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Invasione di gente e colori al Gran Carnevale di Storo
Scritto da e.p.   
Venerdì 06 Marzo 2009 03:06

Carnevale
Invasione di gente e colori al Gran Carnevale di Storo
Festa riuscita e gran folla nello storico carnevale giudicariese

STORO.   Le aspettative   anche stavolta non  sono   state   smentite.  Sia alla prima che alla seconda delle apparizione  il Gran Carnevale di Storo ha ancora una volta colto nel segno, tanto  che   in  quell’autentica invasione di  gente e di colori non solo si è ritrovato un paese ma  più valli. Ma la manifestazione di Storo da qualche anno a questa parte  è non solo una festa ma anche   una sfida dove sono in tanti a confrontarsi.


I carri, provenienti da destinazioni diverse, martedì erano nove e cinque i gruppi ma tutti rigorosamente “griffati” da mani esperte. Molti di più sabato, considerato che anche da Tione era   giunta una rappresentanza non solo numerosa, ma qualificata. Una per tutte il carro di Woodstock 1969 - 2009 il cui lavoro era eccezionale. Non a caso nel giorno di sabato  ha fatto immagine e classifica.


Qualcuno  in queste doppia  vetrina espositiva (Tione e Storo)  ha pure messo qualcosa  di buona fattura  sia dal punto di vista della coreografia come nella vestizione  degli stessi figuranti. E’ il  caso  del gruppo di Bersone il cui carro, “ Na bota de cul !  - Gasss Hospital “ dove a far scena e attrazione c’era una  scoppiettante Wladimir Luxuria, il maestro Cristiano Malgiolio e delle  suore che di clausura poco avevano.
Ma l’attrattiva pomeridiana di martedi  era  tutta rivolta al  “Grande Circus “  ( che ha poi alla  fine  ha anche vinto) sul  cui carro c’erano i figuranti  che  nel   fondovalle  contano.  Dal farmacista, agli orafi  o a costruttori che di professione nella vita  fanno quei mestieri.
Il tepore  quasi primaverile ha sicuramente aiutato l’azione e il lavoro dei “Mati Quadrati“ (il comitato organizzatore) che in questo carnevale 2009 ci hanno per primi  messo oltre che del tempo  anche  la faccia. Elio Scarpari al di là di essere  il presidente è  considerato il deus ex machina . Attorno a lui girava l’intero impianto organizzativo. “Mi considero soddisfatto sia dalla qualità dei carri che  dalla affluenza di gente.” è quanto andava dicendo il “patron” della festa mascherata..
Scarpari è un uomo che alla sua Storo vuole assolutamente bene. Molto probabilmente se non c’era lo  si doveva inventare. Diversamente il Carnevale 2009  poteva  essere  davvero a rischio. “ Non   sono il solo a lavorare – parole sue - ma con me c’è un gruppo che non guarda  l’orologio e  quando c’è da fare  si immerge nel lavoro e ci da dentro “ .
Sia martedì che sabato, girovagando lungo le vie Martinello, Rossi, dei Veneziani e Papaleoni  l’impatto con le maschere  era  continuo. In quell’autentico anello di vie concatenate  erano  in tanti a sfoggiare allegri costumi per così dare libero sfogo alle proprie fantasie.
Un Berlusca in vena di regalie contrassegnava il carro vetrato “C’è Nettuno“ da dove il Governatore di Arcore annunciava l’introduzione di  formule scaccia crisi. Stavolta per  il “sior Silvio”  un 2° posto un po’ strettino. Bello anche  quell’altro  quadretto  tutto storese (“Strani preti” dedicato allo scomparso Ermann Zontini) composto da  chierici e  monsignori  che   chi a piedi o in bicicletta  sfoggiava  telara nera  rigorosamente lunga fino ai piedi. Don Bruno Armanini, storese ma parroco di Daone, confidava: “I contenuti  di quella coreografia ecclesiastica (Cercasi  curato con destinazione  Storo n.d.r.) sono assai lontani nel tempo. E’immaginabile dove volevano effettivamente parare questi bravi ragazzi  per altro protetti da un robusto maresciallo e da una  sindachessa in rappresentanza tricolore“,
Non era da meno  il gruppo ledrense  di “Fatti e  rifatti“ con un Elio Proch in veste di conduttore. “Siamo  una quarantina e dentro la nostra clinica mobile – avvertiva  la voce nota  di Nbc  - si lavora per rinverdire viso, glutei  e seni  logicamente  in forma  gratuita  ma  quasi sempre  nel rispetto delle misure canoniche”.
Bravi anche i ragazzi di Madagakè nel mezzo di una mega quercia sulla quale si era poi  imbragato  un vecchio aereo. Non è di certo passato inosservato il carro “L’Equivoco“ dove tra suore, fedeli, curatore di anime e  qualche passerotto di troppo era sorto un certo disagio dentro una Chiesa  già  a soqquadro. Non a caso il pennuto si era rifugiato dentro  un nido a balconcino  dove  affetto e calore proprio non mancava.
Bravi anche “4 Elfi in padella“ e quelli di“Rufflandia“ come pure quelli di Bondo con la “Rapa dentro la roccia“ o  Roncone con “Roncoletti d’Irlanda “.
CLASSIFICA 
DI MARTEDI’
“ Circus “ davanti a “ C’è Nettuno “. Poi “ L’equivoco “ e “ Madagakè “ e “Sfatti e Rifatti “.
Per quanto riguarda i gruppi “ Strani preti“  davanti a “Quattro elfi in padella” e “I Puffi”.
SELEZIONE DI SABATO
Primi i tionesi di “Woodstok”, che nell’ordine hanno preceduto“La rapa nella roccia“, “ I  roncoletti d’Irlanda “,  “ El caval che scorla “ e “ I nuovi mostri “
Per la compagnia  dei Gruppi “ Fliston “ davanti a “ Puf uomini e donne “ e “ Mostri d’anzanti”.


(elisa pasquazzo)