Home La posta di Adelino Finita l’attesa, ecco finalmente i candidati

Traduzioni e Comunicazione

Scritto da Adelino Amistadi   
Mercoledì 02 Ottobre 2013 20:47

Cari amici del mio bar preferito,

siamo arrivati allo sprint finale che ci porterà al voto del 27 – 28 ottobre per eleggere i nostri governanti provinciali. Abbiamo assistito in questi ultimi mesi all’indegna bagarre per la ricerca delle alleanze, per la composizione delle liste e per la loro presentazione. Un teatrino davvero infelice in un momento che avrebbe richiesto compattezza e unione d’intenti per fronteggiare al meglio la crisi che si sta facendo sentire drammaticamente anche in Trentino. Abbiamo perso un’occasione importante per far vedere che siamo diversi rispetto al resto d’Italia. Non lo siamo per niente, anzi, per certi aspetti siamo andati oltre. Lo dimostrano le ventiquattro liste presentate con undici aspiranti presidenti per una provincia di neanche cinquecentomila abitanti, roba che non succede nemmeno in Sicilia che di abitanti ne ha cinque milioni. Ne abbiamo visto di tutti i colori.

Partiti tradizionali che litigano per primeggiare e assoldano “lupus, oves et boves” pur di garantirsi qualche voto in più, ed altri, sorti come funghi, dalla sera alla mattina, con la sola ambizione di garantire la rielezione dei propri promotori, per gran parte gente che paghiamo da anni per non servire a niente.  Le novità di un certo rilievo sono poche, ma sono le benvenute. E così ci ritroviamo con 772 candidati distribuiti un po’ dovunque, cosa che ci offre grande possibilità di scelta, ma che alla fine porterà ad una grande dispersione di voti. Segno di fragilità? Come dice Giovanetti de “L’Adige”, no, solo segno di insipienza. Siamo ormai una provincia decadente sia dal punto di vista sociale che politico. In barba alla nostra autonomia ed alla nostra storia. Prima o poi qualcuno se ne dovrà pur assumere le responsabilità. E allora che fare? Noi continueremo a mugugnare e a litigare, al bar, come facciamo da anni, ma anche noi come tutti i trentini, dovremo avere, per l’occasione, un sussulto d’orgoglio evitando assolutamente la rassegnazione. Si tratta di elezioni che ci riguardano in prima persona, da come ci governeranno i nuovi eletti ne andrà del nostro benessere e del nostro futuro, e allora facciamoci dentro le maniche, turiamoci il naso e votiamo e votiamo bene.

E così cominciamo ad eliminare i partiti inutili, nati per il ghiribizzo di qualche bontempone o di qualche consigliere che, se mandato a casa, non saprebbe cosa fare. Poi eliminiamo dalle nostre attenzioni quei pochi farabutti che inquinano alcune liste degradandole a comitati elettorali senza decenza. Diffidiamo dei faccendieri e dei maneggioni, quelli pensano solo a se stessi e nient’altro, stiamo lontani dai ladri e dai truffatori, se eletti ruberebbero anche in Provincia, e rivolgiamoci ai molti candidati che per lavoro, per capacità e per onestà, abbiano svolto nella società civile varie attività al servizio della  nostra terra e delle nostre valli ed abbiano dimostrato intraprendenza e lungimiranza. Ce ne sono un po’ in tutti i partiti di maggior profilo. Volete i nomi? Niente da fare, anch’io sto meditando per scegliere al meglio. Fatelo anche voi, da buoni giudicariesi, e cercate di non sbagliare, sarebbero cavoli vostri. Magari poi, dopo le elezioni, torneremo a confrontarci e vedremo chi avrà fatto la scelta più oculata. Buon voto, amici miei, comunque vada resteremo amici...