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Il Laghetto Montagnoli al primo giro di boa |
Scritto da Administrator |
Sabato 01 Agosto 2015 08:15 |
Festa delle Regole di Spinale e Manez a Montagnoli, quest’anno. E non poteva essere altrimenti, da inaugurare, anche se già ampiamente utilizzato nell’inverno appena trascorso, c’era il controverso laghetto di Montagnoli: 192mila mc di volume di bacino in località Pian dela Zedola, 340 m di lunghezza per 120 m di larghezza e 12 m di altezza massima, nato sulle ceneri di un antico lago scomparso a poche centinaia di metri dall’omonimo rifugio sullo Spinale per diventare un invaso a cielo aperto per lo stoccaggio di acqua da destinare all’innevamento programmato delle piste da sci campigliane. Quello, l’ha già fatto, salvando una stagione invernale parca di neve e permettendo alle Funivie Campiglio di chiuderla con un +11%: il laghetto è stato riempito e svuotato due volte e mezza, significano 480 m3 di acqua, di cui 400 m3 sono stati impiegati per produrre neve. Ora il laghetto fornisce acqua per la produzione di 600mila metri cubi di neve, quelli necessari ad innevare tutti i 160 ettari di piste della perla delle Dolomiti in sole 120 ore di freddo. “Avere un bacino di questo tipo ci ha garantito un inizio stagione coi fiocchi – spiega il direttore di Funivie Campiglio Francesco Bosco – è stato un grande salto di qualità e lo riscontriamo ogni giorno anche sottoscrivendo i contratti con i vari tour operator, in particolare stranieri. Garantire neve già a fine novembre su una skiarea di 150 km di piste ci sta dando grandi soddisfazione nelle azioni di promozione, è quello che i mercati stranieri ci chiedevano”. Al tempo della decisione delle Regole di Spinale e Manez di concedere, sul loro territorio, la costruzione del bacino – era il settembre del 2013 – la discussione all’interno e all’esterno dell’assemblea fu ampia: per quindici anni le Funivie hanno inseguito l’autonomia dalle precipitazioni naturali, si è passati attraverso l’assenso del Parco Adamello Brenta perchè il terreno sul quale è sorto il lago è per il 40% sul territorio del Pnab e diverse ipotesi prima di Montagnoli sono state vagliate dai laghi Ritort a Nambino, ma nessuna riusciva a coniugare gli aspetti economici e quelli ambientali. Le funivie hanno sborsato alle Regole 256mila euro di indennizzo e opere per un valore di circa 186mila euro: l’illuminazione della Cabinovia Monte Spinale, la nuova strada forestale Malga Boch – Spinale, la strada di accesso a Malga Fevri, l’area circostante il nuovo invaso e l’attivazione dell’impianto di “boulange” estivo, cioè il sistema per cui l’acqua del laghetto rimanga chiara e piacevole a vedersi. Alcuni dei lavori finiranno nel corso dell’anno ma oggi, alla luce del risultato finale, il consenso per l’opera è più diffuso. “Se il bilancio si è chiuso in positivo per le Funivie di Campiglio è anche grazie al nostro via libera per il laghetto – ha ricordato nel suo discorso di saluto il presidente delle Regole di Spinale e Manez Zeffirino Castellani – non tutti erano d’accordo a concedere la busa dela Zedola, ma vorrei ricordare che anche nel 1936 le Regole avevano una decisione contrastata da prendere, la concessione per la slittovia Campo Carlo Magno e Spinale: concedere i nostri terreni si dimostrò vincente e quello che c’è oggi lo dobbiamo anche alla lungimiranza degli amministratori di allora” Sull’utilizzo a fini turistici estivi, il direttore Bosco è positivo: “L’avevamo detto fin dall’inizio che sarebbe stata un’attrazione per l’estate – dichiara – oggi è davvero bello, con un chilometro di passeggiata che si può fare anche spingendo i passeggini”. La prospettiva più rosea per il laghetto di Montagnoli che ha superato la prova funzionalità per la stagione invernale è proprio che diventi anche un’attrazione per il turismo estivo. |