Scritto da d.r.
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Mercoledì 06 Novembre 2013 23:44 |
Dopo un biennio di attività l’Auser giudicariese ha cambiato casa: dal 16 settembre scorso l’associazione che si occupa di anziani ha lasciato le due scrivanie messe a disposizione per la sua attività negli uffici che ospitano anche la Cgil per trasferirsi nella Casa delle Associazioni di Tione dove la trovate nella stanza al piano terra. Un trasloco che diventa occasione per festeggiare alla prossima assemblea dell’associazione, prevista per venerdì 22 novembre.
In quell’occasione la vulcanica presidente Mirella Carrella – ma diciamolo, è sempre pronta a spiegare per filo e per segno l’attività dell’associazione a chi si presenta alla sua scrivania – spiegherà cifre alla mano i servizi svolti dai volontari per gli anziani che lo richiedono. Numeri che dalla fondazione dell’Auser giudicariese crescono velocemente, segno che l’Auser comincia ad essere conosciuta e a diventare un punto di riferimento, ma anche che il bisogno di chi entra nella vecchiaia è crescente: 65mila chilometri effettuati dai volontari per accompagnare gli utenti a visite di controllo, a fare la spesa, comperare medicine, ritirare la pensione o sbrigare pratiche burocratiche; 181 le persone anziane giudicariesi che si sono rivolte a Mirella e alla sua squadra di volenterosi, una cinquantina in più rispetto a pochi mesi fa e ogni giorno qualche voce nuova chiede aiuto; 22 i volontari che prestano un po’ del loro tempo all’Auser e cominciano ad avere qualche affanno a rispondere alle richieste in aumento. Numeri di un servizio che la presidente ha presentato anche alla conferenza dei sindaci in Comunità delle Giudicarie, a inizio autunno, in cerca di contributi per le spese vive dell’associazione lievitate dai costi del carburante per i viaggi verso gli ospedali provinciali. L’appello di Mirella è sempre lo stesso: “abbiamo bisogno di volontari, soprattutto in Val Rendena e nella bassa Valle del Chiese – spiega – e che le amministrazioni contribuiscano alle spese vive che nel nostro caso sono molte visto che gran parte del lavoro è proprio di accompagnamento in auto agli ospedali provinciali per cure anche lunghe”. Il 22 novembre si festeggia la nuova sede e un anno trascorso di attività, dal giorno dopo il lavoro dell’Auser ricomincia, con un occhio alle spese e la porta aperta a nuovi volontari
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