Sfoglia il giornale
Â
Â
Ricerca per Parole chiave
giovani comunità sindaco giunta società scuola giudicariesi festival consiglio comuni pinzolo provincia presidente banche giudicarie prodotti cultura montagna elezioni crisi cittadini tione chiese condino politica investimenti campiglio bleggio trentino territorio comune paese rendena sviluppo provinciale consorzio trento 2010
Primo Piano
Politica
Sport
Economia
Cultura
Foto 2010
Collegamento Chiese-Brescia. Ma a che punto siamo?? |
Scritto da Luigi V. di Storo |
Mercoledì 11 Maggio 2011 08:20 |
Tra promesse e piccoli passi avanti sono 35 anni che se ne parla. Occorre una colpo d’ala Egr. sig. Amistadi, a nome di un gruppo di artigiani le chiedo notizie sul collegamento più volte promesso delle nostre valli con Brescia. Le faccio presente che per noi artigiani è tanto importante, se non di più, del collegamento Tione-Trento. Si tratta di sistemare la Statale fino a Nozza, poi la strada diventa scorrevole e definitivamente sistemata, sappiamo che è un problema di competenza della Provincia di Brescia, ma saremmo noi e la nostra economia ad averne vantaggio, che fine hanno fatto le trattative con la Provincia di Trento che sembrava favorevole ad intervenire? Luigi V. di Storo A dire il vero ne so quanto voi. Sembra che la questione sia entrata nel dimenticatoio ben fornito della nostra Provincia. Io le posso dire fin dove era arrivata la trattativa quando me n’ero occupato. La storia è lunga e perfino patetica. Risale agli anni settanta quando il Bim del Chiese e il Comprensorio se n’erano occupati intervenendo anche finanziariamente. Poi non se ne fece più niente, divenne prioritario il tratto Brescia-Ponte Re, con il completamento rimandato in una fase successiva. Negli anni novanta, quand’ero Presidente del Bim, su sollecitazione delle categorie interessate, ripresi in mano la situazione: ancora convegni, promesse, progetti, ma niente di più. Non c’era, allora, una grande premura da parte di Brescia a cui interessava molto di più completare il collegamento con la Nozza, fermo per vicende legate anche a Tangentopoli. Sbloccata quella situazione ritenni fosse arrivato il momento di riprendere le trattative con meno chiacchiere e più costrutto. Interessai l’allora assessore Grisenti ed organizzammo un incontro dei massimi responsabili dell’operazione sia da parte trentina che da parte bresciana per giungere ad una definizione del problema. Erano presenti il Presidente Dellai, l’ass. Grisenti, il Presidente del Bim del Chiese Nicolini, il sottoscritto e il dirigente De Col, da parte nostra, dall’altra l’ass. Parolini con i suoi funzionari. Si esaminarono progetti e costi con la massima attenzione, si stabilirono modalità di finanziamento dove la PAT sarebbe intervenuta fino al 40%, e tempi di realizzo, con soddisfazione di tutti. La cosa fu rimarcata ed ufficializzata in un incontro presso il Bim, a Condino, alla presenza di Dellai, c’era la convinzione che fosse la volta buona. Poi le cose andarono come andarono e di quel progetto non se ne parlò più. Dove sia finito e che fine abbia fatto quell’accordo non mi è dato di sapere, certamente in qualche cassetto polveroso della Provincia. E’ quello che accade normalmente quando le cose non sono seguite e sollecitate, l’opera è rimasta senza padrini anche perchè i nostri rappresentanti a Trento hanno ben altro a cui pensare. Loro sono impegnati nel curare gli interessi della gente, non a costruire strade, secondo loro, inutili. Il Pd con la Cogo ha il problema delle quote rosa, nell’UpT sono presi a commentare il disegno di legge De Eccher sul Fascismo e il Patt, è impegnato con gli Schutzen, e con il centenario dell’Unità d’Italia, (sugli altri stendiamo un velo pietoso), non hanno certo tempo per le quisquilie. Eppure sono fortemente convinto come lo ero allora, che il collegamento con Brescia sia per il Chiese in particolare e per le Giudicarie intere un intervento straordinariamente importante per le nostre imprese, per il turismo, per la nostra economia in generale. Molto più di Metroland e balle varie, perlomeno quanto il collegamento di Pinzolo-Campiglio in termini economici, ma essendo le nostre valli ormai in balia del vento, non avranno mai la forza di pretendere quello che ci spetta e che da troppo tempo chiediamo inascoltati. Sarebbe opportuno che il Bim del Chiese tornasse alla carica, magari con accanto la neonata Comunità di Valle, con le elezioni in arrivo potrebbe essere il momento giusto. Sempre che, dopo le elezioni, il tutto non torni come prima! Adelino Amistadi |