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Foto 2010
Scritto da a.v. |
Domenica 17 Maggio 2009 22:20 |
L’azienda, dallo scorso anno operativa nella nuova sede di Cimego, conta una cinquantina di addetti Un investimento costante nella ricerca di prodotti innovativi, ad alto contenuto di tecnologia, indirizzati alla gestione automatica e al controllo dei processi produttivi e industriali, in primis del settore siderurgico verso il quale è prevalentemente indirizzata l’attività aziendale, ma anche dell’industria cartaria, del comparto oil&gas e del ramo energia. È forse questo mix di innovazione e tecnologia, a sua volta risultato di un management giovane e dinamico, che crede e investe nelle risorse umane e nella ricerca, il tratto distintivo di BM Elettronica. I vertici aziendali – l’amministratore Veronica Butterini, il direttore tecnico Mirko Bottini e il direttore commerciale Andrea Tonini – hanno meno di quarant’anni d’età. L’azienda oggi e ieri Nata a Condino nel 1992, da un’idea di Mirko Bottini, allora ventenne, conta, oggi, nella nuova sede di Cimego, cinquanta addetti tra dipendenti e collaboratori esterni, tutti giudicariesi, il 70% dei quali costituito da personale tecnico. L’azienda, che all’inizio degli anni Novanta era una piccola impresa artigiana che realizzava impianti elettrici e forniva assistenza nella riparazione di macchinari ad altre ditte della Val del Chiese, si è progressivamente sviluppata, diventando, oggi, un gruppo di aziende leader nel settore dell’automazione industriale. BM elettronica, che sta per diventare una società per azioni, realizza sistemi tecnologici d’avanguardia che esporta in tutto il mondo, dall’Estremo Oriente agli Stati Uniti. Di qualsiasi settore si occupi, la struttura aziendale di BM è in grado di progettare e realizzare impianti nella formula “chiavi in mano”: dallo studio di fattibilità e dal calcolo del budget economico all’ingegneria di base e di dettaglio, dagli interventi sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche alla certificazione del progetto, dall’impiantistica elettrica ed elettrostrumentale alla direzione di cantiere e gestione del progetto. Le notevoli competenze acquisite nel settore siderurgico, con la realizzazione di sistemi di automazione che coprono, per quanto riguarda l’elettronica e il software, tutto il processo produttivo dell’acciaio, dallo smistamento del minerale al prodotto finito, sono sfociate in “activeROLL”, un sistema di controllo appositamente sviluppato dagli ingegneri di BM Elettronica, che ha permesso all’ azienda di acquisire, nel 2009, l’importate commessa di un nuovo laminatoio per il leader spagnolo nel settore dell’acciaio da costruzione, a Siviglia. Nel 2006 BM Elettronica è stata scelta dalla multinazionale Siemens come “solutions partner”, una significativa referenza che sottolinea il credito di cui gode l’azienda in ambito nazionale ed internazionale. Con il passare degli anni singoli settori dell’azienda di Cimego sono diventati unità autonome, che operano in collegamento con l’azienda “madre” costituendo un gruppo di imprese ad altissima specializzazione. “Le consociate – osserva Mirko Bottini – sono nate per necessità, per poter contare su un’equipe in grado di seguire l’intera filiera e quindi capace di realizzare prodotti non solo innovativi, ma anche nostri”. Ecco che, allora, nascono le seguenti società: Tecnerga (che si occupa di ottimizzazione dei processi industriali e di efficienza energetica), Soft Technologies (che è la software house del gruppo), F&G Automation (impegnata nel progettare e costruire macchine automatiche), Bt Systems (distribuisce hardware e software per la telefonia IP e l’industria delle telecomunicazioni). Per ultima, in ordine di tempo, Bm Green Power, nata nel 2008 dall’attenzione di Bottini & C. per le nuove tecnologie e le tendenze più attuali del mercato. Coordinata da Alex Bottini, opera nel settore delle energie rinnovabili, sviluppando progetti nell’ambito del fotovoltaico, con più di 1 MW di impianti progettati e installati, ma anche dell’eolico, idroelettrico, geotermico e degli impianti di cogenerazione alimentati sia a gas naturale che attraverso le biomasse. I progetti e gli impianti sono realizzati talvolta in partnership con altre aziende del settore “energie alternative”, ma spesso attraverso la ricerca e lo sviluppo interno di molte parti, soprattutto per quanto riguarda i software di controllo, gli inseguitori solari, il primo prototipo dei quali è già stato costruito e installato, e gli inverter, che sono il cuore del sistema. BM Elettronica, in