gas proveniente dalla provincia di Brescia, il condotto arriva fino a Tione e dunque la problematica che si pone è quella di estenderlo a tutta la Val Rendena. Un altro fronte è quello dei partners bresciani di Giudicarie Gas che sono stati vicini alla società giudicariese nei primi anni di realizzazione del feeder. Lo hanno fatto attraverso Retragas, la società deputata all’installazione e gestione del condotto che aveva come punto di riferimento locale Tregas, una società formata dai comuni delle Giudicarie con l’obiettivo di gestire i ricavi derivanti dal trasporto del gas una volta acquisito il feeder. Il progetto andava avanti molto bene, anche grazie al lavoro di coordinamento di Giudicarie Gas guidata da Walter Paoli; poi la fusione dell’Asm di Brescia con quella di Milano e la creazione del colosso energetico A2A ha spostato gli equilibri di potere da Brescia a Milano e i nuovi dirigenti di A2A hanno poco interesse a proseguire con la metanizzazione delle Giudicarie, giudicata poco remunerativa. A questo punto Giudicarie Gas assieme alla provincia ha dovuto prendersi carico in prima persona dell’avanzamento dello stato di metanizzazione ed è così che toccherà alla Pat farsi carico dell’acquisto del feeder (che viene acquistato assieme ai comuni che ne diventano proprietari). In breve. Per completare la metanizzazione della Bassa Rendena, portare il feeder e fare gli allacciamenti occorrono quasi 15 milioni di euro, ma la metanizzazione della Rendena diventa strategica se si pensa ad un suo prolungamento fino a Madonna di Campiglio a servizio degli esercizi alberghieri e in prospettiva con la continuazione in Val di Sole, dove realizzare l’”anello” con il feeder proveniente da Malè. |