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Foto 2010
Scritto da Administrator |
Mercoledì 06 Gennaio 2010 14:46 |
Consorzio elettrico di Stenico, si punta sul “fotovoltaico diffuso” - Nella relazione annuale del presidente Mario Tonina l’impegno del Consorzio per incrementare sempre di più l’energia rinnovabile nelle Esteriori. “L’esigenza di investire sempre più in queste tecnologie deriva dalla constatazione che il divario fra consumi ed autoproduzione di energia sta aumentando sempre più – ha spiegato Tonina - incrementando la dipendenza dal mercato esterno e allontanando l’obiettivo – razionalmente irraggiungibile ma alquanto intrigante – dell’autarchia energetica”. Anche la principale fonte energetica di approvvigionamento, la centrale idroelettrica di Ponte Pià (Stenico) (impianto integralmente rinnovato nel 2004) la cui produzione annua media attesa è pari a 17,5 Gwh, contribuisce ormai parzialmente ai consumi locali di energia elettrica. A partire da questa constatazione, il Cda del Ceis ha deciso da diversi anni di puntare decisamente sulle politiche di risparmio energetico e di produzione di energia rinnovabile e pulita, anche prendendo atto della generale precarietà della fonti energetiche convenzionali a livello internazionale (vedi il black out di un anno e mezzo fa). Di fronte a questa situazione e alla stessa precarietà del sistema elettrico nazionale (estremamente dipendente dall’estero) il Cedis ha ritenuto di aver trovato una possibile soluzione proprio dal nostro stesso territorio. Un territorio in grado di fornire almeno parte di quell’energia di cui abbisognano gli utenti che lo abitano. Ed è proprio partendo da questa più che solida convinzione che il consorzio sta esplorando alcune valide e qualificanti alternative nel campo delle fonti rinnovabili rappresentate dal sole, l’acqua e le biomasse. “Il progetto “Fotovoltaico diffuso” – ha detto Tonina - il coinvolgimento cioè dei soci/clienti del Ceis, affinché anch’essi possano diventare direttamente autoproduttori, cogliendo le opportunità offerte dal cosiddetto “Conto Energia” (D.M. 23 febbraio 2007), rientra proprio in questa strategia”. Il modello di rapporto perfezionato si basa, fra le altre, sul fatto che auto-produrre energia elettrica è una scelta “democratica e culturalmente avanzata”, la realizzazione degli impianti comporta peraltro discreti investimenti con un rapporto costi/benefici piuttosto modesto, se limitato al solo aspetto economico, gli aspetti progettuali e burocratici rappresentano un discreto impatto negativo e, di fatto, dissuasivi, “dunque il sostegno di un ente qualificato come il Ceis può indurre anche i più indecisi ad intraprendere questa strada”. |