collaborazione con alcuni docenti dell’Università di Padova, proporrà entro fine anno un proprio prodotto di taglia da 15 KW a 1 MW. Tecnerga è invece una società di ingegneria con filiale a Padova. Mirko Bottini ed Andrea Tonini ne sono gli amministratori, mentre i soci sono gli ingegneri Massimo Ramina e Vincenzo Cuono, massimi esperti per quanto riguarda l’efficienza energetica. Nel dettaglio essi studiano e analizzano l’energia che, all’interno di una sede industriale, viene dispersa per i più vari motivi. Quindi progettano l’impianto che, rispetto alla situazione rilevata, è in grado di recuperare e riutilizzare l’energia sprecata, ad esempio attraverso la cogenerazione. La valutazione eseguita non è solamente tecnica, ma prevede anche la stima economica degli anni necessari ad ammortizzare i costi dell’investimento. Nel curriculum di Tecnerga c’è un progetto di ottimizzazione energetica per il leader europeo di produzione acciai. Ancora qualche dettaglio sulle altre società. Soft Technologies, con sede a Condino, lavora soprattutto nel campo dell’industria tessile, realizzando software per gestire macchine che producono capi di abbigliamento a tiratura limitata, mentre F&G Automation, pure con sede a Condino, si occupa di robotica e meccanica. Progetta e costruisce macchine speciali per l’assemblaggio e parti meccaniche per le automobili, come alcuni particolari della Grande Punto; realizza, inoltre, alcune parti degli inseguitori solari e dei ponti di misura ingegnerizzati da BM. La voce dei protagonisti “La prima attività dell’azienda – spiega Mirko Bottini – era quella di service, di assistenza alle aziende per quanto riguardava i macchinari e la riparazioni degli stessi. Le cose sono andate subito bene e poco a poco all’attività di assistenza si è affiancata quella di costruzione di impianti elettrici. La mia idea era però quella di fare qualcosa di più, qualcosa di diverso, con più tecnologia, in altre parole elettronica industriale, applicando l’informatica all’automazione. Il cambiamento radicale avviene alcuni anni dopo con l’ingresso in azienda del mio socio Andrea Tonini. Con lui usciamo dai confini giudicariesi e ci orientiamo ai mercati, iniziando a lavorare per grossi gruppi industriali dei settori acciaio, oil&gas, tubi e carta. Nel 2000, su venti persone già il 30% erano tecnici. Una parte dell’azienda si occupa ancora della costruzione di impianti elettrici, ma BM è sempre di più una società di ingegneria, che progetta, svolge attività di consulenza e sviluppa software”. “Quello che abbiamo fatto di particolare – aggiunge Andrea Tonini – è stato di uscire dall’ordinario metodo di considerare un’azienda, rischiare e metterci in gioco”. “Abbiamo lasciato una categoria di mercato che ci dava soddisfazione – prosegue Bottini – per qualcosa di nuovo. È stata una scelta difficile, sapevamo ciò lasciavamo, ma non cosa avremmo incontrato. L’automazione è un settore piuttosto instabile, che risente subito dei momenti di crisi, ma la strada che abbiamo intrapreso finora ci ha premiato. Lavoriamo un po’ in tutto il mondo e abbiamo un’ottima tecnologia realizzata da gente di qui, con teste di qui. Il primo passo è stato quello di confrontarci con le altre realtà dell’automazione industriale, poi l’assiduità e la passione ci hanno guidato nel miglioramento continuo e nell’impegno a far crescere il personale”. “Abbiamo investito e stiamo investendo tuttora nelle risorse umane, nella ricerca e nello sviluppo – conclude Tonini – e questa secondo noi è la strada giusta”. L’azienda domani BM Elettronica sta lavorano, in questo periodo, alla realizzazione di un sistema predittivo di rilevazione degli incendi, chiamato “Firescan”, che è in attesa di brevetto, in grado di segnalare condizioni pericolose, potenzialmente in grado di scatenare un incendio. Il sistema sviluppato da BM è destinato ad implementare la sicurezza degli impianti siderurgici e ad essere impiegato nella prevenzioni degli incendi boschivi e nel miglioramento della sicurezza nelle gallerie di lunga percorrenza. Il software che gestisce l’intero sistema lo stanno realizzando gli ingegneri della BM, al pari della progettazione e della costruzione materiale dell’impianto. Un altro importante progetto di ricerca che partirà a breve, riguarda, poi, la visione artificiale nei cicli produttivi dell’acciaio. I tecnici di BM e delle consociate realizzeranno un sistema finalizzato a controllare automaticamente, senza operatore, la difettosità delle lamiere, lanciandosi così nel settore dei ponti di misura per il controllo della qualità industriale. LE PERSONE |