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Storo: Verso le comunali 2010
Scritto da r.b.   
Venerdì 06 Marzo 2009 03:02

Storo: Verso le comunali 2010
Cominciano le grandi manovre in vista dell’appuntamento elettorale

Manca poco più di un anno alle comunali del 2010 e stranamente l’aria politica a Storo è almeno in apparenza molto calma. Stranamente perché nel grosso comune del Chiese il clima politico è stato spesso di tutto fuorché disteso.

Lo dimostrano – solo per stare alla cronaca degli ultimi anni – i vari rimpasti di Giunta, le “roncole selvagge”, i vari vertici di maggioranza, una rissosità consigliare molto accentuata. Per non parlare della lotta a colpi di centinaia di e-mail del gruppo “Qui Storo libero” che aveva come bersaglio il vice-sindaco Vigilio Giovanelli, nonché il direttore dell’Adige Giovanetti, “rei”secondo loro ; il primo di fare e disfare a suo piacimento, il secondo di non aver pubblicato sul giornale i quotidiani le suddette mail di “denuncia”.

Tracciato questo scenario inquietante di tensioni storesi, ecco come i due schieramenti si stanno organizzando dietro le quinte per non arrivare impreparati all’appuntamento elettorale del 2010.
Da una parte c’è la minoranza di Fausto Fiorile, che si può ora avvalere anche del supporto politico del neo consigliere provinciale Mauro Ferretti, che molti (e lui stesso) avrebbero visto bene come candidato sindaco del centrodestra storese alle prossime comunali. Anzi, c’è chi giura che la stessa campagna elettorale di Ferretti per le provinciali dello scorso novembre fosse in realtà finalizzata alle comunali storesi del prossimo anno; cominciare a smuovere le acque, insomma, farsi un po’ vedere in giro, poiché nei fatti le provinciali erano il classico terno al lotto, dove non si poteva certo immaginare il risultato positivo della Civica Divina e tantomeno che il presidente del Cedis arrivasse in consiglio provinciale. Detto questo e detto anche che Ferretti non rinuncerà certo al suo seggio in Consiglio provinciale per uno (incerto) da sindaco, ecco che il nome di Fiorile torna di moda e con buone probabilità sarà lui il candidato sindaco del centrodestra. La strategia sarà più o meno quella della campagna elettorale di Ferretti; puntare forte sulle debolezze della giunta uscente, attaccare i “compagnucci” della Provincia, e soprattutto il personaggio più conosciuto di Storo, Vigilio Giovanelli.
Dall’altra, con tutta probabilità non sarà l’uscente Settimo Scaglia il candidato sindaco; tutti pensano che questa sarà la volta di Vigilio Giovanelli, prima consigliere, poi assessore, poi votatissimo vicesindaco (553 preferenze nel 2005), chiamato a prendersi la responsabilità di uscire allo scoperto, fare il sindaco in prima persona dopo che ha svolto il ruolo di superassessore in questi 4 anni. Ma Giovanelli non ha ancora sciolto le riserve, e potrebbe indicare per il ruolo di candidato il suo “delfino” Adriano Malcotti, attualmente assessore, anche se il navigato vicesindaco storese sa bene che per lui potrebbe essere l’ultima occasione buona. Di certo si può dire che in questi anni Giovanelli è stato il principale bersaglio delle critiche delle opposizioni, ed è comprensibile essendo stato largamente il più votato e il personaggio più in vista della giunta; può essere che parte del suo sterminato consenso elettorale ne abbia risentito e qualche voto lo potrebbe perdere per strada. Lui lo sa e punterà decisamente ancora una volta sui fatti, su Agri ’90 (che anche nel 2008 ha ottenuto buoni risultati) e sulla conoscenza di Storo e dei suoi abitanti, uno per uno. Punterà anche sull’appoggio del Partito Democratico e si parla già di numerosi “abboccamenti” con Salvatore Moneghini, sotto la regia dell’assessore Ennio Colò nonostante in passato qualche dissapore ci sia stato ; ma, si sa, le elezioni hanno il magico potere di ricompattare… ah, che cosa si deve fare! Resta poi da vedere se tra i giovani uscirà qualche proposta interessante, anche in prospettiva-giunta; finora il più quotato è Luca Turinelli, che resta con la compagine di Giovanelli.
Su tutti i contendenti grava però un inquietante interrogativo, alimentato alcune settimane fa da un articolo de “L’Adige”; sarà Remo Andreolli il prossimo sindaco di Storo? Nell’articolo in questione si parlava di grande entusiasmo della gente a questa proposta, di persone scese in strada che dicevano “Chi? Il Remo? Che bella notizia”. In realtà, al di là di fantasiose ricostruzioni, l’ex-assessore provinciale alla Sanità non avrebbe intenzione di candidarsi a Storo, come trapela da ambienti a lui vicini. Si era parlato di lui anche per la poltrona di sindaco di Condino e addirittura da presidente della futura Comunità delle Giudicarie, anche se ora queste ipotesi sembrano più lontane. Diversamente potrà figurare una lista dei suoi “Democratici per il Trentino”.  D’altra parte la sinistra storica storese è andata un po’ disperdendosi negli ultimi anni, resistono alcune personalità come l’ex-sindaco Pippo Scaglia e Umberto Armanini, ma il gruppo “duro” che potrebbe appoggiare un eventuale Andreolli a tutt’oggi sembra un po’ sopito.
Politica un po’ fiacca, dunque, di questi tempi, attendendo la vera bagarre dei mesi prossimi ma problemi sul tappeto più vivi che mai. Due in particolar modo. Sostenere l’industria e l’artigianato e il loro portato di occupazione in una zona che in questi mesi sta soffrendo la crisi, e ridare centralità al ruolo di Storo a livello comprensoriale, quale comune più popoloso. Una prerogativa quest’ultima che è stata del compianto Fiorindo Malfer ai tempi della Dc e che negli anni è stata progressivamente abbandonata con Storo che si è chiuso nei suoi confini,  con poco peso (rispetto alle sue possibilità) negli enti sovra comunali come Bim e Comprensorio. La vera sfida è questa, difficile dire chi saprà sostenerla. (R.B.)