
Carnevale Invasione di gente e colori al Gran Carnevale di Storo Festa riuscita e gran folla nello storico carnevale giudicariese STORO. Le aspettative anche stavolta non sono state smentite. Sia alla prima che alla seconda delle apparizione il Gran Carnevale di Storo ha ancora una volta colto nel segno, tanto che in quell’autentica invasione di gente e di colori non solo si è ritrovato un paese ma più valli. Ma la manifestazione di Storo da qualche anno a questa parte è non solo una festa ma anche una sfida dove sono in tanti a confrontarsi.
I carri, provenienti da destinazioni diverse, martedì erano nove e cinque i gruppi ma tutti rigorosamente “griffati” da mani esperte. Molti di più sabato, considerato che anche da Tione era giunta una rappresentanza non solo numerosa, ma qualificata. Una per tutte il carro di Woodstock 1969 - 2009 il cui lavoro era eccezionale. Non a caso nel giorno di sabato ha fatto immagine e classifica.
 Qualcuno in queste doppia vetrina espositiva (Tione e Storo) ha pure messo qualcosa di buona fattura sia dal punto di vista della coreografia come nella vestizione degli stessi figuranti. E’ il caso del gruppo di Bersone il cui carro, “ Na bota de cul ! - Gasss Hospital “ dove a far scena e attrazione c’era una scoppiettante Wladimir Luxuria, il maestro Cristiano Malgiolio e delle suore che di clausura poco avevano. Ma l’attrattiva pomeridiana di martedi era tutta rivolta al “Grande Circus “ ( che ha poi alla fine ha anche vinto) sul cui carro c’erano i figuranti che nel fondovalle contano. Dal farmacista, agli orafi o a costruttori che di professione nella vita fanno quei mestieri. Il tepore quasi primaverile ha sicuramente aiutato l’azione e il lavoro dei “Mati Quadrati“ (il comitato organizzatore) che in questo carnevale 2009 ci hanno per primi messo oltre che del tempo anche la faccia. Elio Scarpari al di là di essere il presidente è considerato il deus ex machina . Attorno a lui girava l’intero impianto organizzativo. “Mi considero soddisfatto sia dalla qualità dei carri che dalla affluenza di gente.” è quanto andava dicendo il “patron” della festa mascherata.. Scarpari è un uomo che alla sua Storo vuole assolutamente bene. Molto probabilmente se non c’era lo si doveva inventare. Diversamente il Carnevale 2009 poteva essere davvero a rischio. “ Non sono il solo a lavorare – parole sue - ma con me c’è un gruppo che non guarda l’orologio e quando c’è da fare si immerge nel lavoro e ci da dentro “ . Sia martedì che sabato, girovagando lungo le vie Martinello, Rossi, dei Veneziani e Papaleoni l’impatto con le maschere era continuo. In quell’autentico anello di vie concatenate erano in tanti a sfoggiare allegri costumi per così dare libero sfogo alle proprie fantasie. Un Berlusca in vena di regalie contrassegnava il carro vetrato “C’è Nettuno“ da dove il Governatore di Arcore annunciava l’introduzione di formule scaccia crisi. Stavolta per il “sior Silvio” un 2° posto un po’ strettino. Bello anche quell’altro quadretto tutto storese (“Strani preti” dedicato allo scomparso Ermann Zontini) composto da chierici e monsignori che chi a piedi o in bicicletta sfoggiava telara nera rigorosamente lunga fino ai piedi. Don Bruno Armanini, storese ma parroco di Daone, confidava: “I contenuti di quella coreografia ecclesiastica (Cercasi curato con destinazione Storo n.d.r.) sono assai lontani nel tempo. E’immaginabile dove volevano effettivamente parare questi bravi ragazzi per altro protetti da un robusto maresciallo e da una sindachessa in rappresentanza tricolore“, Non era da meno il gruppo ledrense di “Fatti e rifatti“ con un Elio Proch in veste di conduttore. “Siamo una quarantina e dentro la nostra clinica mobile – avvertiva la voce nota di Nbc - si lavora per rinverdire viso, glutei e seni logicamente in forma gratuita ma quasi sempre nel rispetto delle misure canoniche”. Bravi anche i ragazzi di Madagakè nel mezzo di una mega quercia sulla quale si era poi imbragato un vecchio aereo. Non è di certo passato inosservato il carro “L’Equivoco“ dove tra suore, fedeli, curatore di anime e qualche passerotto di troppo era sorto un certo disagio dentro una Chiesa già a soqquadro. Non a caso il pennuto si era rifugiato dentro un nido a balconcino dove affetto e calore proprio non mancava. Bravi anche “4 Elfi in padella“ e quelli di“Rufflandia“ come pure quelli di Bondo con la “Rapa dentro la roccia“ o Roncone con “Roncoletti d’Irlanda “. CLASSIFICA DI MARTEDI’ “ Circus “ davanti a “ C’è Nettuno “. Poi “ L’equivoco “ e “ Madagakè “ e “Sfatti e Rifatti “. Per quanto riguarda i gruppi “ Strani preti“ davanti a “Quattro elfi in padella” e “I Puffi”. SELEZIONE DI SABATO Primi i tionesi di “Woodstok”, che nell’ordine hanno preceduto“La rapa nella roccia“, “ I roncoletti d’Irlanda “, “ El caval che scorla “ e “ I nuovi mostri “ Per la compagnia dei Gruppi “ Fliston “ davanti a “ Puf uomini e donne “ e “ Mostri d’anzanti”.
 (elisa pasquazzo)
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