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Esco 2 in fase di arrivo |
Scritto da Administrator |
Giovedì 13 Agosto 2009 19:15 |
E’ in fase di arrivo la nuova società partecipata del Bim del Chiese, Esco Bim 2. Polemiche a parte, soprattutto nelle minoranze comunali a Pieve di Bono e Storo e nell’esecutivo del Ceis di Storo, la nuova società va avanti e sarà presto operativa. Nella fattispecie, essa si propone di gestire, incentivare e mettere in pratica il Piano energetico, pianificato dal professor Maurizio Fauri, un progetto che prevede risparmi energetici e investimenti in nuove tecnologie per l’energia pulita per le amministrazioni pubbliche comprese nel bacino del Bim. Un progetto ambizioso, e in linea con il protocollo di Kyoto per la limitazione delle emissioni nocive dei gas di scarico, ma soprattutto un segnale che le amministrazioni pubbliche danno verso una maggiore attenzione alle tematiche ambientali. I comuni del Chiese si sono subito impegnati in questa direzione, ritenendo però poco produttivo andare avanti nei progetti di risparmio energetico in ordine sparso, ognuno per i fatti suoi; per questo era stato richiesto al Bim, da sempre regìa dei progetti sovra-comunali nel Chiese, di fare da capofila. Il modello è la Esco. In realtà, per progetti come questi il modello predefinito di società c’è già ed è la E.s.co. (Energy saving company) nata nei paesi anglosassoni come società di gestione tecnico-finanziaria sulle questioni di risparmio energetico. Il modello è stato riportato sul territorio ed è nata così lo scorso anno la prima Esco Bim del Chiese, quella che si prefigge lo scopo di gestire la centralina ex-Maffei di Darzo dal punto di vista della gestione ordinaria dell’attività e, e, successivamente, delle re- distribuzione ai comuni dei proventi della produzione di energia. Per portare avanti il Piano energetico, però, occorreva un’altra società, distinta dalla precedente, dunque nasce così Esco 2, che si troverà a lavorare su tre direttrici principali, 1. realizzazione di interventi di risparmio energetico riguardante gli edifici pubblici e le reti tecnologiche gestiti dai Comuni della valle; 2. collaborazione con l’Associazione Artigiani della Provincia Autonoma di Trento una possibile sperimentazione riguardante il risparmio energetico in circa 80 imprese della valle; 3. promozione del tetto fotovoltaico presso i privati. Gli interventi previsti. Con la nascita di Esco 2 si darà dunque attuazione come detto al Piano energetico del professor Fauri che prevedeva per quanto riguarda il risparmio energetico, nel settore dell’edilizia pubblica, 9 interventi del valore complessivo di 245mila euro, che porteranno un risparmio di energia pari a 40mila euro e a 100 tonnellate di anidride carbonica in meno all’anno. Dal lato della produzione di energia pulita, e dunque dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, gli interventi sono molto più sostanziosi: si tratta in totale di 16 interventi, tra cui otto impianti di micro-idroelettrico (sui piccoli corsi d’acqua o acquedotti), un micro sito eolico e uno biogas, per un totale di 30milioni di Kw/h l’anno di produzione stimata ed un costo totale di 21 milioni di euro di investimenti, con 3.215.000 euro di benefici l’anno. Vantaggi della Esco 2. La nuova società del Bim si troverà dunque nella condizioni di gestire e coordinare i vari interventi previsti nel Piano energetico, soprattutto per quanto riguarda il profilo tecnico e finanziario. Nella fattispecie, predisporrà la progettazione delle varie iniziative, proporrà una certa uniformità nei capitolati e nei bandi proposti, gestirà la fase, importantissima di finanziamento – con risorse in parte del Bim, dei Comuni, in parte attingendo al credito privato – e seguirà l’altrettanto importante fase del dopo-intervento, soprattutto di quelli di produzione di elettricità che necessitano di attenzione e manutenzione. |