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Dalla A alla Z, il 2016 giudicariese
Scritto da Administrator   
Lunedì 11 Gennaio 2016 10:47

Cosa ci aspetta dietro l’angolo? Domanda esistenziale che si presta a più risposte, non sempre concretamente verificabili nella realtà. Più prosaicamente possiamo accontentarci di tracciare un piccolo vademecum di quello che ci attende nel 2016, tentando di ipotizzare gli argomenti di maggiore dibattito nelle Giudicarie per i prossimi mesi. Uno per ogni lettera dell’alfabeto. 

Autostrada del Brennero – Ok, forse c’entra poco con le Giudicarie, ma la prossima firma del protocollo di intesa del rinnovo della concessione trentennale dell’Autostrada del Brennero è davvero un accordo – come dice Rossi – storico per il Trentino. Il protocollo è stato raggiunto dai presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscher il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e sarà firmato dal ministero e dai soci pubblici di Autobrennero il 14 gennaio prossimo. L’accordo è di grande importanza a livello economico e strategico per la nostra Provincia, visto che sono anche previsti interventi infrastrutturali per 2 miliardi di euro.

Biblioteca – Opera significativa per le Giudicarie e finanziata con il Fut (Fondo unico territoriale) sarà la realizzazione della nuova biblioteca di Tione. Un servizio importante, a livello culturale e formativo, utilizzato non solo dai tionesi, ma da un numero crescente di giudicariesi e turisti. Il progetto della nuova biblioteca, promosso dall’amministrazione di Mattia Gottardi, prevede l’utilizzo dell’area della Barchessa, a fianco dell’attuale biblioteca. I lavori, appaltati alla ditta Ediltione, partiranno in primavera, con un costo totale di 2.500.000 euro.

Congressi – Nei primi mesi del 2016 tutti e tre i partiti della maggioranza di governo provinciale sono attesi da importanti passaggi congressuali, che potrebbero anche cambiare alcuni equilibri (ne parliamo nelle pagine interne). Inizia L’Unione per il Trentino il 23 gennaio, con la sfida Mellarini-Dellai, poi tocca al Patt con Panizza, Kaswalder, Ottobre e Corona in campo. Per quanto riguarda il Partito democratico, non c’è ancora una data, ma forse si tratta del passaggio più delicato, visti i postumi dello scorso congresso, le dimissioni della Robol, la reggenza Barbacovi e.... Donata Borgonovo Re, pronta a fare un sgambetto alla maggioranza governativa del Pd.

Daldoss (Carlo) – Il futuro dell’assessore provinciale all’urbanistica e agli enti locali continua ad agitare i pensieri della maggioranza provinciale. C’è chi vede in lui il dopo-Rossi, chi riporta di cene ed incontri che Carlo Daldoss starebbe organizzando con assiduità sul territorio per costruire la propria “rete”, che costituirebbe la base di sostegno per le prossime elezioni. C’è chi poi ipotizza la costruzione di un nuovo movimento/partito che farebbe capo proprio a Daldoss, che ha saputo costruirsi apprezzamenti fra gli amministratori per la gestione delle riforma urbanistica ed il decisionismo sulla questione del riassetto degli enti locali. Nel 2016, forse, le risposte su tutti questi rumors.

Elezioni – La prima o la seconda domenica di maggio ci sarà una tornata elettorale importante per i paesi che sono andati a fusione in estate: Borgo Chiese, Pieve di Bono-Prezzo, Sella Giudicarie, Borgo Lares, Tre Ville, Porte di Rendena. Un test significativo, anche a fronte del fatto che alcuni di questi paesi (Sella in particolare) hanno raggiunto dimensioni notevoli per il nostro contesto frammentato e dunque presuppongono anche diversi equilibri e dinamiche elettorali. Sarà interessante vedere come saranno gestite.

Fauna – Dopo gli attacchi a Daniele Maturi “Carnera” a Pinzolo nell’estate 2014 e, quello ancor più grave a Wladimir Molinari a Cadine del giugno scorso, l’orso sembrava essere diventato il problema maggiore del Trentino. Di certo, ha contribuito non poco ad allontanare la gente dai boschi, creando un certo clima di insicurezza. Dall’ultimo attacco, però, grazie anche al monitoraggio implementato da parte della provincia, la popolazione degli orsi non ha più dato sostanzialmente problemi. Cosa accadrà nel 2016?

