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Scritto da Administrator |
Martedì 02 Aprile 2013 21:49 |
Riscoprire la salubrità e la genuinità delle carni e dei prodotti trentini ed il rapporto con gli animali. La “Festa di primavera”, in programma a Trento sabato 20 e domenica 21 aprile presso la Federazione provinciale degli allevatori è tutto questo, ma in particolare rappresenta un momento di aggregazione nel quale gli allevatori incontrano la popolazione trentina, sottolineando il loro ruolo importantissimo di custodi ambientali delle nostre montagne e di portavoce di quel rito antichissimo che risponde al nome di alpeggio. Dalle 9 alle 18, la sede di Via delle Bettine a Trento nord si trasformerà dunque per due giorni in un grande “parco”, dove sarà possibile degustare latte e formaggi trentini, acquistare le carni trentine presso il fornito punto vendita ufficiale con uno sconto generale del 10% e seguire la sfilata delle manze all’interno dell’area ad esse dedicate. Ma non è tutto: nel grande piazzale centrale e nei prati circostanti, lo spazio è dedicato alle famiglie ed ai bambini, in particolare con i bellissimi cavalli razza Haflinger e Norico e nella fattoria didattica con la presentazione di asini, capre, pecore, maiali, conigli, galline. Per tutti, l’occasione di provare a fare il formaggio e scoprire come si prepara una luganega trentina, con laboratori di caseificazione e di lavorazione delle carni organizzati e gestiti dai ragazzi della Formazione Professionale della Fondazione Mach - Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Infine spazio ad un momento musicale, domenica alle 16:30, con il concerto del coro Piccole Colonne. Senza dimenticare il “cuore” della manifestazione, ossia le due mostre-concorso di vacche di razza Bruna e Frisona e di cavalli di razza Haflinger e Norico. Su tutto, un’occasione per ribadire l’importanza del valore dell’alpeggio per una terra come il Trentino, fatta in gran percentuale di terreno montano. «Pensiamo solo a che cosa sarebbero i nostri pascoli e le nostre montagne senza il lavoro di tanti allevatori – ha detto l’assessore provinciale all’agricoltura Tiziano Mellarini - che hanno avuto e hanno un ruolo importante in questa missione di salvaguardia e tutela del grande patrimonio ambientale di cui disponiamo. I nostri allevatori, mantenendo viva e vitale la pratica dell’alpeggio, contribuiscono in maniera fondamentale e insostituibile alla custodia delle nostre montagne quale microsistema eco-sostenibile e significativo anche dal punto di vista paesaggistico». Parlando del ruolo degli allevatori, a livello europeo è in fase di approvazione la nuova Politica agricola comunitaria (Pac) che, proprio anche grazie all’impulso del Trentino, dovrebbe tenere in maggiore considerazione l’attività degli allevatori e agricoltori di montagna: «È una battaglia che abbiamo portato avanti in sede europea assieme agli amici dell’Alto Adige e delle altre regioni alpine, perché riteniamo che l’attività degli allevatori di montagna, meno remunerativa di quella dei colleghi delle grandi pianure, vada tutelata e perché si tratta di un’attività che va a vantaggio di tutta la comunità – spiega Mellarini. Quella di avere una montagna pulita che valorizza i suoi profili ambientali tutelando la biodiversità, deve essere una sfida che sentiamo nostra e che ha come attori principali proprio gli allevatori». «In questo senso – conclude Mellarini – gli allevatori devono essere capaci di comunicare questo loro impegno ai cittadini, di renderli partecipi dell’importanza della propria attività quotidiana. Per questo penso che la “festa di primavera” sia un momento importante di incontro e condivisione di questi valori e queste tematiche che ogni trentino dovrebbe sentire un po’ proprie. Bisogna ringraziare la Federazione allevatori e il suo presidente Silvano Rauzi per aver organizzato e creduto in questo evento e l’invito a tutti i cittadini è quello di partecipare alla Festa di primavera e scoprire così un mondo che è si tradizione, ma anche straordinariamente attuale». (r.b.)
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