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Traduzioni e Comunicazione

Scritto da r.b.   
Martedì 24 Febbraio 2009 07:37

La riforma istituzionale
Dellai: “Avanti con le comunità”
In Giudicarie, dopo il sì di 37 comuni, parte la fase delle elezioni degli organi istituzionali

La comunità della Giudicarie va avanti. Dopo il sì allo statuto da parte di 37 consigli comunali su 40 (solo Bocenago ha votato contro, a Strembo e Massimeno è mancato il quorum per rendere effettiva la votazione) si guarda ora alla seconda fase, quella cioè delle elezioni, necessarie per definire gli organi di governo del nuovo ente che dovranno poi gestire il processo di acquisizione delle competenze da comuni e provincia, sulla scia del Primiero, il capofila in questa delicata transizione. In verità a livello provinciale sono ancora molti i nodi da sciogliere a cominciare da alcune situazioni di difficoltà, come in Val di Non e in Bassa Valsugana, dove le discussioni si incentrano sul ruolo di alcuni grandi comuni come Cles e Levico che faticano ad accettare i nuovi assetti della comunità che – a loro dire – penalizzerebbero il ruolo da “capoluogo” che  negli anni si sono costruiti.

Detto questo, il presidente Lorenzo Dellai parte proprio dal Primiero per mettere i primi mattoni di questa riforma che ha voluto fortemente, memore della lezione di Bruno Kessler: “Occorre che tutte le piccole comunità locali, i comuni, i consorzi si assumano le loro responsabilità. Questo bisogna fare innanzitutto: distribuire il potere, non concentrarlo”.
“Con l’elezione, da parte dei consiglieri comunali aventi diritto, dei 16 consiglieri dell’Assemblea della Comunità di valle del Primiero siamo entrati nella fase operativa della riforma delle autonomie – ha spiegato Dellai – un momento che attendevamo da una quindicina di anni e anche più”.
Una riforma tanto più importante quanto più si  inserisce nella fase della “maturità” dell’autonomia trentina. “E’ vero, rispetto alla stagione kessleriana, la Provincia autonoma di Trento ha acquisito nuovi e ancor più forti poteri di intervento e nuove competenze, che hanno a loro volta avviato un nuovo ciclo di crescita per l’intera comunità trentina, e hanno fatto sì che in molti casi il Trentino anticipasse scelte poi realizzate a livello nazionale. Proprio per questo, però, era indispensabile rivedere l’impalcatura della governance, che è quello che abbiamo fatto nel corso della XIII legislatura avviando le riforme che si stanno ora concretizzando.”
Fra di esse, quella che manda in pensione i comprensori e dà vita alle comunità di valle, è una delle più importanti.
“La Provincia si concentrerà sempre di più sul governo delle strategie di sistema e sulla pianificazione generale dello sviluppo territoriale. Al tempo stesso le comunità di valle verranno ad assumere un ruolo importantissimo nel governare concretamente i singoli territori e implementare al loro interno le strategie generali: basti pensare al ruolo loro riservato in tema di pianificazione urbanistica o di organizzazione dei servizi pubblici. Parliamo di competenze precise da un lato e di finanziamenti certi (attraverso la compartecipazione al gettito Irpef) dall’altro.”
Una riforma che, richiede però ancora molti passaggi per essere pienamente operativa e soprattutto la risoluzione di alcune criticità locali.
“Pur nella consapevolezza del percorso che abbiamo ancora di fronte – sono 16 le comunità di valle a “partire”, e vogliamo che avvenga nel più breve tempo possibile - possiamo dire fin d’ora che ai comuni e alle comunità di valle la riforma attribuisce un ruolo da pieni protagonisti, all’insegna della sussidiarietà, della partecipazione, della trasparenza. L’alta affluenza delle urne in Primiero e soprattutto l’entusiasmo manifestato da tanti giovani sindaci, assessori e consiglieri dimostrano che si sta facendo strada, anche nelle realtà più piccole, una nuova cultura dell’interesse pubblico.”
“Con queste elezioni – conclude Dellai - abbiamo fatto dunque un ulteriore passo in avanti verso una nuova stagione dell’Autonomia, dalla quale ci attendiamo non solo più  efficienza nella gestione dei servizi ma più avanzati standard di qualità per la nostra democrazia, Il prossimo obiettivo è ora la firma del decreto
di trasferimento delle competenze alle comunità di valle. Un atto che speriamo di poter formalizzare - e festeggiare - quanto prima.”