Gestioni associate – Il vero banco di prova per i comuni non convolati a fusione nel 2016 sarà quello delle gestioni associate. L’assessore provinciale Daldoss è stato chiaro: non vi saranno deroghe, nè annacquamenti della legge. Sono 143 i comuni coinvolti nelle gestioni associate, 38 gli ambiti individuati dalla normativa: entro il 31 luglio gli enti individuati dovranno sottoscrivere le convenzioni di almeno due settori amministrativi sui sette individuati (segreteria, personale, finanziario, tributario, servizio tecnico, anagrafe, commercio) ed entro il 30 agosto dar corso alle gestioni associate.

Hydro Dolomiti Enel – Una delle tematiche del 2016 ruota attorno alla gestione dell’energia elettrica. Hidro Dolomiti Enel produce energia elettrica da fonti rinnovabili ed è proprietaria di 22 centrali idroelettriche con una capacità totale efficiente di 14 Mega Watt. Recentemente ha deciso di cedere il 49% delle proprie quote delle centrali ad una società australiana, “saltando” il passaggio con la più importante realtà trentina: Dolomiti Energia. Essendo l’energia idroelettrica uno dei principali patrimoni del Trentino e delle Giudicarie, c’è da pensare che nei primi mesi del 2016 Provincia e Dolomiti Energia interverranno sulla questione.

Idroelettrica, energia – Sempre ricollegandoci alla questione idroelettrica, una delle questioni che terrà banco nel 2016 a livello locale è quella delle centraline sul torrente Arnò. Da una parte la società Measure Srl, che reclama la possibilità di sfruttamento idroelettrico di due concessioni sulla parte alta del fiume, dall’altra il Comitato “I Salvarnò” che si batte perché quell’area montana resti incontaminata. In mezzo c’è il nuovo comune di Sella giudicarie che – appena costituito – dovrà decidere sul futuro della concessione, firmando o meno la convenzione di utilizzo con il privato.

Lavoro – Negli ultimi 3-4 anni è diventato la priorità a livello sociale: nelle Giudicarie, specie in Valle del Chiese, vi sono state e vi sono tutt’ora situazioni di difficoltà, legate soprattutto ai settori industriale ed edile. I dati recentemente presentati dalla Provincia dicono che qualcosa, seppur lentamente, si sta muovendo e l’occupazione riprende quota a fronte di una cassa integrazione ancora alta ma in calo. Pure l’edilizia (vedi rassegna stampa) fa segnare un +6% nel settore residenziale. Chissà che il 2016 non sia l’anno della svolta.

Montagna – Si riparte da qui per costruire una nuova economia per le Giudicarie. Nei programmi di tante amministrazioni comunali appena elette si richiama l’attenzione sulle tematiche della montagna, dello sviluppo sostenibile, del turismo diffuso: la crescita di agritur e B&b e delle manifestazioni legate al rurale e all’agricoltura danno l’idea che questa possa essere una strada percorribile per il futuro, per fare crescere valli “di periferia” come le Giudicarie, partendo proprio dalla valorizzazione del territorio.

Nuova Comunità di Valle – Nell’estate di quest’anno forse è passata un po’ inosservata, ma la riforma Daldoss sulle Comunità di Valle è stata una sorta di piccola rivoluzione, rispetto all’iniziale impostazione dell’ente scritta nella legge provinciale N° 3 del 2006. Basti pensare alle Giudicarie: l’assemblea di 98 persone ridimensionata ad un consiglio di 17, la giunta di 8 componenti diventa il comitato di 4. Di certo l’ente potrà essere più snello, dinamico e spedito: nel 2016 il presidente Giorgio Butterini sarà chiamato a sfide importanti: non solo la gestione delle funzioni “tipiche” della Comunità (scuola, rifiuti, edilizia abitativa), ma anche saper diventare un player “politico” su questioni importanti, ospedale e viabilità su tutte.

Ospedale – Cosa poteva esserci alla lettera O se non l’ospedale di Tione, del quale abbiamo scritto per mesi e ancora scriveremo. Le difficoltà del nosocomio a trovare il proprio spazio nella galassia della sanità provinciale è sotto gli occhi di tutti. Le responsabilità? Della politica, che accentra senza pensare alle conseguenze sul territorio; dei tecnici (dirigenti generali), che pensano molto al contingente e poco alla prospettiva; anche di alcuni medici (non tutti, ci mancherebbe) che rifiutano gli ospedali di valle perché ritenuti poco stimolanti sotto il profilo professionale, e poi vanno pure sul giornale a sparare contro gli ospedali di valle. Voto 3. Speriamo che il 2016 sia l’anno della svolta.

