Home La posta di Adelino Fusione dei comuni, è la strada giusta?

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da Administrator   
Martedì 13 Maggio 2014 06:35

Fusione dei comuni, è la strada giusta?

Appreso il risultato dei referendum popolari per la fusione dei comuni di Daone, Praso e Bersone nel Chiese, e di San Lorenzo e Dorsino nel Banale, io sono piuttosto scettico sulla fusione dei Comuni, tu che ne dici?

Alberto della Rendena

 

Caro Alberto,

l’accorpamento dei comuni credo sia ormai una strada obbligatoria per il riordino istituzionale della Provincia di Trento ed è anche una scelta di buon senso dato che tutti noi tocchiamo con mano quanto sia sempre più difficile affrontare la crisi ognuno per conto proprio, magari a distanza di poche centinaia di metri l’uno dall’altro. E lo dico io che sono stato da sempre un difensore dei piccoli comuni. Il mondo è cambiato e le cose non stanno più come solo vent’anni fa, allora sarebbero stati improponibili referendum di questo tipo, la gente era in gran parte contraria e non c’era niente da fare. Si era legati al propri territori, a pregiudizi atavici, a vecchie inimicizie, a invidie e gelosie radicate, ai propri usi e costumi, ai propri campanili che soprattutto in val del Chiese erano imponenti e solidi, poi abbiamo assistito ad una salutare apertura di mentalità e di reciproco rispetto fra comuni vicini dovuta a vari fattori: ancor prima della politica e delle istituzioni, le comunità vicine hanno sempre più aumentato momenti di condivisione culturale e ludica, basta pensare alle bande musicali, ai cori, alle società sportive, che hanno portato a confrontarsi senza pregiudizi giovani e meno giovani, ai sempre più diffusi matrimoni fra coppie confinanti, per non dire la condivisione del parroco ormai sovracomunale e delle funzioni religiose, tutte situazioni che hanno portato i vicini a confrontarsi quotidianamente aumentando la reciproca conoscenza e  la conseguente familiarità. Gli stessi amministratori comunali si sono resi conto che la gestione del territorio, di solito non solo confinante ma anche intersecante, obbliga  sempre più a ricorrere ad azioni e strategie difficilmente affrontabili da soli, oltre agli impacci burocratici che l’attuale macchina amministrativa provinciale impone e che solo la riorganizzazione del personale comunale può permettere di farvi fronte. Oggi i tempi sono maturi, la nostra gente ha capito che lo stare insieme è una risorsa importante che ci permetterà di affrontare il futuro con molta più serenità, con migliori servizi e una migliore qualità della vita. Io credo che tutte le Giudicarie abbiano ricevuto una grande lezione di civismo e di avvedutezza dai risultati dei referendum in questione che si sono svolti in zone così lontane del nostro comprensorio. Una dimostrazione di coraggio, di intelligenza e di lungimiranza, che definirei storica, anche se la già avvenuta fusione del Bleggio Inferiore con il Lomaso, aveva anticipato i tempi, facilitata, però, da una diversa situazione geopolitica ed economica. Quel che è successo a Daone, a Praso, a Bersone, a San Lorenzo e a Dorsino consideriamolo come un messaggio augurale perchè altre fusioni vengano portate avanti con altrettanta perspicacia e tempismo. Sono molte infatti le situazioni intercomunali in Giudicarie che richiederebbero quanto prima decisioni similari, con i tempi che corrono, se non ci uniamo per scelta e con convinzione, ci obbligheranno a farlo, e allora sarà molto più complicato.

Adelino Amistadi