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Estate finita, ritornano i problemi
Scritto da Enzo Ballardini   
Mercoledì 16 Settembre 2009 21:53

Estate finita, ritornano i problemi
Crisi e problemi politici anche se la stampa preferisce il gossip

E’ arrivato settembre ed un’altra estate è terminata. Le premesse non erano per niente buone con una crisi economica mondiale che provocava preoccupazioni e instabilità ovunque.
Ma….. come per incanto, piano piano, al posto dei problemi economici e delle analisi sociali e politiche, nei giornali e nelle TV hanno preso uno spazio di primo piano argomenti molto diversi. Siamo partiti, ancora in primavera, con le “affascinanti” vicende di Noemi Letizia,  con le feste sulla Costa Smeralda e con le serate romane.


Giorno dopo giorno, argomenti  come questi, hanno assunto maggiore importanza dei problemi economici e di quelli reali incontrati dalla gente. Il motivo di questo? Io non me lo sono spiegato e per me rimane ancora un mistero. Ma eravamo solo all’inizio. Il meglio lo abbiamo visto la settimana di ferragosto dove ci hanno fatto leggere pagine e pagine relative alla proposta di Bossi di cambiare l’Inno d’Italia, di insegnare il dialetto (ma quale? non si sa) nelle scuole e di introdurre le “gabbie salariali” senza nemmeno precisare cosa si volesse proporre se non convincere la gente che ciò voleva dire più stipendi e più soldi per tutti.
Ma anche il Trentino non poteva esimersi dal prendere parte ad una discussione così profonda (con ironia s’intende, altrimenti qualcuno capisce male). Anche da noi gli argomenti più gettonati non sono mancati. Non avendo Dellai gli stessi interessi di Berlusconi, ci siamo accontentati di leggere ed approfondire l’argomento proposto dalla Lega sul cambio dell’Inno al Trentino e sulle polemiche relative all’acquisto delle divise per gli Schützen ed altre amenità del genere.
Mi sono domandato più volte se questi argomenti possano interessare veramente ai lettori ma, pur essendo scettico, non sono riuscito a scoprire il motivo per cui “idiozie” del genere possano occupare le prime pagine e mettere in secondo piano quelle che sono veramente le problematiche  che possono interessare alla gente. Questi sono argomenti che pur legati alla politica ne rappresentano l’aspetto più folcloristico e meno significativo.
L’ultima puntata riguarda le polemiche tra “Il Giornale” di Feltri ed il direttore del quotidiano dei Vescovi “L’Avvenire”. E così avanti … ancora per quanto? Forse con il termine dell’estate e il rientro al lavoro ed ai problemi di tutti i giorni (per chi ha fatto ferie ed ha ancora fortunatamente il lavoro, perché molti al lavoro non rientreranno proprio)  anche i giornali si occuperanno delle questioni, più serie, relative alla crisi economica, alle politiche che vengono messe in campo per  affrontarla sia a livello nazionale sia a quello locale, ai problemi delle famiglie, all’avvio dell’anno scolastico, ai problemi che incontrano i giovani per il lavoro che è sempre più precario, a ciò che avviene nelle nostre comunità, all’attività di migliaia di associazioni, alle attività culturali, sportive, artistiche e molto altro ancora. Qualcuno sostiene che la crisi economica mondiale sia già passata e diffonde un ottimismo che sembra ancora prematuro. In un mondo che è in subbuglio nulla sarà come prima e se ci sarà la ripresa economica non è detto che riguardi l’Europa e l’Italia in particolare. Sono temi che ci devono interessare, che devono riguardare soprattutto i giovani che stanno studiando e che si affacceranno nei prossimi anni nel mondo del lavoro. Argomenti seri da approfondire a tutti i livelli, nazionale, trentino e giudicariese, non ne mancano proprio.