Parco Naturale Adamello-Brenta – Dopo la sostituzione del presidente Tony Caola con l’avvocato a sindaco di Giustino Joseph Masè, il Parco Naturale Adamello-Brenta è chiamato a gestire nuove sfide importanti, in primis mantenere un alto livello di servizi e prestazioni a fronte di entrate economiche che negli ultimi anni sono sempre state in calo. Poi, essere in grado di essere un player importante in questioni significative che verranno a porsi in futuro. La questione Serodoli insegna.

Quasi dimenticavamo il Progetto Turismo 2020 – Promosso dalla Comunità delle Giudicarie (ancora nella gestione Ballardini) frutto di un’importante attività di confronto con tutti gli operatori turistici, del mondo economico, commerciale e culturale delle Giudicarie, il Progetto Turismo 2020 rappresenta un punto di partenza importante per valorizzare il settore in Giudicarie, ritenuto il comparto capace di ulteriore crescita e di rappresentare un’occasione occupazione anche per i giovani. Nel 2016 questa iniziativa dovrebbe trovare pieno sviluppo.

Rotatoria di Pieve di Bono – L’abbiamo annunciata più volte sul nostro giornale come imminente. Ormai se ne parla da anni (nel 2008 già si annunciava l’avvio dei lavori): l’ultima volta nel maggio 2014, per dire della consegna dei lavori di progettazione esecutiva e di realizzazione all’impresa Associazione temporanea di impresa Collini, Casarotto, Misconel ed EdilTione: un’opera importante per la viabilità giudicariese, con un costo di 41 milioni di euro. Finora, però, non si è visto niente. La primavera del 2016 dovrebbe essere decisiva.

Sanità – Questa voce non è un doppione di quella relativa all’ospedale. Qui si parla della Sanità in senso più generale. I tagli dei bilanci pubblici sono una realtà, come è vero che la sanità rappresenti la maggiore voce di spesa. Però tagliare nelle valli pensando che “al centro” si riescano a dare risposte efficienti a tutte le esigenze è semplicistico: basti vedere a che punto di saturazione siano gli ospedali di Rovereto e (soprattutto) di Trento. Bando anche agli allarmismi, l’Europa ci dice che la sanità trentina è al top a livello nazionale e di certo il livello è ottimo. Però le inquietudini sulla futura organizzazione dell’assetto della sanità trentina permangono, così come le grandi perplessità sull’operato e la visione del direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Luciano Flor, che a fine 2015 ha annunciato le proprie dimissioni. Difficilmente sarà rimpianto.

Terme di Comano – Dopo diversi ritardi il 2016 dovrebbe essere l’anno buono per sbloccare la progettazione definitiva e la realizzazione del nuovo centro termale e la modernizzazione delle Terme di Comano, una realtà che quest’estate in particolare ha dimostrato di poter essere attrattiva per pazienti e turisti e poter rappresentare davvero un valore aggiunto per l’’intera valle. Le strutture, però, sono datate ed un restyling è più che mai necessario (vedi articolo all’interno del Giornale).

Unione dei comuni – Dopo la raffica di fusioni dell’estate 2015, continua l’onda lunga delle aggregazioni dei comuni trentini. Sono infatti una ventina i progetti di unione attualmente in fase embrionale che potrebbero svilupparsi nel 2016. Nessuno però in Giudicarie.

Viabilità – Dopo l’approvazione delle modifiche del Piano stralcio della Comunità di Valle si sposta l’attenzione sulla richiesta alla provincia di finanziare parte della realizzazione delle nuove Gallerie di Ponte Pià, con la destinazione del vecchio tracciato a pista ciclabile, necessaria per collegare le Esteriori al resto delle Giudicarie. Progetto importante, ma la spesa è salata e le risorse scarseggiano: inoltre  ci sono in attesa le varianti di Pinzolo (rispondendo in Consiglio provinciale l’assessore Gilmozzi l’ha posticipata al 2019) e di Ponte Arche, ancora lontane dall’avere il finanziamento. Che il 2016 sia l’anno per avere almeno una... data?

Zuclo – Con le fusioni dei comuni cambia anche la geografia toponomastica dei nostri paesi. Pur rimanendo ben presenti come nomi delle prossime frazioni, alcuni nomi “storici” spariranno dall’elenco dei comuni. Zuclo, in particolare è stato per anni l’ultimo comune dell’elenco telefonico della nostra provincia e terz’ultimo in ordine alfabetico a livello nazionale, superato in questa “classifica” solo da Zumaglia (provincia di Biella) e Zungri (Vibo Valentia).