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Tempo di elezioni
Scritto da admin2   
Domenica 18 Settembre 2022 14:59

Tempo d'elezioni in terra e in cielo. In terra, si sa, solo gli italiani saranno chiamati a votare il 25 settembre e già i partiti sono in piena campagna elettorale. Sta succedendo di tutto, sembra d'essere alla festa della polenta di Storo, ognuno la “mena” come vuole, tutti presi dal raggiungere la vittoria. In cielo le cose non sono per niente tranquille, già ci sono problemi con il popolo dei fedeli incazzati più che mai per l'arsura dell'intera estate, caldo e solo caldo, fontane chiuse o semichiuse, docce risparmiose, piogge dimenticate. A nulla sono valse le sante messe per implorare qualche giornata di pioggia, le messe son cose serie, ma per qualcuno sono manifestazioni in cui far bella figura, e così nulla ha funzionato, giustamente, anche perché la maggior parte dei partecipanti a messa ci va si e no una volta all'anno. Poi, più di tutto sono preoccupati per l'esito delle elezioni. Il cielo, si sa, ci tiene a non essere di parte, cancellati i comunisti che per anni hanno messo in pericolo i sacri dogmi, oggi come oggi, le cose sono del tutto cambiate. Più o meno sono rientrate nell'apprezzamento dei valori della nostra atavica civiltà, i pericoli sono scomparsi e il cielo si sarebbe augurato qualche decennio di pace serena. Magari! In ogni parte d'Italia è scoppiata una baraonda elettorale confusa e per niente promettente. Compreso il Trentino dove la confusione è totale.

 

È un po' questo l'argomento che ha riunito i sodali all'osteria della Maroca per chiarirsi le idee in modo da poter votare con consapevolezza. Al solito tavolo si sbracciano da più di mezzora: l'Abele il fedifrago, il Lorenzo a suo modo filosofo popolare, l'Archimede il saggio, l'Osvaldo caccola e il sindaco (ex) Filippo. Alla Maroca di politica non gliene frega niente, recapitati i due fiaschi richiesti, s'è ritirata indifferente ai lodevoli ragionamenti dei suoi più assidui clienti.

Il sindaco Filippo è tutto preso dal raccontare come stanno andando le cose in quel di Trento: “Amici miei, anche da noi la campagna elettorale s'è fatta dura come un po' dappertutto. Destra, sinistra, centro, si stanno sbracciando per raccontarcela il meglio possibile. Non che dicano cose serie, dicono soprattutto le cose che la pancia della gente s'aspetta...qualche cosa di vero, in gran parte cose fasulle, inventate per fare colpo, come a teatro, bisogna fare colpo se si vuole abbindolare la gente, e allora giù a chi le spara più grosse...”.

“Hai ragione sindaco, se guardi la tv, ad ogni ora, c'è qualcuno che te la racconta, tu magari ci credi, ma il giorno dopo lo stesso politicante te la racconta in un altro modo...” interviene l'Archimede il saggio, che sa quel che dice. “E allora?” chiede preoccupato l'Osvaldo caccola, convinto che tutto sommato la sua pancia non si aspetti niente di più di quello che ha.

“Alla fine credo che vincerà il centrodestra...il PD brancola nel buio, con la sua consueta puzza sotto il naso, non s'accorda con nessuno. È destinato a vivere una pessima stagione. Men che meno possono dire qualcosa Renzi e Calenda, del Centro, avrebbero mille cose buone da progettare e da fare, ma finiranno per rischiare la nullità. Quella Meloni lì, invece, è una bestiola da non trascurare, non è particolarmente bella, d'altronde le donne in politica non sono niente di speciale, loro sono tutto cervello, la bellezza in politica conta poco...” sentenzia con ragione Lorenzo il filosofo.

E continua il sindaco Filippo: “Credo anch'io, la Meloni è furba, intelligente, secchiona...sta già mettendo insieme il suo governo e i suoi futuri ministri, convinta com'è di vincere alla grande. Nella scelta dicono che li passi un po' tutti ai raggi x, poi l'analisi del sangue, poi la prostata, vuol essere sicura di scegliere al meglio, convinta com'è che la mente è sana in un corpo sano, come si diceva una volta. Il suo problema più evidente è quello di riuscire a convivere con Salvini alleato. Con Berlusconi le cose sono più facili, mica sempre è presente: una volta a Roma, una volta in Sardegna, una volta all'ospedale, per lui ormai fa tutto la bella Marta Fascina, la sua compagna con trenta-quarant'anni meno di lui, fossi al posto del Berlusca me ne starei a letto giorno e notte a giocherellare con la Marta, altro che politica ove ormai è commiserato un po' da tutti...”

“Giusto, vuoi mettere, giocherellare con la Marta è tutta un'altra politica” dice la sua l'Abele.

E il sindaco Filippo riprende la parola: “Il problema rimane Salvini, e la Meloni lo sorveglia come una cagna da guardia per evitare che combini pasticci. E lui, il Salvini, il compulsivo che tra un comizio e l'altro, in spiaggia, in bicicletta, col gelato o il lecca lecca in mano fa capire (in pubblico) e conferma (in privato) di voler assolutamente tornare a fare il ministro dell'interno perché è da lì che ha portato la Lega dal 17% al 35%, e se l'ha fatto una volta riuscirà a farlo di nuovo. Lui vuole il Viminale per continuare la campagna elettorale anche quando sarà finita. Per fare il Meloni della Meloni. La destra della destra. Ma la Meloni neanche ci pensa: quello dove lo metti, non ci sta, e dove lo metti ti pianta una grana. Al governo Salvini non ci andrebbe mica per governare. La Meloni è convinta che governare Matteo Salvini potrà risultare più difficile che governare l'Italia. La Meloni ormai sta tenendo in pugno ogni fase della campagna elettorale. Comprese le cose del Trentino. Pd ormai inesistente rimpiange i tempi della Cogo (è il colmo!) e di Pinter. La destra con FdI-Lega-FI con la baldanza tipica dei padroni di casa sta mettendo in lista per rappresentare il popolo trentino facce toste come Vittorio Sgarbi(saltato!) e la Michela Biancofiore, cosa cavolo centrino con il Trentino questi raffermi personaggi qualcuno ce lo dovrà spiegare...e poi questi sarebbero i rappresentanti del popolo trentino, gente che con noi non ha mai avuto a che fare. Bei rappresentanti!

Un po' meglio la Lega che ripropone Binelli di Pinzolo, giudicariese, tutti gli altri sono sconosciuti e il nostro compito, dicono vergognosamente, è quello di votarli fidandosi...fidandosi di chi? Di chi è peggio di loro?

Mah!! Al centro non c'è nessuno, a dir il vero un nostro rappresentante sembrava esserci, s'erano messi d'accordo Patt-Svp- e Progetto Trentino per candidare al di fuori degli schemi il vice presidente della Giunta provinciale Mario Tonina, ottimo elemento, giudicariese, legato alla sua terra, ma da Roma è arrivato il veto. La Meloni ha detto no, comando io! Questa è la politica che dovrebbe essere rispettosa della volontà della persone chiamate a votare. Un elettore ha il diritto di andare in cabina e scegliere il candidato in cui più ha fiducia, in cui crede, e invece siamo ormai dei semplici burattini della politica, dall'alto ci danno gli ordini e noi, per fortuna sempre meno, dobbiamo ubbidire”.

 

E così il sindaco Filippo ha concluso la sua filippica (è il caso di dirlo!), i suoi sodali basiti stanno ancora rimuginando su quanto è stato detto e su quanto capito. Il vostro Saltaro concorda...meditate gente! Meditate!